Giornata di Colombo, i liguri emigranti di ieri,
gli immigrati di oggi

La riflessione tra storia e tragedie del presente nel saluto del sindaco ai liguri nel mondo e nell'intervento del ministro Orlando. Premiati Manuela Arata (medaglia colombiana), Marco Galiazzo (sport), Moe Z. Win (premio internazionale comunicazioni),Club Alpino Italiano (menzione speciale)

Testo Alternativo
Che aspetto aveva Cristoforo Colombo? Si apre con questo singolare quesito la cerimonia per il Columbus day nella sala del Maggior Consiglio a Palazzo Ducale. A porlo è Pierangelo Campodonico, direttore del Museo del Mare, prendendo le mosse verso un affascinante racconto sulla iconografia del grande navigatore e sui suoi misteri ancora da svelare. Un viaggio dentro Colombo, che ognuno potrà proseguire nella sezione dedicata del Galata e nel museo navale di Pegli.
Colombo, naturalmente, è il filo conduttore dell'intera giornata, dal corteo storico che percorre il centro cittadino nel primo pomeriggio di sabato 12 ottobre, fino alla consegna solenne dei premi nel Ducale.
Colombo, il viaggio, l'America, il mare, la "scoperta" e quel che ne seguì, e poi quelle stesse terre, meta sofferta per navi cariche di liguri migranti da fine 800 al Novecento, tutto evoca prepotentemente la tragedia dei nostri giorni, le centinaia di uomini, donne e bambini travolti mentre cercavano disperatamente una salvezza.
"Un paese che ha la nostra storia di emigrazione - afferma il ministro dell'ambiente e del mare Andrea Orlando - non avrebbe dovuto permettere una tragedia come questa. Siamo di fronte ad un naufragio di civiltà". La giornata di Colombo, nello stesso 12 ottobre in cui la celebrano le popolazioni di oltreoceano - questo è il richiamo del ministro - deve spingere ad una politica che riporti al centro le trasformazioni del mondo e il posto che l'Italia deve occupare in una nuova geografia dello sviluppo e delle relazioni internazionali.
Il ponte ideale tra quei liguri che partirono, con il cuore stretto per l'abbandono, la speranza in una vita migliore e la nostalgia del "se ghe pensu", e le centinaia di morti e di sopravvissuti di Lampedusa percorre anche il discorso che, come tradizione, il primo cittadino rivolge ai liguri nel mondo. È guardando anche al passato che Doria osserva come l'ondata migratoria corra sull'onda della storia e dunque sia illusorio, oltre che ingiusto, opporsi ad un fenomeno di questa portata. "Le leggi del nostro Paese non sono adeguate alla rilevanza del fenomeno - sottolinea il sindaco -, occorre la razionalità della politica nel compiere scelte giuste, ma non basta. Ci vogliono valori di riferimento, il rispetto sempre e comunque della dignità della persona. Ma ancora non basta: ci vuole la sensibilità, il cuore".
Il sindaco rivolge il saluto della città anche ad altri genovesi, quei giovani che ancora oggi scelgono o devono cercare di lavorare in altre città e in altri paesi.

Nel giorno di Colombo un comune della Liguria - quest'anno spetta a Cicagna, terra di Fontanabuona e degli avi di Colombo, come ricorda il suo sindaco - donare l'olio destinato alla lampada votiva sulla tomba del navigatore genovese a Santo Domingo.
Ma la cerimonia del Ducale è soprattutto l'occasione, come ogni anno, per i premi colombiani. "Genova è straordinaria, bellissima e, nonostante quel che si dice generosa" esclama emozionata Manuela Arata, una lunga esperienza direttiva al Cnr e ideatrice del Festival della scienza, ritirando la medaglia colombiana dalle mani del prefetto di Genova. Tocca invece al sindaco Marco Doria consegnare il premio internazionale dello sport a Marco Galiazzo, più volte medaglia d'oro olimpionica per il tiro con l'arco. La via dell'America, il "sogno americano" verso il continente dove approdò Colombo, rivivono nel ringraziamento del matematico e informatico birmano-statunitense Moe Z. Win che riceve il premio internazionale per le comunicazioni dal ministro Andrea Orlando, accompagnato dal presidente dell'Istituto delle comunicazioni Fabio Capocaccia. Infine, una menzione speciale, consegnata dal sindaco, al Club Alpino Italiano, radici forti anche nella nostra città e in Liguria, che festeggia i 150 anni dalla fondazione.
13 ottobre 2013
Ultimo aggiornamento: 16/10/2013
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8