FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA PER LA REALIZZAZIONE DELLE STRATEGIE DI RETE PER L’AFFIDAMENTO FAMILIARE
Martedì 27 ottobre 2015 è stato sottoscritto il Protocollo di intesa tra Comune di Genova, ASL 3 Genovese, le Associazioni A.L.P.I.M., Batya, Comunità Papa Giovanni XXIII, Famiglie per l’accoglienza e il Coordinamento “Affidamento.net” per la realizzazione di strategie di rete per l’affidamento familiare.L'affidamento familiare è un intervento di aiuto e sostegno ad un minore e alla sua famiglia, temporaneamente non in grado, per diversi motivi, di occuparsi di lui: l'affido si richiama ad una pratica di solidarietà antica, ma le conferisce la dignità di un istituto sociale, anche riconosciuto giuridicamente. Si tratta di un intervento delicato e complesso, in cui interagiscono molteplici fattori; una iniziativa rilevante sia per il servizio offerto, sia per il grande segno di solidarietà e di concreta sussidiarietà, tanto più importante in un momento di grave crisi economica delle famiglie ma anche di limitazione delle risorse pubbliche.
A Genova l’affido coinvolge ad oggi circa 350 minori che beneficiano di forme diverse di accoglienza in relazione al progetto predisposto, dall’appoggio diurno o per alcuni giorni la settimana all’affido a tempo pieno.
Tale cifra pone Genova al primo posto per numero di affidamenti familiari in rapporto a quello dei minori residenti e in termini assoluti fra le prime tre città in Italia, subito dopo Roma e Torino. Corrisponde, inoltre, a circa il 40% del totale dei minori genovesi allontanati dalla propria famiglia, percentuale molto alta nel panorama italiano e che rispecchia l’impegno dei Servizi genovesi, grazie alla sensibilità e disponibilità di tanti affidatari, per consentire ai minori di vivere comunque in una famiglia, rispettando quindi il mandato della Legge 184/’83 (c.m. dalla L. 149/2001) “Diritto del minore a una famiglia”.
Il Protocollo d’Intesa è stato redatto tenendo conto di quanto indicato dalle Linee di indirizzo nazionali e regionali per l'affidamento familiare e sulla base delle esperienze maturate congiuntamente dal Comune di Genova, l’ASL 3 genovese, all’interno dei Consultori Familiari e le realtà operanti in città nell’ambito dell’affido familiare.
Sono previsti periodici incontri fra i firmatari per organizzare le attività previste e avviare progetti per particolari esigenze di minori o per tematiche di comune interesse e in generale per apportare contributi migliorativi del servizio.
È prevista la possibilità, dopo un anno di sperimentazione, di nuove adesioni da parte dei Comuni della Conferenza dei Sindaci dell’ASL 3 Genovese e di altre Associazioni già ad oggi operanti nel campo dell’affidamento familiare o di nuova costituzione.
Con la firma di questo atto si assicura continuità e nuovo impulso alla realizzazione di interventi mirati a favorire lo sviluppo degli affidamenti familiari, in particolare quelli di sensibilizzazione, informazione, formazione e sostegno degli affidatari, all’avvio di attività e progetti sperimentali tra cui ricerche sugli esiti degli affidi, iniziative formative rivolte sia agli operatori che alle famiglie, maggiore
sviluppo di peculiari esperienze di affidamento familiare quali l’affido omoculturale e di minori stranieri non accompagnati.
La sinergia delle forze, infatti, rende più efficace l'attività di sensibilizzazione dell'opinione pubblica e può favorire la diffusione nella società della "cultura dell'accoglienza" e far emergere nuove disponibilità all'affido da parte di famiglie, coppie o singoli.
Prime iniziative attuate in applicazione del Protocollo d’intesa sono:
- la preparazione e conduzione congiunta (operatori del Servizio Affido - Comune e ASL e rappresentanti delle associazioni sottoscrittrici) di incontri di formazione per i nuovi affidatari: al percorso ora avviato stanno partecipando una trentina di nuove famiglie affidatarie e già si stanno raccogliendo richieste di partecipazione per una successiva edizione, prevista nella primavera del 2016;
- la conduzione da parte delle associazioni di gruppi d’incontro delle famiglie affidatarie, a integrazione di quelli già attivi e condotti da operatori del Servizio Affido.
data:
27/10/2015
Ultimo aggiornamento: 27/10/2015