Assume un significato speciale, quest'anno, l'incontro "Italo-Austriaco della Pace". Alla sua 24° edizione, la manifestazione, annoverata ufficialmente nell’elenco delle cerimonie a ricordo del conflitto dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri, approda a Genova per ricordare 5.000 prigionieri austro-ungarici che, durante la prima Guerra Mondiale, furono internati nella nostra città.
“E’ un modo particolare – ha detto il vice sindaco Stefano Bernini – per celebrare il Centenario. Con la scomparsa dei testimoni di questa immane tragedia, il nostro compito è quello di moltiplicare le occasioni di confronto e riflessione fra i nemici di un tempo oggi cittadini di un'unica patria europea".
I prigionieri garantirono la continuità di forza lavoro che era scomparsa con la partenza per il fronte dei giovani genovesi. Furono impiegati nei siti strategici della città, nella costruzione di strade e di crose, ma anche all’Ansaldo, la principale fabbrica italiana di materiale bellico, in Porto e alla costruzione dell’ospedale San Martino.
Denutriti, indeboliti dalla prigionia e dal lavoro, vennero falcidiati, come gran parte ella popolazione, dall'epidemia di influenza "spagnola" che si diffuse tra il 1918 e il 1919 e che, come indicano gli storici, fece quasi tante vittime quanto il primo conflitto mondiale. Dei prigionieri austro-ungarici, 1128 trovarono la morte nell'epidemia.
Le loro spoglie trovarono pace soltanto nel 1931, quando venne terminato un ossario ad essi dedicato, nel cuore del Cimitero monumentale di Staglieno, ma il luogo è rimasto, di fatto, abbandonato fino al 2012. Domenica, diventeranno il centro di un'iniziativa di pace e solidarietà, con il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri e del Comune, celebrata dagli Alpini e dall'Österreichisches Schwarzes Kreuz.
Alla conferenza stampa, oltre al vicesindaco Stefano Bernini, hanno partecipato: Pietro Firpo, presidente Genova A.N.A, arch.Giorgio Rossini ANA ( già Soprintendente Beni Architettonici ), Lorenzo Campani, presidente Assoarma Genova, Mario Eichta, Schwarzes Kreuz, Trento, cap. Hermann Klammer, Kaiserschutzen, Hall in Tirol (Innsbruck), Magg. Dott. Claudio Mantovani, presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro, Cremona, ten Col. La Franca Comando Esercito Liguria.
La giornata celebrativa avrà inizio alle ore 8,45 dall'ossario appena restaurato del Cimitero di Staglieno. Alle 9, la deposizione di corone e la scoperta della targa bilingue per ricordare i caduti e le vittime civili austro-ungariche della Grande guerra. Successivamente, alle 10, da piazza De Ferrari partirà una sfilata fino a piazza della Vittoria, dove sarà celebrata la Messa in ricordo dei caduti.
Nel corso della conferenza stampa, Mario Eichta ha consegnato alla responsabile del Cerimoniale del Comune di Genova, dott.ssa Marina Cevasco, una lettera di ringraziamento della comunità austriaca per l’attenzione e l’accoglienza riservata all’iniziativa e ai componenti della delegazione.
“E’ un modo particolare – ha detto il vice sindaco Stefano Bernini – per celebrare il Centenario. Con la scomparsa dei testimoni di questa immane tragedia, il nostro compito è quello di moltiplicare le occasioni di confronto e riflessione fra i nemici di un tempo oggi cittadini di un'unica patria europea".
I prigionieri garantirono la continuità di forza lavoro che era scomparsa con la partenza per il fronte dei giovani genovesi. Furono impiegati nei siti strategici della città, nella costruzione di strade e di crose, ma anche all’Ansaldo, la principale fabbrica italiana di materiale bellico, in Porto e alla costruzione dell’ospedale San Martino.
Denutriti, indeboliti dalla prigionia e dal lavoro, vennero falcidiati, come gran parte ella popolazione, dall'epidemia di influenza "spagnola" che si diffuse tra il 1918 e il 1919 e che, come indicano gli storici, fece quasi tante vittime quanto il primo conflitto mondiale. Dei prigionieri austro-ungarici, 1128 trovarono la morte nell'epidemia.
Le loro spoglie trovarono pace soltanto nel 1931, quando venne terminato un ossario ad essi dedicato, nel cuore del Cimitero monumentale di Staglieno, ma il luogo è rimasto, di fatto, abbandonato fino al 2012. Domenica, diventeranno il centro di un'iniziativa di pace e solidarietà, con il patrocinio della presidenza del consiglio dei ministri e del Comune, celebrata dagli Alpini e dall'Österreichisches Schwarzes Kreuz.
Alla conferenza stampa, oltre al vicesindaco Stefano Bernini, hanno partecipato: Pietro Firpo, presidente Genova A.N.A, arch.Giorgio Rossini ANA ( già Soprintendente Beni Architettonici ), Lorenzo Campani, presidente Assoarma Genova, Mario Eichta, Schwarzes Kreuz, Trento, cap. Hermann Klammer, Kaiserschutzen, Hall in Tirol (Innsbruck), Magg. Dott. Claudio Mantovani, presidente dell'Istituto del Nastro Azzurro, Cremona, ten Col. La Franca Comando Esercito Liguria.
La giornata celebrativa avrà inizio alle ore 8,45 dall'ossario appena restaurato del Cimitero di Staglieno. Alle 9, la deposizione di corone e la scoperta della targa bilingue per ricordare i caduti e le vittime civili austro-ungariche della Grande guerra. Successivamente, alle 10, da piazza De Ferrari partirà una sfilata fino a piazza della Vittoria, dove sarà celebrata la Messa in ricordo dei caduti.
Nel corso della conferenza stampa, Mario Eichta ha consegnato alla responsabile del Cerimoniale del Comune di Genova, dott.ssa Marina Cevasco, una lettera di ringraziamento della comunità austriaca per l’attenzione e l’accoglienza riservata all’iniziativa e ai componenti della delegazione.