Cristina Gardumi, che vive e lavora tra Pisa, Roma e Genova, già vincitrice del Premio Celeste Pittura nel 2011 e del Premio Arte Laguna Pittura nel 2012, presenta un progetto site specific, per indagare sulla possibilità di rituali personali, quotidiani, anche routinari, come forma replicante e nevrotica nella contemporaneità del mito, precedente l’organizzazione del pensiero razionale per l’uomo all’inizio della sua storia.
Come detto dall’artista: “Questo processo sperimentale, di conoscenza e autoaffermazione della specie, che da sempre continua senza esclusione di colpi, avviene oggi secondo modalità che appaiono meno codificate in ortodossie collettive, macro rituali, e più probabilmente riferibili a minuscoli ed ossessivi esercizi di controllo autoreferenziali; condotti nello spazio privato, che meglio definisce il nostro limite individuale, confortevole, spietato, eternamente piccolo. Cosi, la macaca è l’antropoide e la psiche da toeletta, la scimmia esplorata, manipolata, abusata, ammaestrata. Il mandylion che restituisce nello sguardo il segno penoso del confronto, vicinissimo, da uomo a uomo, un tentativo di autoidentificazione, e di evoluzione controllata, tollerabile, della specie umana, su ogni altra”.
La mostra Gli Adulti non esistono vuole sondare l’effettivo passaggio tra infanzia e maturità nel contemporaneo, facendo riflettere sui riti e le prove che scandivano i tempi dell’uomo primitivo segnando un netto confine.
All’ingresso della mostra, dove il visitatore può ammirare installazioni, materiali vari, toe story, video installazioni in stop motion e opere realizzate con tecnica mista su carta velina sarà provvisto di QR code, la cui scansione, tramite una applicazione per smartphone consente l’ascolto della fase sonora delle installazioni.
Ingresso libero, da martedì a domenica ore 15 - 20
Come detto dall’artista: “Questo processo sperimentale, di conoscenza e autoaffermazione della specie, che da sempre continua senza esclusione di colpi, avviene oggi secondo modalità che appaiono meno codificate in ortodossie collettive, macro rituali, e più probabilmente riferibili a minuscoli ed ossessivi esercizi di controllo autoreferenziali; condotti nello spazio privato, che meglio definisce il nostro limite individuale, confortevole, spietato, eternamente piccolo. Cosi, la macaca è l’antropoide e la psiche da toeletta, la scimmia esplorata, manipolata, abusata, ammaestrata. Il mandylion che restituisce nello sguardo il segno penoso del confronto, vicinissimo, da uomo a uomo, un tentativo di autoidentificazione, e di evoluzione controllata, tollerabile, della specie umana, su ogni altra”.
La mostra Gli Adulti non esistono vuole sondare l’effettivo passaggio tra infanzia e maturità nel contemporaneo, facendo riflettere sui riti e le prove che scandivano i tempi dell’uomo primitivo segnando un netto confine.
All’ingresso della mostra, dove il visitatore può ammirare installazioni, materiali vari, toe story, video installazioni in stop motion e opere realizzate con tecnica mista su carta velina sarà provvisto di QR code, la cui scansione, tramite una applicazione per smartphone consente l’ascolto della fase sonora delle installazioni.
Ingresso libero, da martedì a domenica ore 15 - 20