C'è un denominatore comune tra la mostra “Frida Kahlo e Diego Rivera” e la stagione 2014/15 del Teatro Carlo Felice, al di là del fatto che siano state presentate entrambe nella giornata di venerdì 19 settembre. E’ partito da qui il Sindaco Marco Doria, nel suo intervento all’inaugurazione della mostra “Il denominatore comune è lo sforzo incisivo compiuto dalla città, dall’amministrazione, dalle tante persone che lavorano nelle istituzioni culturali della nostra città, per proporre ai cittadini, genovesi e no, grandi e significativi eventi culturali”. Un aspetto sottolineato dal Sindaco è la positiva cooperazione con il comune di Roma, che ha portato alla creazione di un percorso culturale tra le due città di cui la mostra di Genova, in cui si intrecciano arte e passione, impegno civile e impegno politico costituisce un momento importante. Significativo il fatto che la mostra ci leghi a un altro paese, il Messico: “Genova è oggi, come lo è stata in passato nei suoi momenti migliori, una città aperta al mondo”.
Luca Borzani presidente di Palazzo Ducale-Fondazione per la cultura ha sottolineato che la mostra, che ha definito "una grandissima mostra d'arte", non è una seconda tappa rispetto alla mostra di Roma, ma il proseguimento di "un racconto lungo" tra due città, forse esperienza unica nel nostro paese, costruito tenendo insieme un progetto di alto valore culturale e scientifico e una straordinaria attenzione alle risorse, con il metodo della partnership pubblico/privato che caratterizza le iniziative della Fondazione Palazzo Ducale.
E’ una “festa interculturale” tra Italia e Messico per l’ambasciatore, S.E Ruiz Cabanas Izquerdo, che ha ricordato come Frida Kahlo continui a portare in tutto il mondo “messicanità”, libertà, lotta sociale e femminilità, e come Diego Rivera sia il maggior pittore messicano del novecento, “sicuramente influenzato, nei suoi murales, dalla grande pittura rinascimentale italiana”. L’ambasciatore ha terminato il suo intervento rivolgendosi, in spagnolo, ai nipoti e pronipoti di Diego e Frida e ai collezionisti messicani presenti in sala, che ha ringraziati calorosamente per aver prestato molte delle opere in mostra.
Luca Borzani presidente di Palazzo Ducale-Fondazione per la cultura ha sottolineato che la mostra, che ha definito "una grandissima mostra d'arte", non è una seconda tappa rispetto alla mostra di Roma, ma il proseguimento di "un racconto lungo" tra due città, forse esperienza unica nel nostro paese, costruito tenendo insieme un progetto di alto valore culturale e scientifico e una straordinaria attenzione alle risorse, con il metodo della partnership pubblico/privato che caratterizza le iniziative della Fondazione Palazzo Ducale.
E’ una “festa interculturale” tra Italia e Messico per l’ambasciatore, S.E Ruiz Cabanas Izquerdo, che ha ricordato come Frida Kahlo continui a portare in tutto il mondo “messicanità”, libertà, lotta sociale e femminilità, e come Diego Rivera sia il maggior pittore messicano del novecento, “sicuramente influenzato, nei suoi murales, dalla grande pittura rinascimentale italiana”. L’ambasciatore ha terminato il suo intervento rivolgendosi, in spagnolo, ai nipoti e pronipoti di Diego e Frida e ai collezionisti messicani presenti in sala, che ha ringraziati calorosamente per aver prestato molte delle opere in mostra.