Dichiarazione del sindaco Marco Doria, presidente della fondazione Teatro Carlo Felice

“Le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Snater, firmatarie dell'ipotesi di accordo per il teatro Carlo Felice, oggi, a conclusione dell'assemblea dei lavoratori, hanno convocato il referendum sull'accordo. La decisione corrisponde alle modalità concordate tra la Fondazione e i sindacati e riprende un percorso in cui tutti i dipendenti del teatro potranno esprimere il proprio giudizio...

Testo Alternativo
“Le organizzazioni sindacali Slc-Cgil, Fistel-Cisl, Uilcom-Uil e Snater, firmatarie dell'ipotesi di accordo per il teatro Carlo Felice, oggi, a conclusione dell'assemblea dei lavoratori, hanno convocato il referendum sull'accordo. La decisione corrisponde alle modalità concordate tra la Fondazione e i sindacati e riprende un percorso in cui tutti i dipendenti del teatro potranno esprimere il proprio giudizio.
Le condizioni finanziarie del teatro non consentono ulteriori rinvii e richiedono provvedimenti per garantire l'equilibrio di bilancio. La scelta di avviare le procedure di mobilità nel caso di interruzione degli accordi si è imposta per questa ragione.
Confermo la piena disponibilità a rispettare i punti dell'accordo, qualora venga approvato, sia per il ricorso agli ammortizzatori sociali, sia per gli impegni dell'Ente e del Comune di Genova.
Il Consiglio comunale sta approvando il bilancio comunale 2013 in cui viene confermato un finanziamento pari a quello degli anni precedenti, indispensabile al Teatro.
L'Amministrazione comunale ha riaffermato, inoltre, con un ordine del giorno approvato ieri in Consiglio comunale, la volontà di adoperarsi perché l'Ente lavori ad approfondire il piano industriale e l'intenzione di presentare al Consiglio comunale ipotesi di conferimento alla Fondazione di un bene pubblico di pregio e funzionale al teatro, così come previsto nell'accordo.
Su entrambi gli aspetti ribadisco l'impegno mio e del Consiglio di amministrazione.
Sottolineo, in particolare, la necessità di adottare programmi di sviluppo che garantiscano al teatro prospettive future, pur nella drammatica situazione in cui versa l'intero sistema degli enti lirici italiani.
Mi auguro che sia possibile affrontare questo difficile passaggio sulla base dell'accordo sindacale e di una comune azione - amministratori, lavoratori e città - per salvare il teatro e l'occupazione.”
1 agosto 2013
Ultimo aggiornamento: 01/08/2013
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