Domenica 10 dicembre si è svolta, come da tradizione, a partire dalle 10, la cerimonia dello Scioglimento del Voto al Santuario di Nostra Signora di Loreto a Oregina.
Due importanti eventi della storia di Genova vengono ricordati in questa giornata: il 5 dicembre 1746 e il 10 dicembre 1847.
Nella prima data la città, sottomessa alla dominazione austriaca, si ribellò seguendo il gesto eroico del giovane Balilla che lanciò contro l’invasore un sasso e al grido di “Chi l’inse?” trascinò la rivolta.
Le autorità dell’epoca fecero voto alla Madonna che, se gli Austriaci fossero stati cacciati, tutti gli anni ogni 10 dicembre sarebbero saliti al Santuario dedicato alla Madonna di Loreto, protettrice della città, sulla collina di Oregina, per sciogliere il voto e oggi è stato un sindaco Bucci, visibilmente emozionato, ad appoggiare sull’altare maggiore, al termine della Santa Messa delle 11, un grosso cero acceso e rinnovare così l'impegno.
Il 10 dicembre 1847, altra data storica per Genova, per commemorare i 101 anni dalla vittoria contro l’oppressore austriaco i patrioti decisero di organizzare un corteo, senza precedenti in allora, che dall’Acquasola salì al Santuario composto da 30.000 persone tra cui il giovane Mameli.
Durante questa processione fu sventolato il Tricolore (anche se non nell’ordine dell'attuale bandiera) e sul piazzale antistante la chiesa fu suonato - per la prima volta - il Canto degli Italiani, dal dicembre 2017 non più ufficioso Inno d'Italia.
Sul sagrato, dopo l’intrattenimento bandistico e la lettura attoriale di brani della storia di quei due momenti epocali, le note di Michele Novaro e il testo di Goffredo Mameli hanno riscaldato l’aria gelida della giornata.
“Ho già ricevuto alcuni suggerimenti – ha spiegato il Sindaco nel suo intervento ai tanti cittadini presenti – che, partendo dall’esempio dell’inno francese, universalmente noto come La Marsigliese, propongono di chiamare La Genovese il nostro inno nazionale, che è stato composto e cantato la prima volta proprio a Genova. Questa potrebbe essere una buona idea”.
Il sindaco Bucci, invitando tutti a rivolgere lo sguardo verso il livido ma fantastico panorama sul centro e sul porto, ha parlato anche di valorizzazione del territorio circostante, dal sagrato e dal Santuario alle “creuze” che risalgono verso le alture di Oregina.
Due importanti eventi della storia di Genova vengono ricordati in questa giornata: il 5 dicembre 1746 e il 10 dicembre 1847.
Nella prima data la città, sottomessa alla dominazione austriaca, si ribellò seguendo il gesto eroico del giovane Balilla che lanciò contro l’invasore un sasso e al grido di “Chi l’inse?” trascinò la rivolta.
Le autorità dell’epoca fecero voto alla Madonna che, se gli Austriaci fossero stati cacciati, tutti gli anni ogni 10 dicembre sarebbero saliti al Santuario dedicato alla Madonna di Loreto, protettrice della città, sulla collina di Oregina, per sciogliere il voto e oggi è stato un sindaco Bucci, visibilmente emozionato, ad appoggiare sull’altare maggiore, al termine della Santa Messa delle 11, un grosso cero acceso e rinnovare così l'impegno.
Il 10 dicembre 1847, altra data storica per Genova, per commemorare i 101 anni dalla vittoria contro l’oppressore austriaco i patrioti decisero di organizzare un corteo, senza precedenti in allora, che dall’Acquasola salì al Santuario composto da 30.000 persone tra cui il giovane Mameli.
Durante questa processione fu sventolato il Tricolore (anche se non nell’ordine dell'attuale bandiera) e sul piazzale antistante la chiesa fu suonato - per la prima volta - il Canto degli Italiani, dal dicembre 2017 non più ufficioso Inno d'Italia.
Sul sagrato, dopo l’intrattenimento bandistico e la lettura attoriale di brani della storia di quei due momenti epocali, le note di Michele Novaro e il testo di Goffredo Mameli hanno riscaldato l’aria gelida della giornata.
“Ho già ricevuto alcuni suggerimenti – ha spiegato il Sindaco nel suo intervento ai tanti cittadini presenti – che, partendo dall’esempio dell’inno francese, universalmente noto come La Marsigliese, propongono di chiamare La Genovese il nostro inno nazionale, che è stato composto e cantato la prima volta proprio a Genova. Questa potrebbe essere una buona idea”.
Il sindaco Bucci, invitando tutti a rivolgere lo sguardo verso il livido ma fantastico panorama sul centro e sul porto, ha parlato anche di valorizzazione del territorio circostante, dal sagrato e dal Santuario alle “creuze” che risalgono verso le alture di Oregina.