Lunedì gli studenti genovesi torneranno a varcare i portoni delle oltre duecento scuole genovesi. Tranne rare eccezioni, la gestione degli edifici scolastici è in mano al Comune di Genova, che deve provvedere al loro funzionamento dalla A alla Z. E, appunto, alla lettera A, troviamo la parola amianto che, a 21 anni dalla legge del 1992, continua a essere presente negli edifici pubblici, seppure in misura ridotta, sotto forma di serbatoi, comignoli, lastre isolanti e grondaie.
La Giunta comunale ha approvato oggi i progetti relativi agli edifici scolastici, per gli interventi di bonifica e di sostituzione dei materiali contenenti amianto. Si tratta di materiali già confinati in locali tecnici o su coperture, inaccessibili agli studenti e al personale delle scuole.
La spesa complessiva è di € 660.000 suddivisa in tre ambiti territoriali, a ciascuno dei quali corrisponde ogni progetto che sarà presentato alla Regione per essere ammesso al finanziamento che, in base alle indicazioni regionali, prevede un contributo massimo di € 200.000 per ogni intervento e un limite di tre interventi per il Comune di Genova. E’ anche disponibile, da parte dell’ente, un co-finanziamento di almeno il 10% dell’importo complessivo dell’opera.
"La rimozione dell'amianto nelle scuole, così come prescritto dalla legge - ha detto l'assessore all'Ambiente Valeria Garotta - è già stata fatta in tutti gli spazi comuni frequentati da bambini, ragazzi e personale scolastico. La delibera approvata oggi si riferisce a manufatti confinati in locali tecnici o su coperture, inaccessibili a studenti e personale. Lo stanziamento statale ammonta a un totale di 150 milioni di euro per il 2014 e, di questi, 4 milioni sono stati destinati alla nostra Regione, ma - prosegue l'assessore - Genova può concorrere soltanto per una somma di 600 mila euro con la quale riusciremmo a rimuovere solo una parte delle cisterne in amianto ancora presenti nelle scuole.”
Secondo una stima presentata dai tecnici del Patrimonio del Comune, per rimuovere definitivamente l'amianto, sono necessari almeno 4 milioni di euro. "Con la cifra che ci mette a disposizione la Regione - ha continuato Garotta - riusciamo a fare solo una parte dei lavori. In pratica interverremo su meno di 90 edifici, sostituendo i serbatoi in amianto con altri in polietilene. Non si riuscirà, dunque, a rimuovere tutto il materiale pericoloso, ma nessun allarmismo perché si tratta di materiale che si trova in luoghi non accessibili agli studenti.”
La Giunta comunale ha approvato oggi i progetti relativi agli edifici scolastici, per gli interventi di bonifica e di sostituzione dei materiali contenenti amianto. Si tratta di materiali già confinati in locali tecnici o su coperture, inaccessibili agli studenti e al personale delle scuole.
La spesa complessiva è di € 660.000 suddivisa in tre ambiti territoriali, a ciascuno dei quali corrisponde ogni progetto che sarà presentato alla Regione per essere ammesso al finanziamento che, in base alle indicazioni regionali, prevede un contributo massimo di € 200.000 per ogni intervento e un limite di tre interventi per il Comune di Genova. E’ anche disponibile, da parte dell’ente, un co-finanziamento di almeno il 10% dell’importo complessivo dell’opera.
"La rimozione dell'amianto nelle scuole, così come prescritto dalla legge - ha detto l'assessore all'Ambiente Valeria Garotta - è già stata fatta in tutti gli spazi comuni frequentati da bambini, ragazzi e personale scolastico. La delibera approvata oggi si riferisce a manufatti confinati in locali tecnici o su coperture, inaccessibili a studenti e personale. Lo stanziamento statale ammonta a un totale di 150 milioni di euro per il 2014 e, di questi, 4 milioni sono stati destinati alla nostra Regione, ma - prosegue l'assessore - Genova può concorrere soltanto per una somma di 600 mila euro con la quale riusciremmo a rimuovere solo una parte delle cisterne in amianto ancora presenti nelle scuole.”
Secondo una stima presentata dai tecnici del Patrimonio del Comune, per rimuovere definitivamente l'amianto, sono necessari almeno 4 milioni di euro. "Con la cifra che ci mette a disposizione la Regione - ha continuato Garotta - riusciamo a fare solo una parte dei lavori. In pratica interverremo su meno di 90 edifici, sostituendo i serbatoi in amianto con altri in polietilene. Non si riuscirà, dunque, a rimuovere tutto il materiale pericoloso, ma nessun allarmismo perché si tratta di materiale che si trova in luoghi non accessibili agli studenti.”