Il ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina, accompagnato dal sindaco di Genova, dal governatore della Regione Liguria, da Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia e Carlo Petrini, presidente internazionale di Slow Food, ha tagliato il nastro dell’ottava edizione di Slow Fish, che si svolge dal 18 al 21 maggio al Porto Antico.
Organizzata dall’associazione Slow Food Italia, dalla Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e il Comune di Genova, è l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare, e coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, l’educazione al gusto all’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici
«Questo appuntamento è un’occasione per diventare consumatori più consapevoli, ampliando le nostre conoscenze sulle comunità di pescatori e gli stili alimentari più sostenibili. I temi di questa manifestazione sono temi da ricordare ogni giorno. Siamo ancora più convinti perciò che Slow Fish debba evolvere in un forum permanente sui mari e sulla pesca, unendo le sensibilità istituzionali all’apporto dei cittadini», dichiara Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia.
MEDITERRANEO "MARE NOSTRUM"
“La rete siamo noi” è il tema di quest’anno, di un evento che a partire dal 2004 ha consolidato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali Genova è ormai un punto di riferimento imprescindibile: pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo che si incontrano per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica e alla biodiversità marina.
La nostra città e Slow Fish sono, per il presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini, così legate da diventare quasi in binomio inscindibile, e dal palco dell’inaugurazione lancia l’idea di assicurare a Slow Fish «una sede fissa a Genova, per interagire con tutti gli attori del Mediterraneo, che deve essere un luogo di pace, con economia virtuosa e sostenibile.
La parola sostenibilità, spiega Petrini, «la dicono tutti, ma per la maggior parte degli italiani significa che merita sostegno. Invece questa parola deriva dal francese sustain, il pedale del pianoforte che allunga il suono, per cui la nota dura di più. Sostenibilità significa, quindi, fare delle pratiche i cui effetti benefici durano di più, in modo da tutelare la vita dell’ecosistema marino. Il Mediterraneo non è solo il “mare nostrum”, lo è anche per altri Paesi e siamo tutti connessi su questo mare: il dialogo ci deve unire. Lavoriamo perché Genova e la Liguria siano sede permanente del dialogo del Mediterraneo e gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere per l’edizione del 2019 sono: assicurare una casa a Slow Fish e contribuire, insieme con le istituzioni, affinché l’Italia si doti di una nave da ricerca oceanografica, bene comune indispensabile a promuovere la conoscenza dei nostri mari».
COSA C'È IN PROGRAMMA A SLOW FISH 2017
Nei prossimi quattro giorni In piazza Caricamento si alterneranno conferenze, assaggi, show cooking e laboratori, tanti appuntamenti con il mare sia per i bambini sia per gli adulti.
Con un linguaggio accessibile e diretto, ricercatori, interpreti del mondo della pesca e istituzioni affronteranno i grandi temi scientifici al centro dei dibattiti internazionali: cambiamento climatico, valorizzazione delle risorse e sprechi.
Per non perdersi niente di Slow Fish, i visitatori saranno aiutati dai ciceroni di Slow Food a leggere l’evento attraverso i Percorsi Slow: da Che pesci prendere, pensati per le scolaresche, a Master of Food, per sfatare falsi miti sul pesce a tavola con cuochi e dietisti.
Non poteva mancare un focus sulla tutela della biodiversità, narrata, e proposta in degustazione, dagli chef provenienti dall’Italia e dal mondo all’opera nei 15 appuntamenti della Cucina dell’Alleanza: un vero e proprio teatro in cui i cuochi cucinano e raccontano gli ingredienti delle loro ricette, provenienti da produzioni rispettose dell’ambiente e del benessere animale.
E per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie del Mercato con i Fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.
Non sarà solo piazza delle Feste al Porto Antico protagonista di Slow Fish, perché quest’anno la manifestazione si apre alla città, con il coinvolgimento dei ristoratori genovesi ed eventi collaterali nel centro storico, con menù a tema e serate degustazioni nei locali dei vicoli.
Qui il programma completo di Slow Fish 2017
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Organizzata dall’associazione Slow Food Italia, dalla Regione Liguria in collaborazione con il Ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali e il Comune di Genova, è l’evento internazionale dedicato al pesce e alle risorse del mare, e coniuga la convivialità alla conoscenza scientifica e alle buone pratiche, l’educazione al gusto all’impegno per la tutela degli ecosistemi acquatici
«Questo appuntamento è un’occasione per diventare consumatori più consapevoli, ampliando le nostre conoscenze sulle comunità di pescatori e gli stili alimentari più sostenibili. I temi di questa manifestazione sono temi da ricordare ogni giorno. Siamo ancora più convinti perciò che Slow Fish debba evolvere in un forum permanente sui mari e sulla pesca, unendo le sensibilità istituzionali all’apporto dei cittadini», dichiara Gaetano Pascale, presidente di Slow Food Italia.
MEDITERRANEO "MARE NOSTRUM"
“La rete siamo noi” è il tema di quest’anno, di un evento che a partire dal 2004 ha consolidato un insieme di conoscenze, scambi e relazioni tra centinaia di “nodi” per i quali Genova è ormai un punto di riferimento imprescindibile: pescatori, artigiani e cuochi da tutto il mondo che si incontrano per condividere e sostenere un approccio buono, pulito e giusto alla filiera ittica e alla biodiversità marina.
La nostra città e Slow Fish sono, per il presidente internazionale di Slow Food, Carlo Petrini, così legate da diventare quasi in binomio inscindibile, e dal palco dell’inaugurazione lancia l’idea di assicurare a Slow Fish «una sede fissa a Genova, per interagire con tutti gli attori del Mediterraneo, che deve essere un luogo di pace, con economia virtuosa e sostenibile.
La parola sostenibilità, spiega Petrini, «la dicono tutti, ma per la maggior parte degli italiani significa che merita sostegno. Invece questa parola deriva dal francese sustain, il pedale del pianoforte che allunga il suono, per cui la nota dura di più. Sostenibilità significa, quindi, fare delle pratiche i cui effetti benefici durano di più, in modo da tutelare la vita dell’ecosistema marino. Il Mediterraneo non è solo il “mare nostrum”, lo è anche per altri Paesi e siamo tutti connessi su questo mare: il dialogo ci deve unire. Lavoriamo perché Genova e la Liguria siano sede permanente del dialogo del Mediterraneo e gli obiettivi che ci proponiamo di raggiungere per l’edizione del 2019 sono: assicurare una casa a Slow Fish e contribuire, insieme con le istituzioni, affinché l’Italia si doti di una nave da ricerca oceanografica, bene comune indispensabile a promuovere la conoscenza dei nostri mari».
COSA C'È IN PROGRAMMA A SLOW FISH 2017
Nei prossimi quattro giorni In piazza Caricamento si alterneranno conferenze, assaggi, show cooking e laboratori, tanti appuntamenti con il mare sia per i bambini sia per gli adulti.
Con un linguaggio accessibile e diretto, ricercatori, interpreti del mondo della pesca e istituzioni affronteranno i grandi temi scientifici al centro dei dibattiti internazionali: cambiamento climatico, valorizzazione delle risorse e sprechi.
Per non perdersi niente di Slow Fish, i visitatori saranno aiutati dai ciceroni di Slow Food a leggere l’evento attraverso i Percorsi Slow: da Che pesci prendere, pensati per le scolaresche, a Master of Food, per sfatare falsi miti sul pesce a tavola con cuochi e dietisti.
Non poteva mancare un focus sulla tutela della biodiversità, narrata, e proposta in degustazione, dagli chef provenienti dall’Italia e dal mondo all’opera nei 15 appuntamenti della Cucina dell’Alleanza: un vero e proprio teatro in cui i cuochi cucinano e raccontano gli ingredienti delle loro ricette, provenienti da produzioni rispettose dell’ambiente e del benessere animale.
E per chi vuole vedere i protagonisti della rete internazionale sbizzarrirsi ai fornelli, l’appuntamento è tra le bancarelle di pesce fresco e conservato, olio, sale e spezie del Mercato con i Fish-à-porter: una cucina, nello stile della Boqueria di Barcellona, nella quale cuochi e pescatori si alternano preparando piatti semplici e gustosi e spiegandone la storia, gli ingredienti, le particolarità.
Non sarà solo piazza delle Feste al Porto Antico protagonista di Slow Fish, perché quest’anno la manifestazione si apre alla città, con il coinvolgimento dei ristoratori genovesi ed eventi collaterali nel centro storico, con menù a tema e serate degustazioni nei locali dei vicoli.
Qui il programma completo di Slow Fish 2017
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