La rassegna da sempre si caratterizza come un'occasione per sviluppare una profonda compenetrazione fra teatro e territorio.
“Una modalità ideale” - ha detto l’assessore Carla Sibilla – “in cui grazie alla cultura e al teatro si scoprono luoghi poco conosciuti, con l’apporto di tanti soggetti, contribuendo così a rendere la città policentrica. La cultura, in questo caso, come chiave di conoscenza dei territori”.
Il Festival dell'antico acquedotto è, infatti, anche un’occasione per condurre i genovesi e i turisti che arrivano a Genova alla scoperta di una parte di città sconosciuta ai più. Un'opportunità di entrare in contatto con una periferia che può essere parte attiva della nuova proposta culturale e turistica della città e che deve necessariamente essere valorizzata.
Anche l’edizione 2015, come accaduto lo scorso anno, estende la programmazione all’area Metropolitana, con il coinvolgimento dei comuni di Campomorone, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone e con l’obiettivo di arrivare ad assumere la connotazione di Festival Regionale.
Questo cambiamento implica l’esplorazione di tutte le “vie” che hanno contrassegnato la storia della Liguria: oltre alla via dell’acqua, le vie della carta, della seta, del sale, dell'ardesia, dell'argento e della calce.
Lo spettacolo è solo una parte della proposta, a cui si aggiungono incontri e conferenze su tematiche e passeggiate lungo itinerari di valore storico urbanistico fra città e campagna intorno ai resti del vecchio acquedotto.
Il cartellone, dedicato da Pirovano a tre persone recentemente scomparse (Anna Rosa, Fabio ed Elena) che avevano offerto da subito la loro collaborazione per realizzare il Festival, si snoda dal 25 giugno al 5 agosto con un programma ricchissimo.
Quattro stondaiate (un misto tra canzoni,sfottò e narrazioni) seguiranno il fil rouge degli odori e profumi della Val Bisagno. In programma anche quattro incontri aperti che affronteranno temi di interesse comune:
3 luglio, auditorium Allende, il teatro e la cultura come strumento contro il degrado di territori urbani e “di confine” altrimenti allo sbando;
8 luglio, l’acqua da elemento naturale e di tutti a prodotto industriale, in collaborazione con IREN e insieme a Giorgio Temporelli (presso i locali REN per la potabilizzazione dell’acqua in via dei Filtri);
13 luglio, in piazzale Adriatico, si rifletterà con il professore Silvio Ferrari sul primo conflitto mondiale attraverso le vicende dell’ Istria, in collaborazione con gli Amici di Ponte Carrega;
14 luglio, punto incontro COOP in piazzale Bligny, si parlerà di cooperazione e mutualità insieme al presidente di Lega Coop Liguria Gianluigi Granero e al direttore di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Luca Borzani.
Sono le ulteriori iniziative dell’edizione 2015, che assieme ai tredici spettacoli teatrali prenderà il via giovedì 25 giugno alle 18.00 nel porticato di Palazzo Ducale con una performance/anteprima del Gruppo Teatrale Stranità diretto da Anna Solaro, che presenterà estratti dello spettacolo l’Altra Bellezza.
L’inaugurazione vera e propria sarà venerdì 26 giugno alle 21.30 presso l’Auditorium Allende, con uno dei maggiori interpreti della tradizione della Commedia dell’Arte: Enrico Bonavera (insignito del premio Arlecchino d'Oro nel 2007) in scena con lo spettacolo I segreti di Arlecchino, che, dopo dodici anni di vita teatrale, è diventato ormai un cult.
Oltre all’importante rete con i cittadini, il Festival dell’acquedotto ha creato anche sinergie con altre rassegne, ad esempio il 27 luglio nell’ambito del Festival in una notte d’estate, organizzato in piazza San Matteo da Lunaria Teatro, andrà in scena Il viaggio di Andalò da Savignone, tratto da Andalò da Savignone. Un genovese alla corte del Gran Khan, adattato per il teatro da Mirco Bonomi che ne cura anche la regia e sarà sul palco insieme a Mauro Pirovano. Spettacolo prodotto dal teatro dell’Ortica.
Il Festival chiuderà mercoledì 5 agosto a Savignone con una nuova produzione, Variazioni paganiniane. Paganini, diavoli, streghe, “figge” e “diné”, con Mauro Pirovano accompagnato dal violino di Federica Pellizzetti, un omaggio al grande compositore e musicista genovese. Fra le varie tappe non possiamo non ricordare quelle di San Siro di Struppa, Sant'Antonino e piazza della Giuggiola al Carmine dove ci sarà uno spettacolo particolare recitato dalle finestre delle abitazioni.
Per conoscere tutti gli spettacoli e i luoghi clicca sulla locandina.
“Una modalità ideale” - ha detto l’assessore Carla Sibilla – “in cui grazie alla cultura e al teatro si scoprono luoghi poco conosciuti, con l’apporto di tanti soggetti, contribuendo così a rendere la città policentrica. La cultura, in questo caso, come chiave di conoscenza dei territori”.
Il Festival dell'antico acquedotto è, infatti, anche un’occasione per condurre i genovesi e i turisti che arrivano a Genova alla scoperta di una parte di città sconosciuta ai più. Un'opportunità di entrare in contatto con una periferia che può essere parte attiva della nuova proposta culturale e turistica della città e che deve necessariamente essere valorizzata.
Anche l’edizione 2015, come accaduto lo scorso anno, estende la programmazione all’area Metropolitana, con il coinvolgimento dei comuni di Campomorone, Montoggio, Ronco Scrivia, Savignone e con l’obiettivo di arrivare ad assumere la connotazione di Festival Regionale.
Questo cambiamento implica l’esplorazione di tutte le “vie” che hanno contrassegnato la storia della Liguria: oltre alla via dell’acqua, le vie della carta, della seta, del sale, dell'ardesia, dell'argento e della calce.
Lo spettacolo è solo una parte della proposta, a cui si aggiungono incontri e conferenze su tematiche e passeggiate lungo itinerari di valore storico urbanistico fra città e campagna intorno ai resti del vecchio acquedotto.
Il cartellone, dedicato da Pirovano a tre persone recentemente scomparse (Anna Rosa, Fabio ed Elena) che avevano offerto da subito la loro collaborazione per realizzare il Festival, si snoda dal 25 giugno al 5 agosto con un programma ricchissimo.
Quattro stondaiate (un misto tra canzoni,sfottò e narrazioni) seguiranno il fil rouge degli odori e profumi della Val Bisagno. In programma anche quattro incontri aperti che affronteranno temi di interesse comune:
3 luglio, auditorium Allende, il teatro e la cultura come strumento contro il degrado di territori urbani e “di confine” altrimenti allo sbando;
8 luglio, l’acqua da elemento naturale e di tutti a prodotto industriale, in collaborazione con IREN e insieme a Giorgio Temporelli (presso i locali REN per la potabilizzazione dell’acqua in via dei Filtri);
13 luglio, in piazzale Adriatico, si rifletterà con il professore Silvio Ferrari sul primo conflitto mondiale attraverso le vicende dell’ Istria, in collaborazione con gli Amici di Ponte Carrega;
14 luglio, punto incontro COOP in piazzale Bligny, si parlerà di cooperazione e mutualità insieme al presidente di Lega Coop Liguria Gianluigi Granero e al direttore di Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura Luca Borzani.
Sono le ulteriori iniziative dell’edizione 2015, che assieme ai tredici spettacoli teatrali prenderà il via giovedì 25 giugno alle 18.00 nel porticato di Palazzo Ducale con una performance/anteprima del Gruppo Teatrale Stranità diretto da Anna Solaro, che presenterà estratti dello spettacolo l’Altra Bellezza.
L’inaugurazione vera e propria sarà venerdì 26 giugno alle 21.30 presso l’Auditorium Allende, con uno dei maggiori interpreti della tradizione della Commedia dell’Arte: Enrico Bonavera (insignito del premio Arlecchino d'Oro nel 2007) in scena con lo spettacolo I segreti di Arlecchino, che, dopo dodici anni di vita teatrale, è diventato ormai un cult.
Oltre all’importante rete con i cittadini, il Festival dell’acquedotto ha creato anche sinergie con altre rassegne, ad esempio il 27 luglio nell’ambito del Festival in una notte d’estate, organizzato in piazza San Matteo da Lunaria Teatro, andrà in scena Il viaggio di Andalò da Savignone, tratto da Andalò da Savignone. Un genovese alla corte del Gran Khan, adattato per il teatro da Mirco Bonomi che ne cura anche la regia e sarà sul palco insieme a Mauro Pirovano. Spettacolo prodotto dal teatro dell’Ortica.
Il Festival chiuderà mercoledì 5 agosto a Savignone con una nuova produzione, Variazioni paganiniane. Paganini, diavoli, streghe, “figge” e “diné”, con Mauro Pirovano accompagnato dal violino di Federica Pellizzetti, un omaggio al grande compositore e musicista genovese. Fra le varie tappe non possiamo non ricordare quelle di San Siro di Struppa, Sant'Antonino e piazza della Giuggiola al Carmine dove ci sarà uno spettacolo particolare recitato dalle finestre delle abitazioni.
Per conoscere tutti gli spettacoli e i luoghi clicca sulla locandina.