In una triste mattina di gennaio di 39 anni fa, sotto una pioggia battente, 250 mila lavoratori e cittadini genovesi parteciparono ai funerali di Guido Rossa, operaio e sindacalista dell’Italsider ucciso dalle Brigate Rosse per aver denunciato alla magistratura un collega per attività terroristiche.
Il suo sacrificio è stato ricordato martedì 24 gennaio in diverse cerimonie: alle 8,30 nell’officina centrale dell’ ILVA si è svolto un incontro commemorativo al quale hanno partecipato il sindaco Marco Bucci, il ministro della giustizia, Andrea Orlando, Giovanni Toti presidente della Regione Liguria, Ivano Bosco segretario generale della Camera del Lavoro di Genova, Carlo Smuraglia presidente emerito dell’Anpi nazionale, Giuseppe Zampini presidente di Ansaldo Energia e don Franco Molinari cappellano di fabbrica.
Poi alle 10.30, nei giardini di via Fracchia, dove ci fu l'agguato omicida, il sindaco Marco Bucci, Andrea Grasso, assessore del Municipio Centro Est, Loris Viari vicepresidente dell’Anpi di Genova e Franco Avran rappresentante della sezione Anpi Oregina, hanno deposto una corona. Alla cerimonia ha partecipato Sabina Rossa, la figlia del sindacalista ucciso, e gli studenti delle classi IIIA, IIIB, IIIC e IIID della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi” e delle classi VA e VB della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Lagaccio “X Dicembre”. Sono state lette tre poesie scritte dai ragazzi.
Nel ricordare Guido Rossa è stato sottolineato come il suo rigore morale e il suo profondo senso di giustizia, che lo portarono a segnalare alle autorità l’attività terroristica in fabbrica, lo fecero diventare un punto di riferimento per i dirigenti e per gli operai. Per Genova e per il nostro Paese, Guido Rossa già poche ore dopo il suo assassinio, è diventato l’uomo che ha lottato per la democrazia, la Costituzione e le leggi dello Stato, scontando con la morte il suo coraggio e la sua coerenza.
Coraggio e coerenza due valori che hanno guidato tutta la sua vita: come marito, padre e uomo innamorato della montagna.
A Genova il terrorismo è stato vinto grazie a tante persone che, come lui, si opposero e pagarono in prima persona per far vincere la democrazia e la Costituzione. E la città non dimentica: la testimonianza del sacrificio di Guido Rossa è un insegnamento importante per le generazioni future.
Il ricordo è proseguito alle ore 11 nel Salone Governato della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova in via San Giovanni d’Acri, curato dal segretario amministrativo Armando Firpo a cui sono intervenuti l’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora e il presidente emerito dell’Anpi nazionale Carlo Smuraglia. I ragazzi di alcune scuole genovesi hanno deposto una corona di fiori presso il cippo voluto dai compagni di lavoro di Guido Rossa e ospitato nel piazzale della Cgil genovese.
La giornata si è conclusa alle 12,30, in largo XII Ottobre davanti al monumento dedicato all'operaio ucciso, con una cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil alla quale sono intervenuti i segretari generali di Genova Ivano Bosco, Marco Granara e Mario Ghini e l’assessore comunale al personale e alle pari opportunità, Arianna Viscogliosi.
Il suo sacrificio è stato ricordato martedì 24 gennaio in diverse cerimonie: alle 8,30 nell’officina centrale dell’ ILVA si è svolto un incontro commemorativo al quale hanno partecipato il sindaco Marco Bucci, il ministro della giustizia, Andrea Orlando, Giovanni Toti presidente della Regione Liguria, Ivano Bosco segretario generale della Camera del Lavoro di Genova, Carlo Smuraglia presidente emerito dell’Anpi nazionale, Giuseppe Zampini presidente di Ansaldo Energia e don Franco Molinari cappellano di fabbrica.
Poi alle 10.30, nei giardini di via Fracchia, dove ci fu l'agguato omicida, il sindaco Marco Bucci, Andrea Grasso, assessore del Municipio Centro Est, Loris Viari vicepresidente dell’Anpi di Genova e Franco Avran rappresentante della sezione Anpi Oregina, hanno deposto una corona. Alla cerimonia ha partecipato Sabina Rossa, la figlia del sindacalista ucciso, e gli studenti delle classi IIIA, IIIB, IIIC e IIID della scuola secondaria di I grado dell’Istituto Comprensivo Statale Oregina “Gastaldi” e delle classi VA e VB della scuola primaria dell’Istituto Comprensivo Lagaccio “X Dicembre”. Sono state lette tre poesie scritte dai ragazzi.
Nel ricordare Guido Rossa è stato sottolineato come il suo rigore morale e il suo profondo senso di giustizia, che lo portarono a segnalare alle autorità l’attività terroristica in fabbrica, lo fecero diventare un punto di riferimento per i dirigenti e per gli operai. Per Genova e per il nostro Paese, Guido Rossa già poche ore dopo il suo assassinio, è diventato l’uomo che ha lottato per la democrazia, la Costituzione e le leggi dello Stato, scontando con la morte il suo coraggio e la sua coerenza.
Coraggio e coerenza due valori che hanno guidato tutta la sua vita: come marito, padre e uomo innamorato della montagna.
A Genova il terrorismo è stato vinto grazie a tante persone che, come lui, si opposero e pagarono in prima persona per far vincere la democrazia e la Costituzione. E la città non dimentica: la testimonianza del sacrificio di Guido Rossa è un insegnamento importante per le generazioni future.
Il ricordo è proseguito alle ore 11 nel Salone Governato della Camera del Lavoro Metropolitana di Genova in via San Giovanni d’Acri, curato dal segretario amministrativo Armando Firpo a cui sono intervenuti l’assessore comunale all’Ambiente, Matteo Campora e il presidente emerito dell’Anpi nazionale Carlo Smuraglia. I ragazzi di alcune scuole genovesi hanno deposto una corona di fiori presso il cippo voluto dai compagni di lavoro di Guido Rossa e ospitato nel piazzale della Cgil genovese.
La giornata si è conclusa alle 12,30, in largo XII Ottobre davanti al monumento dedicato all'operaio ucciso, con una cerimonia organizzata da Cgil, Cisl e Uil alla quale sono intervenuti i segretari generali di Genova Ivano Bosco, Marco Granara e Mario Ghini e l’assessore comunale al personale e alle pari opportunità, Arianna Viscogliosi.