L’edizione che si inaugura l’8 giugno del Festival Internazionale della Poesia è la numero 23. Un appuntamento ormai consolidato e atteso, che riempie Genova delle parole dei grandi poeti e di quelli emergenti.
Il tema di quest’anno è “Elevazione” e Claudio Pozzani, fondatore del festival e direttore artistico, al Salone del Libro di Torino spiega che è stata una poesia di Baudelaire a dargli l’idea “perché mai come adesso c’è bisogno di una lotta contro la forza di gravità che costringe i nostri sguardi verso il basso, spesso verso uno schermo”.
A Torino la presentazione è stata intercalata dalla lettura di poesie, tratte dal libro “Venti di Poesia”, che hanno trasportato il pubblico già verso Genova, verso il Festival, che per Pozzani deve essere “un acceleratore di pensieri, un ponte tra sensibilità e tra culture, un catalizzatore di idee creative, un’oasi dove le parole ritrovano la loro potenza evocativa, magica, sensuale, rivoluzionaria e si spalancano, provocando una corrente di aria fresca”.
Nel corso degli anni hanno partecipato autori da 83 nazioni mondiali, anche in rappresentanza di minoranze linguistiche e poesia in Lingua dei Segni. Dal 1995 sono intervenuti i premi Nobel Walcott, Soyinka, Milosz e Coetzee, autori come Mutis, Montalban, Gelman, Luzi, Linton Kwesi Johnson, Armitage, Evtushenko, Houellebecq, Lou Reed, Adonis, Darwish, Sanguineti, Guerra, Brines, Ferlinghetti, Gustafsson, Roubaud, Jodorowsky, Caparezza, Capossela, Vecchioni, Maraini, Grand Corps Malade, Frankie Hi NRG, Benni, Greg Lake, Ray Manzarek dei Doors, Lydia Lunch, Blixa Bargeld, Foà, Bergonzoni, Albertazzi, Haber e molti altri.
Un successo che ha superato i confini della Liguria e dell’italia, perché il format è stato esportato in vari Paesi tra i quali Belgio, Francia, Finlandia, Giappone, Germania.
Gli appuntamenti fissi di "Parole spalancate"
Come gli altri anni, Parole spalancate ospita due importanti sezioni: la prima, intitolata "Poevisioni", esplora il rapporto fra poesia e cinema e ha presentato film e documentari dei più grandi registi dell'area Mediterraneo ed europei. Poevisioni, che nel corso degli anni ha visto la presenza, fra gli altri, di Pippo Delbono, Amos Gitai e Peter Greenway, avrà come ospite d'onore Gianni Amelio.
La seconda sezione è "La ricostruzione poetica dell'universo", vero e proprio congresso in progress nel quale anno dopo anno poeti, scrittori, filosofi, architetti, scienziati, creativi in genere si interrogano su possibili scenari futuri per una vita più a dimensione umana e dove arte, cultura, conoscenza ed etica ritornino al centro della vita quotidiana e dell'evoluzione.
Il Festival porta la poesia in giro per Genova con due appuntamenti fissi: i "Percorsi Poetici", itinerari guidati e spettacolarizzati che seguono le tracce lasciate dai poeti e scrittori che hanno soggiornato e vissuto a Genova, e il "Bloomsday" che ogni anno, il 16 giugno, propone una lettura integrale dell'Ulisse di Joyce da parte di un centinaio di lettori in 23 luoghi caratteristici del centro storico del capoluogo ligure.
Con “Poeti Dentro” il Festival ha avviato dal 2007, in collaborazione con il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria (Liguria, Piemonte e Toscana), le direzioni dei penitenziari delle regioni coinvolte e la Biblioteca Berio, un progetto per dare voce a chi vive una condizione di limitazione della propria libertà.
"Poeti Dentro" oltre al concorso di poesia e racconti brevi riservato ai detenuti, prevede ogni anno un'attività di laboratorio con i poeti italiani e internazionali ospiti del Festival.
Nella videointervista al Salone del Libro, Claudio Pozzani ha anticipato la presenza del premio Nobel per la Letteratura 2000 Gao Xingjian, poeta, scrittore e artista visivo e dei principali ospiti. Ma il programma è denso di eventi e incontri che verranno svelati il 6 giugno alle 11 a Palazzo Ducale.
Il tema di quest’anno è “Elevazione” e Claudio Pozzani, fondatore del festival e direttore artistico, al Salone del Libro di Torino spiega che è stata una poesia di Baudelaire a dargli l’idea “perché mai come adesso c’è bisogno di una lotta contro la forza di gravità che costringe i nostri sguardi verso il basso, spesso verso uno schermo”.
A Torino la presentazione è stata intercalata dalla lettura di poesie, tratte dal libro “Venti di Poesia”, che hanno trasportato il pubblico già verso Genova, verso il Festival, che per Pozzani deve essere “un acceleratore di pensieri, un ponte tra sensibilità e tra culture, un catalizzatore di idee creative, un’oasi dove le parole ritrovano la loro potenza evocativa, magica, sensuale, rivoluzionaria e si spalancano, provocando una corrente di aria fresca”.
Nel corso degli anni hanno partecipato autori da 83 nazioni mondiali, anche in rappresentanza di minoranze linguistiche e poesia in Lingua dei Segni. Dal 1995 sono intervenuti i premi Nobel Walcott, Soyinka, Milosz e Coetzee, autori come Mutis, Montalban, Gelman, Luzi, Linton Kwesi Johnson, Armitage, Evtushenko, Houellebecq, Lou Reed, Adonis, Darwish, Sanguineti, Guerra, Brines, Ferlinghetti, Gustafsson, Roubaud, Jodorowsky, Caparezza, Capossela, Vecchioni, Maraini, Grand Corps Malade, Frankie Hi NRG, Benni, Greg Lake, Ray Manzarek dei Doors, Lydia Lunch, Blixa Bargeld, Foà, Bergonzoni, Albertazzi, Haber e molti altri.
Un successo che ha superato i confini della Liguria e dell’italia, perché il format è stato esportato in vari Paesi tra i quali Belgio, Francia, Finlandia, Giappone, Germania.
Gli appuntamenti fissi di "Parole spalancate"
Come gli altri anni, Parole spalancate ospita due importanti sezioni: la prima, intitolata "Poevisioni", esplora il rapporto fra poesia e cinema e ha presentato film e documentari dei più grandi registi dell'area Mediterraneo ed europei. Poevisioni, che nel corso degli anni ha visto la presenza, fra gli altri, di Pippo Delbono, Amos Gitai e Peter Greenway, avrà come ospite d'onore Gianni Amelio.
La seconda sezione è "La ricostruzione poetica dell'universo", vero e proprio congresso in progress nel quale anno dopo anno poeti, scrittori, filosofi, architetti, scienziati, creativi in genere si interrogano su possibili scenari futuri per una vita più a dimensione umana e dove arte, cultura, conoscenza ed etica ritornino al centro della vita quotidiana e dell'evoluzione.
Il Festival porta la poesia in giro per Genova con due appuntamenti fissi: i "Percorsi Poetici", itinerari guidati e spettacolarizzati che seguono le tracce lasciate dai poeti e scrittori che hanno soggiornato e vissuto a Genova, e il "Bloomsday" che ogni anno, il 16 giugno, propone una lettura integrale dell'Ulisse di Joyce da parte di un centinaio di lettori in 23 luoghi caratteristici del centro storico del capoluogo ligure.
Con “Poeti Dentro” il Festival ha avviato dal 2007, in collaborazione con il Provveditorato Regionale Amministrazione Penitenziaria (Liguria, Piemonte e Toscana), le direzioni dei penitenziari delle regioni coinvolte e la Biblioteca Berio, un progetto per dare voce a chi vive una condizione di limitazione della propria libertà.
"Poeti Dentro" oltre al concorso di poesia e racconti brevi riservato ai detenuti, prevede ogni anno un'attività di laboratorio con i poeti italiani e internazionali ospiti del Festival.
Nella videointervista al Salone del Libro, Claudio Pozzani ha anticipato la presenza del premio Nobel per la Letteratura 2000 Gao Xingjian, poeta, scrittore e artista visivo e dei principali ospiti. Ma il programma è denso di eventi e incontri che verranno svelati il 6 giugno alle 11 a Palazzo Ducale.