Enrico Pignone (Lista Doria) chiede aggiornamenti sulla situazione della discarica di Scarpino.
In riferimento a notizie di stampa, chiede quali siano i tempi degli interventi sulla discarica e sul trattamento dei rifiuti.
Risponde l’assessore Valeria Garotta: la prossima settimana ci sarà una conferenza di Servizi. L’azienda svilupperà nei prossimi mesi la raccolta spinta, porta a porta, della frazione organica presso i grandi utenti. Il percolato ora è 3 metri circa sotto il livello di sicurezza. Il pretrattamento sarà attivato nel primo semestre 2015, Per quanto riguarda il trattamento di biodigestione, il gruppo di esperti sta esaminando il problema del percolato. Distinzione netta tra le due discariche: Scarpino 1 a parte. I flussi di percolato saranno separati.
Chiarimenti sulle morosità delle associazioni assegnatarie di patrimonio di civica proprietà. Li sollecita Franco De Benedictis (Gruppo Misto).
Come può accadere che si permetta ad associazioni e società sportive di accumulare debiti nei confronti della pubblica amministrazione? Sono quasi 200 i morosi, anche nomi famosi.
Si parla ancora di morosità con Guido Grillo (Pdl), rispetto alla società Costa Edutainment Spa, che gestisce l’Acquario, nei confronti della Porto Antico.
La società Porto antico è partecipata al 51 dal Comune. Che cosa si pensa di fare per recuperare il credito?
Risponde a entrambi l’assessore Francesco Miceli: le morosità sono sotto controllo e c’è un percorso di sanzioni: avviso bonario, ingiunzione, cartella esattoriale. Gli uffici del Patrimonio seguono la questione. A volte può capitare che la morosità sia imputabile a cause particolari: accordi con il Comune per lavori di manutenzione a spese delle associazioni, contestazioni… Nei casi più eclatanti ci sono questioni da chiarire, contestazioni in corso. Per quanto riguarda Costa Edutainment, la morosità si è notevolmente ridotta, fino a 1,3 milioni. C’è la volontà di saldare il debito entro giugno e poi di procedere con pagamenti regolari. Anche per la vasca dei delfini c’è l’intenzione di sistemare la questione in tempi rapidi.
Alfonso Gioia (Udc) chiede come si intenda porre rimedio al deficit del sito del Comune di Genova, evidenziata da un’indagine svolta dall’Università e commissionata dall’Aspl.
Un’indagine a campione ha mostrato una difficoltà da parte di tanti utenti di accedere ai servizi online. Risulta evidente anche l’incomprensibilità delle istruzioni per l’accesso ai servizi. Quali sono le intenzioni? Più che smart, Genova è una città preistorica.
Risponde l’assessore Isabella Lanzone: alcuni dati sono stati fraintesi: per esempio non il 4% delle persone ha dato una certa risposta, ma 4 persone. L’errore è favorito dal fatto che dati in percentuale e altri in valore assoluto appaiono vicini. In realtà, interpretando correttamente i dati, si può vedere che più della metà degli interrogati ha un’opinione favorevole. Molto si è lavorato. Attualmente in corso la pulizia del sito; aggiunti servizi online, in particolare per pagamenti. Il percorso è ancora lungo. Allo studio il format del nuovo sito e la costruzione dell’home page. Abbiamo forti aspettative sul format, con una pagina di presentazione più intuitiva, con netta separazione tra la parte istituzionale e la parte di informazione giornalistica. Abbiamo introdotto l’erogazione di certificati per via telematica. La scommessa è quella della semplificazione dei processi.
Emanuela Burlando (M5S) presenta un’articolata interrogazione sul teatro Carlo Felice: premesso che nel 2010, col taglio al Fus, il Carlo Felice è entrato in un dissesto economico che ha portato ai contratti di solidarietà per i due anni successivi; sottolineato che è cessata l’erogazione prevista dalla legge Genova (350/23dicembre 2003), e che il contributo regionale (1 milione di euro) è uno dei più bassi in Italia; ricordato che il sovrintendente Pacor ha dichiarato un passivo di circa 5 milioni di euro, e considerato che i revisori hanno consigliato una riduzione di circa 70 posti di lavoro, su un organico di 274 persone (il più ridotto e meno retribuito tra tutte le Fondazioni italiane) per poter accedere alla legge Bray; visto il cambiamento di scenario che si prospetta per i lavoratori del Teatro, si chiede:
- come il sindaco intenda procedere relativamente ai 70 esuberi “consigliati” e alla legge Bray
- che azioni urgenti abbia intenzione di adottare per riattivare la legge Genova e per attuare un dialogo con la Regione per aumentare il contributo erogato alla Fondazione
- se ha intenzione di riconfermare il cda e il sovrintendente, nonostante abbiano dimostrato di non essere in grado di ripianare il disavanzo
- che direzione politica intenda intraprendere per il futuro del Teatro: trasformarlo in uno spazio contenitore, rinunciando alle professionalità sul territorio, o creare proposte attrattive per l’Italia e per l’estero?
Ancora sul Carlo Felice: Stefano Anzalone (Gruppo Misto) chiede chiarimenti.
Risponde il sindaco Marco Doria: ringrazio per le interrogazioni, poiché è sempre necessario aggiornare su questa materia. Sottolineo, in risposta a Burlando, che continuerò ad agire in modo conforme alle competenze del sindaco, che non è il sovrintendente, non è in Parlamento, non è al Governo. La legge Bray mette a disposizione un contributo aggiuntivo di 100 milioni in soccorso delle fondazioni liriche in difficoltà. Soccorso condizionato alla predisposizione di un piano di risanamento che porti all’equilibrio strutturale dei conti entro 3 anni. Aderire alla procedura era per Genova l’unica possibilità. Otto enti lirici su 14 hanno aderito. Ciò testimonia che la difficoltà di Genova non era un caso isolato. Il 9 gennaio abbiamo presentato una prima bozza di piano. C’è stata la richiesta di maggiore precisione sugli esuberi, lavoratori tecnici e amministrativi destinati, secondo la legge, a una società controllata dal ministero dei Beni Culturali. In collaborazione con lo staff del commissario, il piano è stato rielaborato, presentato, approvato e inviato al Governo nel mese di aprile. Un piano onesto, che prevede che la somma dei contributi pubblici al teatro aumenti leggermente. Non abbiamo scritto che cresceranno di molto, non sarebbe stato realistico. Le entrate pubbliche al Carlo Felice dovrebbero arrivare a circa 15 milioni nel 2016. Sulla base di questo dato e della stima complessiva delle entrate della Fondazione si sono indicate le modalità, in coerenza con le indicazioni della legge, per il contenimento dei costi, che inizialmente erano sui 22-23 milioni e devono arrivare al pareggio. Per il risparmio, circa 35 lavoratori da trasferire ad Ales, poi i pensionamenti. Della prima tranche di 25 milioni di contributi straordinari previsti dalla legge è in arrivo già una somma di 3 milioni 103 mila. Una parte della seconda quota, quella di 75 milioni, sarà erogata a Genova in seguito alla approvazione del piano definitivo. La partita del finanziamento governativo previsto dalla cosiddetta Legge Genova è complessa. Tutti i parlamentari liguri si sono impegnati. Sui trattamenti pensionistici, per cui è prevista dalla legge Bray la possibilità di applicare le regole di prima della Fornero, c’è il rischio che si ripeta la storia degli esodati. Abbiamo bisogno di certezze, di garanzie precise dall’Inps. Ci vuole prudenza. Questo piano ci ha permesso di ottenere un finanziamento, non ha senso che sia ritirato.
Il sindaco legge poi un comunicato del consiglio d’amministrazione del Carlo Felice.
Conclude sottolineando che l’atteggiamento del Comune non è liquidatorio: prevede l’esistenza nel 2016 di un’azienda culturale con almeno 230 dipendenti e 15 milioni di finanziamento pubblico. Non è corretto giudicare, alla luce di questi dati, "liquidatorio" l'atteggiamento di un'amministrazione impegnata con serietà a garantire una prospettiva al teatro lirico della città.
Prima di dare inizio ai lavori, il presidente del consiglio comunale Giorgio Guerello dichiara: “Desidero che ci fermiamo un momento per alcune espressioni di solidarietà e di cordoglio relativamente ad eventi che, unitamente ai capigruppo di questo consiglio, abbiamo ritenuto opportuno ricordare”.
“Ieri le maestranze di Piaggio Aero dello stabilimento di Sestri Ponente hanno deciso lo sciopero a oltranza e l’assemblea permanente all’interno della fabbrica. Ci auguriamo che la vertenza in corso possa risolversi al più presto, il prossimo appuntamento e' fissato per il 12 maggio a Roma. E’ un momento particolarmente difficile e delicato. Noi siamo al fianco dei lavoratori. Piaggio Aero è una realtà importantissima per il nostro territorio e deve essere assolutamente salvaguardata” ha dichiarato Guerello, che ha poi proseguito con la commemorazione di Fulvio Rosina, scomparso il 3 maggio scorso all’età di 82 anni.
“ Fulvio Rosina – ha ricordato – era un professionista noto e molto apprezzato in tutta la città. Presidente dell’Ordine dei commercialisti, nonché presidente del consiglio nazionale dei dottori commercialisti, si dedicò anche alla politica e fu sindaco di Bogliasco nonché consigliere comunale a Genova, nel 1971 nelle fila della Democrazia Cristiana, e ricoprì l’incarico di assessore ai Servizi Demografici del Comune dal 1971 al 1975. Conoscendolo personalmente, ho avuto modo di apprezzare le sue doti umane non comuni, la sua professionalità, il suo rigore. Era soprattutto una persona perbene che ha dato lustro alla nostra città. A nome del consiglio comunale rivolgo alla famiglia le più sentite condoglianze”.
Infine, Giorgio Guerello, ha rivolto un ricordo alle vittime della tragedia del Molo Giano, di cui domani ricorre il primo anniversario.
“Ritengo doveroso fermarci un momento per rivolgere ancora una volta il nostro pensiero alle vittime del tragico incidente avvenuto nel porto di Genova la notte del 7 maggio dell’anno scorso. Due giorni dopo abbiamo partecipato alla manifestazione di piazza che tutte le forze della città hanno voluto per dimostrare unità nel dolore, nel cordoglio, in memoria di quelle vite spezzate. Ricordo una piazza gremita che ha espresso coralmente la commossa solidarietà di tutta la comunità e delle istituzioni ai famigliari delle vittime, al mondo del lavoro e del porto. Desideriamo oggi rinnovare il nostro ricordo e la nostra commossa partecipazione, con l’auspicio che il lavoro non sia mai più ragione di morte. Chiedo un minuto di raccoglimento”.
Si passa poi alla discussione dell’ordine del giorno.
In apertura una mozione - presentata da Edoardo Rixi - sulla mappatura dei sottopassi cittadini, che impegna il sindaco e la giunta ad illustrare al consiglio a che punto sia il censimento dei sottopassi che possono essere recuperati, coinvolgendo anche i Civ e i Municipi in un progetto integrato.
Dalla breve discussione emerge la necessità di approfondire l’argomento in commissione consiliare.
Risponde l’assessore Gianni Crivello: nel corso del 2013 abbiamo costituito gruppo di lavoro con i nostri tecnici e quelli di Aster. Abbiamo un report fotografico di tutti i sottopassi, che precisa anche la presenza di rivi e attività commerciali. Siamo favorevoli a parlarne in commissione.
Il consiglio comunale approva all’unanimità - con 34 voti favorevoli - il rinvio in commissione (entro 30 giorni) della mozione.
Un’altra mozione sulla completezza delle informazioni su targhe stradali e sui palazzi storici. La presenta Franco De Benedictis.
Risponde l’assessore Elena Fiorini: prima del 2005, sulle targhe stradali veniva inserito solo il nome della persona alla quale la strada era dedicata. Dal 2005 in poi, in ottemperanza all’articolo 7 del nostro regolamento, vengono anche riportate una breve didascalia di spiegazione e le date di nascita e morte della persona.
Risponde l’assessore Carla Sibilla: sui Palazzi dei Rolli si era deciso di apporre un numero in alluminio su fondo rosso per non mettere sulle facciate cartelli, considerati invasivi. Un altro progetto speciale per i palazzi storici risale al periodo tra il 2002 e il 2004, ad opera dell’osservatorio Civis: vennero apposte targhe azzurre con fonti e informazioni storiche. Ma queste targhe in parte non furono posizionate dai proprietari dei palazzi perchè invasive, quindi il progetto non andò a buon fine.
La mozione viene approvata all’unanimità con 34 voti favorevoli.
E’ poi la volta di una delibera di giunta sulla costituzione del diritto di superficie a favore del consorzio Mercato Foce per la ristrutturazione del manufatto mercatale sito in via della Libertà 94 r. e degli spazi pubblici circostanti dei sottopassi cittadini.
Il documento viene approvato con 20 voti a favore (maggioranza), 5 astenuti (Putti, Burlando, Muscarà, De Pietro, tutti del M5S e Anzalone del Gruppo Misto) e 10 contrari (opposizione).
Il consiglio comunale si conclude alle ore 17.06