Il Bilancio di Sostenibilità di Amiu

Presentato nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi il documento che si affianca al bilancio di esercizio e punta sugli aspetti sociali e ambientali. Nel Bilancio di Sostenibilitàci sono tutti i numeri e i dettagli sulle trasformazione interne e sul futuro industriale dell'azienda basato soprattutto sul recupero di valore attraverso la raccolta differenziata. Erano presenti il presidente dell’azienda Castagna, l’assessore comunale all’ambiente Porcile e il consigliere metropolitano Enrico Pignone

Amiu ha presentato oggi nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi il suo primo Bilancio di Sostenibilità, un documento che si affianca al bilancio di esercizio e punta sugli aspetti sociali e ambientali.

Erano presenti il presidente dell’azienda, Marco Castagna, l’assessore all’ambiente del Comune di Genova, Italo Porcile, ed Enrico Pignone, consigliere della Città Metropolitana.

Il documento – che presto sarà obbligatorio in Italia e obbedisce a una direttiva europea – illustra i numeri e traccia nel dettaglio le trasformazione interne dell’azienda – in particolare sul fronte della vigilanza e controllo – e il futuro industriale basato soprattutto sul recupero di valore attraverso la raccolta differenziata. Amiu infatti punta oggi sull’economia circolare e sul recupero dei materiali – plastica, carta, metalli, vetro – per reimmetterli nei cicli produttivi.

“Amiu sta portando avanti una profonda trasformazione interna e nell’erogazione dei servizi. Il Bilancio di sostenibilità permette di raccontare il cambiamento in corso e gli obiettivi che l’azienda si è data – ha commentato l’assessore Porcile – Il Comune e Amiu sono impegnati in un dialogo continuo con i cittadini su diversi temi dell’igiene urbana e della raccolta. Questo strumento aiuta il confronto”.

“Per quasi tre anni abbiamo lavorato in silenzio per ristrutturare l’Azienda – ha spiegato il presidente Castagna – e darle una prospettiva futura moderna. Con questo documento vogliamo raccontare il grande sforzo compiuto per avviare la realizzazione del Piano Industriale e per gestire l’uscita dall’emergenza Scarpino contestualmente all’impostazione di un moderno ciclo industriale dei rifiuti. Dedichiamo questo strumento a tutti coloro che lavorano con noi ogni giorno, ai nostri lavoratori e ai nostri primi azionisti, i cittadini genovesi, verso i quali abbiamo il dovere di rendicontare come operiamo”.

Ecco i principali dati del Bilancio di Sostenibilità

Oltre 1.700 dipendenti, 5 società partecipate, 173 milioni di euro di fatturato. Questo il Gruppo Amiu, che conta su una flotta di 902 mezzi, di cui 524 dedicati alla raccolta dei rifiuti.

Nell’area metropolitana di Genova serve 7 mila cittadini, attraverso 14 presidi logistici, e, solo a Genova, ha in carico la pulizia di 3 milioni di mq di strade e marciapiedi

Alle attività di spazzamento si aggiungono il lavaggio stradale, il diserbo delle strade pedonali, lo svuotamento di 7 mila cestini gettacarte, la pulizia di 70 mila caditoie e lo svuotamento di 17.600 cassonetti e contenitori stradali per la raccolta indifferenziata e oltre 10 mila per la raccolta indifferenziata.

Nel 2015 Amiu ha raccolto oltre 320 mila tonnellate di rifiuti, 200 mila delle quali sono state smaltite fuori regione a causa della chiusura di Scarpino per un costo di 28 milioni di euro.
A fine 2015 la raccolta differenziata a Genova era posizionata al 39%, in linea con molte grandi città italiane europee. Nel 2016 questo dato è stato confermato grazie all’avvio del nuovo Piano della Raccolta.
23 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 23/11/2016
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