Spostarsi dal centro cittadino ai Forti sulle alture di Genova con una funivia che parta dal Porto Antico, realizzare in due edifici in Darsena – il Tabarca e il Metellino – un ostello per i giovani da 250 posti letto e il museo delle Migrazioni, ampliando quello attuale del Galata. Realizzare il parco urbano alla caserma Gavoglio, dando così inizio alla riqualificazione dell’area, riportare all’antico splendore la Marinella di Nervi, anzi, renderla ancora più bella: oltre all’albergo, anche un centro benessere e un approdo per piccole imbarcazioni.
“Non si tratta solo di sogni, ma di progetti che a breve vedranno l’apertura dei cantieri” spiega in conferenza stampa, giovedì 14 settembre a Palazzo Tursi, il consigliere comunale delegato al patrimonio Mario Barone, che insieme con i suoi “saggi” - l’architetto Alessandro Casareto, l’esperta di informatica, Roberta Fiorito e l’ingegnere Mario Manetti – ha messo a punto il piano operativo per “restituire alla città palazzi e zone che negli ultimi decenni sono stati abbandonati a loro stessi”.
Mario Barone sottolinea che, nonostante siano trascorsi solo due mesi dall’elezione della nuova giunta, “vogliamo correre, ci sono troppe cose da fare: oltre a individuare gli interventi di riqualificazione, anche, e soprattutto, trovare le coperture finanziarie”, necessarie a far sì che tutti i progetti presentati “non rimangano un libro dei sogni ” come ha osservato l’architetto Casareto.
Per questo, oltre ai fondi euopei o già stanziati dal governo, il consigliere e il suo team di saggi sta lavorando per costruire una partnership pubblico – privato: “per il futuro ostello al Tabarca c’è già una società, specializzata in questo settore, che si è proposta” rivela Barone, che aggiunge: “mentre per il museo delle Migrazioni al Metellino i finanziamenti arriveranno direttamente dal Ministero”.
GLI IMMOBILI OGGETTO DI RIQUALIFICAZIONE
Anche il parco urbano alla Gavoglio vedrà la luce grazie al finanziamento di 3 milioni di euro del progetto europeo Unalab, ai quali si aggiungono i 2 milioni di euro del Patto per le città. “I lavori partiranno a breve, dopo aver concluso il disboscamento e i rilievi idrogeologici: quella zona è classificata rossa per il rischio allagamenti dalla regione Liguria. In ogni caso, la data di fine lavori, per non perdere i finanziamenti, è fissata inderogabilmente al 30 giugno 2019” spiega Barone.
La Marinella a Nervi rientra a pieno titolo in questa programmazione di recupero del patrimonio. Dopo anni di abbandono e ricorsi in tribunale, “siamo in dirittura d’arrivo – dice il consgliere – per iniziare i lavori per riportare l’immobile all’antico splendore: diventerà un albergo, con il suo ristorante, e al piano terra ci sarà un bar e un centro benessere. Nel progetto è previsto anche un attracco per piccoli natanti, realizzato in legno, nel rispetto della bellezza della zona”
Ma nell’elenco delle “cose da fare” c’è anche la valorizzazione e il recupero delle ville e dei parchi di Nervi, e il primo atto sarà togliere gli attrezzi di Aster dalle dimore storiche. Poi la piantumazione degli alberi distrutti dalla tromba d’aria dello scorso autunno e ripristinare il bar accanto alla Gam. Per villa Luxoro è previsto un lavoro di restyling e il trasferimento delle opere d’arte nella vicina casa del Console, in modo da “aprirla alla città, con la possibilità di potersi sposare o affittare per eventi, con un evidente ritorno economico per le casse del Comune”, sottolinea Barone.
E trattative sono già in corso per il totale recupero e valorizzazione della Baia degli Angeli, a Boccadasse. “Per l’edificio di piazza Cavour, ex sede del mercato del pesce, ci sono già diverse manifestazioni d’interesse da parte dei privati – continua Barone – e per l’area dell’ex mercato di corso sardegna c’è una proposta di project financing da parte di RTI”
Nei progetti c’è anche il recupero di fabbricati militari e scolastici in disuso: a Sturla, la Casa del soldato, potrebbe diventare la sede di un’associazione sportiva o sociale, e una delle tre unità immobiliari dell’ex ospedale militare sarà consegnata ai Carabinieri, per farne abitazioni di servizio. La scuola di Via Bernabò Brea potrebbe diventare una casa di riposo per anziani.
Per Mario Barone, Alessandro Casareto e Roberta Fiorito “la rotta per i prossimi anni è tracciata e a questo abbiamo lavorato insieme con il sindaco Bucci che, volendo usare una metafora marinara, sa tenere la rotta e motivare l’equipaggio. Se vogliamo che gli imprenditori vengano a investire a Genova, creando posti di lavoro per i nostri giovani, che i turisti continuino a sceglierci, dobbiamo presentarci con una città tirata a lucido. Vogliamo e dobbiamo essere responsabili dei beni comuni, che sono patrimonio di tutti”.
“Non si tratta solo di sogni, ma di progetti che a breve vedranno l’apertura dei cantieri” spiega in conferenza stampa, giovedì 14 settembre a Palazzo Tursi, il consigliere comunale delegato al patrimonio Mario Barone, che insieme con i suoi “saggi” - l’architetto Alessandro Casareto, l’esperta di informatica, Roberta Fiorito e l’ingegnere Mario Manetti – ha messo a punto il piano operativo per “restituire alla città palazzi e zone che negli ultimi decenni sono stati abbandonati a loro stessi”.
Mario Barone sottolinea che, nonostante siano trascorsi solo due mesi dall’elezione della nuova giunta, “vogliamo correre, ci sono troppe cose da fare: oltre a individuare gli interventi di riqualificazione, anche, e soprattutto, trovare le coperture finanziarie”, necessarie a far sì che tutti i progetti presentati “non rimangano un libro dei sogni ” come ha osservato l’architetto Casareto.
Per questo, oltre ai fondi euopei o già stanziati dal governo, il consigliere e il suo team di saggi sta lavorando per costruire una partnership pubblico – privato: “per il futuro ostello al Tabarca c’è già una società, specializzata in questo settore, che si è proposta” rivela Barone, che aggiunge: “mentre per il museo delle Migrazioni al Metellino i finanziamenti arriveranno direttamente dal Ministero”.
GLI IMMOBILI OGGETTO DI RIQUALIFICAZIONE
Anche il parco urbano alla Gavoglio vedrà la luce grazie al finanziamento di 3 milioni di euro del progetto europeo Unalab, ai quali si aggiungono i 2 milioni di euro del Patto per le città. “I lavori partiranno a breve, dopo aver concluso il disboscamento e i rilievi idrogeologici: quella zona è classificata rossa per il rischio allagamenti dalla regione Liguria. In ogni caso, la data di fine lavori, per non perdere i finanziamenti, è fissata inderogabilmente al 30 giugno 2019” spiega Barone.
La Marinella a Nervi rientra a pieno titolo in questa programmazione di recupero del patrimonio. Dopo anni di abbandono e ricorsi in tribunale, “siamo in dirittura d’arrivo – dice il consgliere – per iniziare i lavori per riportare l’immobile all’antico splendore: diventerà un albergo, con il suo ristorante, e al piano terra ci sarà un bar e un centro benessere. Nel progetto è previsto anche un attracco per piccoli natanti, realizzato in legno, nel rispetto della bellezza della zona”
Ma nell’elenco delle “cose da fare” c’è anche la valorizzazione e il recupero delle ville e dei parchi di Nervi, e il primo atto sarà togliere gli attrezzi di Aster dalle dimore storiche. Poi la piantumazione degli alberi distrutti dalla tromba d’aria dello scorso autunno e ripristinare il bar accanto alla Gam. Per villa Luxoro è previsto un lavoro di restyling e il trasferimento delle opere d’arte nella vicina casa del Console, in modo da “aprirla alla città, con la possibilità di potersi sposare o affittare per eventi, con un evidente ritorno economico per le casse del Comune”, sottolinea Barone.
E trattative sono già in corso per il totale recupero e valorizzazione della Baia degli Angeli, a Boccadasse. “Per l’edificio di piazza Cavour, ex sede del mercato del pesce, ci sono già diverse manifestazioni d’interesse da parte dei privati – continua Barone – e per l’area dell’ex mercato di corso sardegna c’è una proposta di project financing da parte di RTI”
Nei progetti c’è anche il recupero di fabbricati militari e scolastici in disuso: a Sturla, la Casa del soldato, potrebbe diventare la sede di un’associazione sportiva o sociale, e una delle tre unità immobiliari dell’ex ospedale militare sarà consegnata ai Carabinieri, per farne abitazioni di servizio. La scuola di Via Bernabò Brea potrebbe diventare una casa di riposo per anziani.
Per Mario Barone, Alessandro Casareto e Roberta Fiorito “la rotta per i prossimi anni è tracciata e a questo abbiamo lavorato insieme con il sindaco Bucci che, volendo usare una metafora marinara, sa tenere la rotta e motivare l’equipaggio. Se vogliamo che gli imprenditori vengano a investire a Genova, creando posti di lavoro per i nostri giovani, che i turisti continuino a sceglierci, dobbiamo presentarci con una città tirata a lucido. Vogliamo e dobbiamo essere responsabili dei beni comuni, che sono patrimonio di tutti”.