Il 2 dicembre è la Giornata nazionale dedicata ai servizi per l’infanzia 0/6 e il Consiglio comunale di Genova ha votato, all’unanimità, l’adesione alla raccolta firme di sostegno al Disegno di Legge n.1260, presentato al Senato nel gennaio 2014.
Una proposta che, se approvata, innoverà i servizi per l’infanzia in tutta Italia, istituendo il sistema integrato di servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, assicurando la continuità educativa e stabilendo che il Nido non sia più un servizio a domanda individuale.
«Oggi i Nidi sono a domanda individuale – spiega l’assessore alla Scuola Pino Boero – entrare a far parte del sistema scolastico è un valore aggiunto, sia dal punto di vista pedagogico sia dell’offerta, che lo Stato, le Regioni e i Comuni fanno ai cittadini. Il Comune di Genova ha un sistema di nidi consolidato, per strutture, personale e competenze, ma questa proposta di legge è un ulteriore passo verso l’obiettivo di rendere questo servizio più fruibile dalle famiglie ».
Questo disegno di legge prevede l’istituzione di un sistema integrato dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, offrendo anche ai più piccoli garanzia di continuità educativa.
Colloca il Nido d’infanzia nel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, descrive con precisione le funzioni e i compiti di Stato, Regioni e Enti Locali, impegnando in modo puntuale i vari livelli di governo alla realizzazione delle strutture e alla messa in campo delle risorse necessarie per il loro funzionamento.
A questo riguardo stabilisce che i servizi per l’infanzia 0/6 siano esenti dal patto di stabilità, cioè senza vincoli di assunzione di personale e di spesa. Prevede livelli essenziali per i nidi e le scuole dell’infanzia, definisce gli standard di qualità e un adeguato piano di finanziamento della legge a carico dello Stato, dal 2014 al 2020.
L’adesione del Consiglio comunale ha la doppia funzione di promuovere la raccolta firme, già attiva su tutto il territorio nazionale, e impegnare Sindaco e Giunta a sostenere l’iniziativa per la conversione in legge del disegno in tutte le sedi istituzionali interessate.
Una proposta che, se approvata, innoverà i servizi per l’infanzia in tutta Italia, istituendo il sistema integrato di servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, assicurando la continuità educativa e stabilendo che il Nido non sia più un servizio a domanda individuale.
«Oggi i Nidi sono a domanda individuale – spiega l’assessore alla Scuola Pino Boero – entrare a far parte del sistema scolastico è un valore aggiunto, sia dal punto di vista pedagogico sia dell’offerta, che lo Stato, le Regioni e i Comuni fanno ai cittadini. Il Comune di Genova ha un sistema di nidi consolidato, per strutture, personale e competenze, ma questa proposta di legge è un ulteriore passo verso l’obiettivo di rendere questo servizio più fruibile dalle famiglie ».
Questo disegno di legge prevede l’istituzione di un sistema integrato dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia, offrendo anche ai più piccoli garanzia di continuità educativa.
Colloca il Nido d’infanzia nel Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, descrive con precisione le funzioni e i compiti di Stato, Regioni e Enti Locali, impegnando in modo puntuale i vari livelli di governo alla realizzazione delle strutture e alla messa in campo delle risorse necessarie per il loro funzionamento.
A questo riguardo stabilisce che i servizi per l’infanzia 0/6 siano esenti dal patto di stabilità, cioè senza vincoli di assunzione di personale e di spesa. Prevede livelli essenziali per i nidi e le scuole dell’infanzia, definisce gli standard di qualità e un adeguato piano di finanziamento della legge a carico dello Stato, dal 2014 al 2020.
L’adesione del Consiglio comunale ha la doppia funzione di promuovere la raccolta firme, già attiva su tutto il territorio nazionale, e impegnare Sindaco e Giunta a sostenere l’iniziativa per la conversione in legge del disegno in tutte le sedi istituzionali interessate.