Il sindaco Marco Doria ha scritto al presidente Anci, Antonio Decaro per sottolineare l’assoluta necessità che l’associazione dei Comuni, in occasione della Conferenza unificata Stato Regioni prevista per giovedì 2 febbraio a Roma, esprima parere contrario a qualsiasi normativa statale a favore del gioco d’azzardo.
In particolare, il Sindaco si riferisce alla proposta che istituirebbe una categoria di sale da gioco sottratta, come zona franca, a normative e disposizioni delle Istituzioni locali.
Si tratterebbe, sostanzialmente, di casinò H/24 liberi dalle condizioni no slot su orari di apertura e distanze minime da luoghi sensibili. Leggi regionali e sindaci nulla potrebbero in merito. Sarebbe un favore assurdo al gioco d’azzardo, sempre più causa di una dilagante ludopatia.
Anci deve farsi interprete di questo importante impegno e salvaguardare prerogative e potestà delle Autonomie locali, a maggior ragione in una battaglia di civiltà e sanità pubblica così rilevante.
Regolamento comunale su sale da gioco e giochi leciti
In particolare, il Sindaco si riferisce alla proposta che istituirebbe una categoria di sale da gioco sottratta, come zona franca, a normative e disposizioni delle Istituzioni locali.
Si tratterebbe, sostanzialmente, di casinò H/24 liberi dalle condizioni no slot su orari di apertura e distanze minime da luoghi sensibili. Leggi regionali e sindaci nulla potrebbero in merito. Sarebbe un favore assurdo al gioco d’azzardo, sempre più causa di una dilagante ludopatia.
“Il Comune di Genova - ricorda il Sindaco - è stato nel 2013 il primo grande comune italiano a emanare un regolamento per contenere la diffusione del gioco d’azzardo sul proprio territorio e il suo esempio è stato seguito da tante grandi e piccole amministrazioni italiane. Genova ha affrontato finora vittoriosamente decine di ricorsi che miravano a contrastare una disciplina rigorosa del fenomeno fondata sulle esigenze espresse dal territorio. Ha iniziato in questi anni a registrare una contrazione dell’azzardo in città con soddisfazione della cittadinanza e delle tante associazioni che lavorano per contrastare la ludopatia”.
Anci deve farsi interprete di questo importante impegno e salvaguardare prerogative e potestà delle Autonomie locali, a maggior ragione in una battaglia di civiltà e sanità pubblica così rilevante.
Regolamento comunale su sale da gioco e giochi leciti