Non è abituato alle formalità Luca Bizzarri, ma per sua stessa ammissione, al termine del suo primo consiglio d'amministrazione della Fondazione Palazzo Ducale di Genova che l'ha nominato presidente, si è ugualmente "divertito".
Inizia così l'era Bizzarri a Palazzo Ducale: il comico, conduttore televisivo, l'anima di 'Camera Cafè' che ha cominciato la carriera con la compagnia teatrale dialettale di Gilberto Govi per proseguirla con lo Stabile genovese, toccando Shakespeare e arrivando dietro alle telecamere delle Iene prima e di un distributore automatico di bevande poi, si trova così catapultato nella prestigiosa istituzione culturale genovese che negli anni è stata catalizzatore di eventi culturali internazionali.
Sul nome di Luca Bizzarri come presidente di Palazzo Ducale c’era stata piena convergenza tra il Comune di Genova e la Regione Liguria ed Elisa Serafini, assessore alla Cultura, Marketing territoriale e Politiche giovanili, aveva espresso la propria soddisfazione all'indomani della nomina:«Per fare grandi cose servono azioni coraggiose e teste indipendenti. Grazie a Luca Bizzarri avremo entrambe e da domani Palazzo Ducale, sarà un po’ più “pop” e un po’ più di tutti»
Il neo presidente spiega che il suo obiettivo: «è quello di continuare a fare ciò che è stato fatto dai miei predecessori, migliorando il migliorabile» e precisa che: «Non sono qui per cambiarlo", rilevando però che «ci sono cose da migliorare, proprio a partire dall'edificio. Per esempio la situazione delle terrazze non mi piace, ma ci sono molte possibilità di mettere a posto le cose».
Bizzarri conferma che molte saranno le cose che si faranno in continuità con la passata gestione come la rassegna "La storia in piazza" per la quale annuncia già il nome dei due nuovi curatori, il saggista e storico Franco Cardini e il filologo e storico Luciano Canfora. «Abbiamo anche pensato alla possibilità di fare un convegno, che potrebbe essere anche una mostra sulle città di mare. Credo che Magris abbia già accettato, spero che altri nomi si uniscano».
E anche se è il suo primo giorno da presidente di Palazzo Ducale ha già un progetto in mente: trasferire da Palazzo Tursi al Ducale il celebre "Cannone", il violino appartenuto a Niccolò Paganini che adesso si trova in una teca microclimatizzata e iperprotetta nella sede del Municipio di Genova. «Ho un sogno, che è anche una sfida che ho lanciato al sindaco: vorrei vedere il violino di Paganini dentro Palazzo Ducale. Si tratta di un valore riconosciuto in tutto il mondo, ma noi lo teniamo in una stanza al terzo piano di palazzo Tursi. Un palazzo meraviglioso che però non ha le potenzialità di Palazzo Ducale. Se riuscissimo a creare un posto qui per il violino di Paganini per me già sarebbe una cosa bellissima».
Il neopresidente ha anche cominciato a cercare nuove sponsorizzazioni. «Sto andando in giro con il cappello in mano - dice Bizzarri -. E devo dire che sto avendo buone risposte con molte situazioni interessanti».
Dunque gli ingredienti per iniziare questa avventura ci sono tutti: entusiasmo, idee, voglia di fare e una squadra compatta e competente: buon lavoro presidente Bizzarri.
Inizia così l'era Bizzarri a Palazzo Ducale: il comico, conduttore televisivo, l'anima di 'Camera Cafè' che ha cominciato la carriera con la compagnia teatrale dialettale di Gilberto Govi per proseguirla con lo Stabile genovese, toccando Shakespeare e arrivando dietro alle telecamere delle Iene prima e di un distributore automatico di bevande poi, si trova così catapultato nella prestigiosa istituzione culturale genovese che negli anni è stata catalizzatore di eventi culturali internazionali.
Sul nome di Luca Bizzarri come presidente di Palazzo Ducale c’era stata piena convergenza tra il Comune di Genova e la Regione Liguria ed Elisa Serafini, assessore alla Cultura, Marketing territoriale e Politiche giovanili, aveva espresso la propria soddisfazione all'indomani della nomina:«Per fare grandi cose servono azioni coraggiose e teste indipendenti. Grazie a Luca Bizzarri avremo entrambe e da domani Palazzo Ducale, sarà un po’ più “pop” e un po’ più di tutti»
Il neo presidente spiega che il suo obiettivo: «è quello di continuare a fare ciò che è stato fatto dai miei predecessori, migliorando il migliorabile» e precisa che: «Non sono qui per cambiarlo", rilevando però che «ci sono cose da migliorare, proprio a partire dall'edificio. Per esempio la situazione delle terrazze non mi piace, ma ci sono molte possibilità di mettere a posto le cose».
Bizzarri conferma che molte saranno le cose che si faranno in continuità con la passata gestione come la rassegna "La storia in piazza" per la quale annuncia già il nome dei due nuovi curatori, il saggista e storico Franco Cardini e il filologo e storico Luciano Canfora. «Abbiamo anche pensato alla possibilità di fare un convegno, che potrebbe essere anche una mostra sulle città di mare. Credo che Magris abbia già accettato, spero che altri nomi si uniscano».
E anche se è il suo primo giorno da presidente di Palazzo Ducale ha già un progetto in mente: trasferire da Palazzo Tursi al Ducale il celebre "Cannone", il violino appartenuto a Niccolò Paganini che adesso si trova in una teca microclimatizzata e iperprotetta nella sede del Municipio di Genova. «Ho un sogno, che è anche una sfida che ho lanciato al sindaco: vorrei vedere il violino di Paganini dentro Palazzo Ducale. Si tratta di un valore riconosciuto in tutto il mondo, ma noi lo teniamo in una stanza al terzo piano di palazzo Tursi. Un palazzo meraviglioso che però non ha le potenzialità di Palazzo Ducale. Se riuscissimo a creare un posto qui per il violino di Paganini per me già sarebbe una cosa bellissima».
Il neopresidente ha anche cominciato a cercare nuove sponsorizzazioni. «Sto andando in giro con il cappello in mano - dice Bizzarri -. E devo dire che sto avendo buone risposte con molte situazioni interessanti».
Dunque gli ingredienti per iniziare questa avventura ci sono tutti: entusiasmo, idee, voglia di fare e una squadra compatta e competente: buon lavoro presidente Bizzarri.