Il Sindaco in visita a Forte Tenaglia e ai volontari che realizzano la casa famiglia. Progetto “Forti e Insieme!”

Una struttura nata nel 1600 per esigenze belliche diventerà luogo di accoglienza, aiuto e bellezza paesistica. Continua il recupero delle antiche fortificazioni genovesi, parchi urbani per i cittadini e i turisti

Un'iniziativa coraggiosa e innovativa. Entro la fine dell'anno, a Forte Tenaglia, l'associazione onlus La Piuma completerà la trasformazione dell'ex Casa del telegrafo, un rudere militare di due piani che si erge alle spalle delle mura, in una casa famiglia, in grado di accogliere fino a sei minori e due famiglie affidatarie.

Il progetto è stato presentato lunedì 2 febbraio dal presidente della onlus, Emilio Parodi, al sindaco Marco Doria e agli assessori ai diritti e alla legalità, Elena Fiorini, e ai lavori pubblici Gianni Crivello.

L’associazione conta circa 60 soci e gestisce da sei anni una casa famiglia che accoglie bambini e ha attivato un fondo di solidarietà con cui accompagna alcuni nuclei familiari, facendo fronte alle loro esigenze economiche.

Per trovare una sede più adatta allo sviluppo delle sue iniziative, tre anni fa ha ottenuto in concessione dal Demanio il forte Tenaglia (un’antica iscrizione lo definisce al plurale “Tenaglie”), la cui proprietà passerà a breve al Comune di Genova.

"Erediteremo un rapporto con l'associazione La Piuma - ha detto il Sindaco - che intendiamo proseguire, sia nella realizzazione della Casa famiglia, sia nel recupero dell'intera area militare, da trasformare in un parco urbano a servizio della città".

Circa metà dei 460 metri quadrati dell'ex Casa del telegrafo verranno attrezzati per ospitare gli spazi comuni al servizio dei minori, cucina, refettorio, dormitorio, sala didattica, servizi per gli educatori.
La parte rimannete sarà trasformata in due appartamenti con lo scopo di ospitare, per il tempo necessario, le famiglie affidatarie, per farle entrare in contatto con i minori in un ambiente neutro, familiare, conosciuto e accogliente.

Il costo dei lavori, che dovrebbero concludersi alla fine di quest'anno, dovrebbe aggirarsi intorno a 350.000 € , con un contributo di 80.000 € da parte della Fondazione San Paolo.

Nella parte aperta al pubblico verranno realizzati spazi verdi e una fattoria didattica a servizio di scuole e famiglie, per promuovere il rispetto degli animali, della natura e dell’ambiente.

"Una esperienza splendida - ha detto l'assessore ai lavori Pubblici Gianni Crivello - da valorizzare, incoraggiare e sostenere. Dopo la caserma Gavoglio e Forte Sperone, continua il recupero, grazie ai volontari, delle fortificazioni abbandonate della città, spazi incolti destinati a diventare luoghi di grandissimo pregio, di incontro e socializzazione".

Grande parte dei lavori di ripulitura e bonifica – ha ricordato l’assessore ai diritti e alla legalità Elena Fiorini - è stata realizzata da persone sottoposte a misure alternative alla pena detentiva.
2 febbraio 2015
Ultimo aggiornamento: 03/02/2015
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