A Palazzo Ducale finite le festività natalizie, quando dal 26 dicembre 2015 al 6 gennaio 2016 la mostra “Dagli Impressionisti a Picasso”, che si concluderà il 10 aprile, è stata visitata da più di 22 mila persone, è già tempo delle rassegne dei "Grandi Incontri", senza dimenticare i cicli iniziati nel 2015 e che si concluderanno tra febbraio e marzo: "Una grande America di musei", a cura di Anna Orlando, per conoscere il mondo dei grandi e piccoli musei del Nord America e "Rileggere il Centro Storico", un percorso di formazione territoriale per chi agisce nei quartieri, per leggere la città che cambia.
A inaugurare la stagione dei "Grandi Incontri" sarà martedì 12 gennaio Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che parlerà di Umanoidi e Robot: tra vent’anni potrebbe esserci un umanoide amico in ogni casa per aiutare l’uomo nei lavori domestici, nelle sale operatorie o per far fronte ai disastri naturali e ai conflitti. In un futuro prossimo l’uomo e i robot vivranno insieme, condividendo sempre di più gli aspetti cognitivi ed emotivi.
Mercoledì 13 gennaio parte la rassegna “Miti senza tempo”. A inaugurarla Remo Bodei, che parlerà del mito di Icaro per raccontare cos’è l’ybris, ossia la superbia e la presunzione, che viene sanzionata quale esorbitante pretesa di modificare lo stato delle cose stabilito dagli dei. Il mito di Icaro rimanda quindi, da un lato, all’infrazione di questo divieto, dall’altro, ai limiti stessi della tecnica. A lungo e spesso, le innovazioni tecnologiche e la creatività sono state viste con sospetto o considerate socialmente nocive. Insieme ad altri motivi, tale atteggiamento ha per millenni condannato la curiosità scientifica, frenato le invenzioni e bloccato lo sviluppo della civiltà delle macchine.
Per il quarto anno consecutivo torna a Palazzo Ducale il ciclo “I capolavori raccontati”. Storici dell’arte e studiosi d’architettura racconteranno storie, segreti e avventure di celeberrime opere d’arte: dall’Ultima cena di Leonardo allo Sposalizio della Vergine di Raffaello, dalla Camera degli Sposi di Mantegna al Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, fino alla Danse di Matisse e ai Fiori di Andy Warhol. Giovedì 14 gennaio alle 21 il primo appuntamento è con Salvatore Settis, ex rettore della Normale di Pisa, che parlerà dei Bronzi di Riace: chi rappresentano e da dove provengono?
“Quanta fretta, dove corri?” è il titolo del primo di quattro incontri dell’Università dei Genitori. Domenica 17 gennaio alle ore 16 il pedagogista Daniele Novara parlerà dei tempi e delle tappe per crescere sereni.
Questo progetto, voluto da LaborPace della Caritas di Genova in collaborazione con Palazzo Ducale, vuole essere un aiuto al mondo adulto che si trova a ricoprire responsabilità educative.
Dal 18 gennaio si affronterà il tema delle "Religioni e intolleranza". Le grandi religioni sono oggi divise al loro interno e in contrasto fra di loro tra un’interpretazione mite, aperta, inclusiva e un’interpretazione dura, chiusa, esclusiva.
In particolare i tre monoteismi del Libro si sono contrapposti, da sempre, su queste basi.
Ebraismo, cristianesimo e islamismo sono contrastati più o meno apertamente dalla rigidità degli ortodossi o dei conservatori o dei radicali e l’apertura culturale e religiosa di chi li interpreta in modo più aperto e rispettoso delle diversità.
Questo ciclo si propone un approfondimento su queste due valenze delle religioni, a partire da una riflessione sulla tendenza secolare dei monoteismi a escludere religioni e culture diverse.
Le lezioni sono dedicate ai due ebraismi di oggi, ai due Islam e ai molteplici cristianesimi (di destra e di sinistra, cattolico e ortodosso).
Il 22 gennaio si inaugura una mostra, visitabile dal 23 gennaio al 21 febbraio, e un ciclo di conferenze, organizzate da Fondazione Ansaldo e Palazzo Ducale, su Ferdinando Maria Perrone, uno dei protagonisti della storia industriale postunitaria del nostro Paese.
Fotografie, documenti originali e cimeli, provenienti dal Fondo Perrone conservato presso la Fondazione Ansaldo, restituiranno il sapore di un’epoca, mentre alcuni tra i maggiori storici ne racconteranno la vita, nel quadro delle vicende industriali che videro la genovese Ansaldo rivestire un ruolo centrale nel processo dell’industrializzazione italiana della seconda metà dell’Ottocento.
E c’è ancora tempo per visitare le mostre fotografiche in esposizione: "Brassaï, pour l’amour de Paris" chiude il 24 e "Lisetta Carmi. Il senso della vita. Ho fotografato per capire" il 31 gennaio.
A inaugurare la stagione dei "Grandi Incontri" sarà martedì 12 gennaio Roberto Cingolani, direttore scientifico dell'Istituto Italiano di Tecnologia di Genova, che parlerà di Umanoidi e Robot: tra vent’anni potrebbe esserci un umanoide amico in ogni casa per aiutare l’uomo nei lavori domestici, nelle sale operatorie o per far fronte ai disastri naturali e ai conflitti. In un futuro prossimo l’uomo e i robot vivranno insieme, condividendo sempre di più gli aspetti cognitivi ed emotivi.
Mercoledì 13 gennaio parte la rassegna “Miti senza tempo”. A inaugurarla Remo Bodei, che parlerà del mito di Icaro per raccontare cos’è l’ybris, ossia la superbia e la presunzione, che viene sanzionata quale esorbitante pretesa di modificare lo stato delle cose stabilito dagli dei. Il mito di Icaro rimanda quindi, da un lato, all’infrazione di questo divieto, dall’altro, ai limiti stessi della tecnica. A lungo e spesso, le innovazioni tecnologiche e la creatività sono state viste con sospetto o considerate socialmente nocive. Insieme ad altri motivi, tale atteggiamento ha per millenni condannato la curiosità scientifica, frenato le invenzioni e bloccato lo sviluppo della civiltà delle macchine.
Per il quarto anno consecutivo torna a Palazzo Ducale il ciclo “I capolavori raccontati”. Storici dell’arte e studiosi d’architettura racconteranno storie, segreti e avventure di celeberrime opere d’arte: dall’Ultima cena di Leonardo allo Sposalizio della Vergine di Raffaello, dalla Camera degli Sposi di Mantegna al Quarto Stato di Giuseppe Pellizza da Volpedo, fino alla Danse di Matisse e ai Fiori di Andy Warhol. Giovedì 14 gennaio alle 21 il primo appuntamento è con Salvatore Settis, ex rettore della Normale di Pisa, che parlerà dei Bronzi di Riace: chi rappresentano e da dove provengono?
“Quanta fretta, dove corri?” è il titolo del primo di quattro incontri dell’Università dei Genitori. Domenica 17 gennaio alle ore 16 il pedagogista Daniele Novara parlerà dei tempi e delle tappe per crescere sereni.
Questo progetto, voluto da LaborPace della Caritas di Genova in collaborazione con Palazzo Ducale, vuole essere un aiuto al mondo adulto che si trova a ricoprire responsabilità educative.
Dal 18 gennaio si affronterà il tema delle "Religioni e intolleranza". Le grandi religioni sono oggi divise al loro interno e in contrasto fra di loro tra un’interpretazione mite, aperta, inclusiva e un’interpretazione dura, chiusa, esclusiva.
In particolare i tre monoteismi del Libro si sono contrapposti, da sempre, su queste basi.
Ebraismo, cristianesimo e islamismo sono contrastati più o meno apertamente dalla rigidità degli ortodossi o dei conservatori o dei radicali e l’apertura culturale e religiosa di chi li interpreta in modo più aperto e rispettoso delle diversità.
Questo ciclo si propone un approfondimento su queste due valenze delle religioni, a partire da una riflessione sulla tendenza secolare dei monoteismi a escludere religioni e culture diverse.
Le lezioni sono dedicate ai due ebraismi di oggi, ai due Islam e ai molteplici cristianesimi (di destra e di sinistra, cattolico e ortodosso).
Il 22 gennaio si inaugura una mostra, visitabile dal 23 gennaio al 21 febbraio, e un ciclo di conferenze, organizzate da Fondazione Ansaldo e Palazzo Ducale, su Ferdinando Maria Perrone, uno dei protagonisti della storia industriale postunitaria del nostro Paese.
Fotografie, documenti originali e cimeli, provenienti dal Fondo Perrone conservato presso la Fondazione Ansaldo, restituiranno il sapore di un’epoca, mentre alcuni tra i maggiori storici ne racconteranno la vita, nel quadro delle vicende industriali che videro la genovese Ansaldo rivestire un ruolo centrale nel processo dell’industrializzazione italiana della seconda metà dell’Ottocento.
E c’è ancora tempo per visitare le mostre fotografiche in esposizione: "Brassaï, pour l’amour de Paris" chiude il 24 e "Lisetta Carmi. Il senso della vita. Ho fotografato per capire" il 31 gennaio.