Firmato a Roma un programma di investimenti da 18 milioni di euro per Sampierdarena e Certosa

L’intesa tra Stato ed Enti Locali per la riqualificazione delle periferie sottoscritta oggi dal sindaco di Genova Marco Doria a Palazzo Chigi. Il Comune aggiungerà sei milioni di risorse proprie. Obiettivo raggiunto anche grazie all’avanzato livello di progettazione degli interventi. A breve in arrivo un ulteriore finanziamento di 40 milioni di euro alla città metropolitana di Genova deliberato dal Cipe

Doria firma a Roma Bando delle Periferie
Undici progetti di riqualificazione del territorio per Sampierdarena, Campasso e Certosa. "Valorizziamo strutture storiche e spazi pubblici per ridare identità e qualità ai quartieri".

Lo ha affermato il sindaco Marco Doria che questa mattina ha sottoscritto con il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni la convenzione per il finanziamento di 18 milioni nel quadro del "bando periferie". A questo finanziamento il Comune aggiungerà sei milioni di risorse proprie per un totale di 24 milioni.

La cerimonia è avvenuta a Palazzo Chigi con la partecipazione dei 24 sindaci di città capoluogo o di città metropolitane che si sono aggiudicati le quote della prima trance dello stanziamento nazionale. Il Comune di Genova è riuscito ad aggiudicarsi le risorse messe a disposizione dallo Stato grazie all’avanzato livello di progettazione degli interventi.

Il programma straordinario di riqualificazione riguarda gli ambiti di Sampierdarena, Campasso e Certosa e comprende diversi interventi di recupero di strutture e spazi urbani: restauro del palazzo Grimaldi (Fortezza); riqualificazione del mercato e di piazza Tre Ponti; riqualificazione del Centro Civico Buranello e delle arcate ferroviarie; recupero dei Magazzini del Sale; riqualificazione dell’area ex deposito veicoli in via Sampierdarena; demolizione ex biblioteca Gallino e creazione di una pubblica piazza nell’area; trasformazione del mercato ovo-avicolo del Campasso e delle aree di contorno per uso pubblico; restauro del Chiostro della Certosa; estensione fibra ottica per free wi-fi e sistema telecamere fra Sampierdarena e Valpolcevera; interventi di moderazione del traffico e miglioramento ambientale in zone di Sampierdarena; interventi di risanamento conservativo di alloggi Erp in via Ariosto.

Anche per la seconda tranche, che comprenderà ulteriori 40 milioni destinati alla città metropolitana di Genova, il Cipe ha deliberato lo stanziamento venerdì scorso. In questo caso gli interventi riguarderanno soprattutto la viabilità e l'edilizia scolastica per le scuole secondarie delle periferie genovesi e delle Valli Polcevera, Stura e Scrivia. (vedi comunicato in arrivo da Città metropolitana).

Nel corso di una conferenza stampa tenuta al termine della cerimonia nella sede nazionale dell'Anci, il sindaco ha illustrato le scelte del Comune di Genova per l'impiego di queste risorse che l'Amministrazione comunale integrerà con altri sei milioni, per un totale di 24 milioni.

"Sampierdarena, Campasso e Certosa - ha osservato Doria - sono realtà che hanno risentito fortemente della de-industrializzazione, anche sotto il profilo della identità urbana e dei bisogni sociali. In questi quartieri vivono molti anziani (26 per cento) e il 20 per cento della popolazione è composta di "nuovi genovesi" provenienti da diverse parti del mondo. Abbiamo deciso di concentrare le risorse del bando, per accrescerne gli effetti, in questa parte della città, così come avevano fatto in questo e in altri quartieri attraverso i precedenti Por".

Il sindaco ha espresso poi un giudizio molto positivo sul bando periferie varato dal governo. "Innanzi tutto - ha detto -  perché l'ammontare degli investimenti è cospicuo ed è importante in un Paese che ha un drammatico bisogno di investimenti. La scelta è ancora più significativa per il fatto che queste risorse andranno a vantaggio delle cosiddette periferie, un termine col quale in realtà devono essere individuate tutte le aree urbane che soffrono disagio. Infine - ha aggiunto il sindaco - è apprezzabile il metodo applicato in questa occasione: ai comuni è stato chiesto di trovarsi con i progetti pronti o comunque di approntarli in poco tempo. Ma si è lasciato agli enti locali il compito di protagonisti nel decidere liberamente quali interventi realizzare".
6 marzo 2017
Ultimo aggiornamento: 06/03/2017
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