"Di questi tempi l'anno scorso la raccolta differenziata era al 30 per cento oggi è intorno al 39 anche se siamo ancora lontani dall'obiettivo del 70% entro il 2021". A dirlo l'assessore all'ambiente Italo Porcile questa mattina nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Tursi insieme al responsabile CONAI Area Rapporti con il Territorio Luca Piatto.
Un modo per "dare la carica" e lanciare quella che si potrebbe definire la rivoluzione della raccolta dei rifiuti urbani: il porta a porta (PAP). Non dappertutto, però. Ce lo dice una mappa in cui la città è stata divisa in un mosaico di spicchi colorati di verde, giallo, arancione e rosso.
Le prime due zone, dove la raccolta differenziata "super" inizierà entro la fine dell'anno o nei primi mesi del prossimo, sono le zone ricomprese nei quartieri alti del Ponente, Voltri alta e Crevari, in alta Valpolcevera, Bolzaneto e Begato, alcune zone del Levante sulle alture, e la parte alta della Valbisagno, Sant'Eusebio, Prato, Bavari, San Desiderio. Le rimanenti dovranno aspettare il prossimo triennio.
A Colle degli Ometti a Quarto alta dove, la raccolta porta a porta non è una novità, il nuovo corso partirà entro maggio.
Entro giugno, inoltre, verrà effettuata la gara per l'acquisto dei nuovi bidoni e bidoncini con sistemi di tracciatura e formato il personale Amiu, circa una sessantina di operatori, che dovrà insegnare come differenziare i rifiuti.
Si calcola che saranno poco più di 120.000 i genovesi che inizieranno entro l'anno la raccolta differenziata domiciliare o condominiale.
L’obiettivo del Comune di Genova è raggiungere entro il 2016 il 40% di raccolta differenziata domiciliare ed il 2020 il 65%.
Nella zona verde vivono 19.141 abitanti, nella gialla 102.669, nell’arancione 306.238 e infine nella rossa 165.180 abitanti. I colori contraddistinguono la diversa “vocazione” alla raccolta differenziata delle diverse zone.
Le prime a partire saranno le zone verdi e gialle tra fine 2016 e inizio 2017 (buona parte dei Municipi Levante, Media Val Bisagno, Valpolcevera, Ponente), seguite nella seconda metà del 2017, 2018 e 2019 dalle zone arancioni e rosse (buona parte dei Municipi Centro Ovest, Centro Est, Bassa Val Bisagno, Medio Ponente e Medio Levante).
Con altrettanta gradualità verrà distribuito a tutti i genovesi il kit per la raccolta differenziata domiciliare. La spesa che si dovrà sostenere, ammortizzabile in cinque anni, sarà di 15 milioni di euro.
''Gli obiettivi ambiziosi del nostro progetto derivano dalla nuova legge sul ciclo dei rifiuti della Regione Liguria - sottolinea l’assessore all’ambiente - mi auguro che siano accompagnati da risorse significative e non grottesche come sono state finora quelle regionali, con un solo milione di euro a disposizione di tutti i Comuni liguri''.
Nel dettaglio il progetto del Comune prevede possibili modifiche nel tipo di raccolta, porta a porta spinto o raccolta differenziata tracciata su strada, da zona a zona. Le utenze singole e condominiali saranno dotate di contenitori della carta, del vetro, dell'organico, del residuo indifferenziato. Prevista l'introduzione di 'tag' sui bidoncini e sui sacchetti, etichette identificative in grado di tracciare la provenienza e la quantità dei rifiuti al momento del conferimento.
Un modo per "dare la carica" e lanciare quella che si potrebbe definire la rivoluzione della raccolta dei rifiuti urbani: il porta a porta (PAP). Non dappertutto, però. Ce lo dice una mappa in cui la città è stata divisa in un mosaico di spicchi colorati di verde, giallo, arancione e rosso.
Le prime due zone, dove la raccolta differenziata "super" inizierà entro la fine dell'anno o nei primi mesi del prossimo, sono le zone ricomprese nei quartieri alti del Ponente, Voltri alta e Crevari, in alta Valpolcevera, Bolzaneto e Begato, alcune zone del Levante sulle alture, e la parte alta della Valbisagno, Sant'Eusebio, Prato, Bavari, San Desiderio. Le rimanenti dovranno aspettare il prossimo triennio.
A Colle degli Ometti a Quarto alta dove, la raccolta porta a porta non è una novità, il nuovo corso partirà entro maggio.
Entro giugno, inoltre, verrà effettuata la gara per l'acquisto dei nuovi bidoni e bidoncini con sistemi di tracciatura e formato il personale Amiu, circa una sessantina di operatori, che dovrà insegnare come differenziare i rifiuti.
Si calcola che saranno poco più di 120.000 i genovesi che inizieranno entro l'anno la raccolta differenziata domiciliare o condominiale.
L’obiettivo del Comune di Genova è raggiungere entro il 2016 il 40% di raccolta differenziata domiciliare ed il 2020 il 65%.
Nella zona verde vivono 19.141 abitanti, nella gialla 102.669, nell’arancione 306.238 e infine nella rossa 165.180 abitanti. I colori contraddistinguono la diversa “vocazione” alla raccolta differenziata delle diverse zone.
Le prime a partire saranno le zone verdi e gialle tra fine 2016 e inizio 2017 (buona parte dei Municipi Levante, Media Val Bisagno, Valpolcevera, Ponente), seguite nella seconda metà del 2017, 2018 e 2019 dalle zone arancioni e rosse (buona parte dei Municipi Centro Ovest, Centro Est, Bassa Val Bisagno, Medio Ponente e Medio Levante).
Con altrettanta gradualità verrà distribuito a tutti i genovesi il kit per la raccolta differenziata domiciliare. La spesa che si dovrà sostenere, ammortizzabile in cinque anni, sarà di 15 milioni di euro.
''Gli obiettivi ambiziosi del nostro progetto derivano dalla nuova legge sul ciclo dei rifiuti della Regione Liguria - sottolinea l’assessore all’ambiente - mi auguro che siano accompagnati da risorse significative e non grottesche come sono state finora quelle regionali, con un solo milione di euro a disposizione di tutti i Comuni liguri''.
Nel dettaglio il progetto del Comune prevede possibili modifiche nel tipo di raccolta, porta a porta spinto o raccolta differenziata tracciata su strada, da zona a zona. Le utenze singole e condominiali saranno dotate di contenitori della carta, del vetro, dell'organico, del residuo indifferenziato. Prevista l'introduzione di 'tag' sui bidoncini e sui sacchetti, etichette identificative in grado di tracciare la provenienza e la quantità dei rifiuti al momento del conferimento.
