"Questo è il momento di restituire ai cittadini di Prà una parte degli spazi che gli furono sottratti decenni fa dal porto". A dirlo il sindaco Marco Doria nel corso dell'inaugurazione del Parco Dapelo a Prà (Parco di Ponente), realizzato nell’ambito del Progetto Integrato Prà Marina del Programma Operativo Regionale (P.O.R.).
"Un percorso di restituzione, il cui disegno definitivo è ancora in corso - continua Doria - che non sarebbe stato possibile senza il fattivo aiuto delle associazioni. Fondamentale il contributo di Prà Viva che si è impegnata, insieme ai cittadini, a mantenere e migliorare questi spazi".
All'inizio di questo ciclo amministrativo, ricorda il sindaco, non sono mancate discussioni, a volte costruttive, altre evanescenti. Su un progetto ci si confronta tutto il tempo necessario, ma poi si deve agire:
"Il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti mi sembra buono. Ora però - conclude il sindaco - devono essere i cittadini praesi a prendersi cura del nuovo parco, i beni comuni sono di tutti e da tutti devono essere custoditi".
Questo "mare verde", senza demarcazioni, in cui neppure le siepi dividono i prati, le panchine e giochi per bambini da via Prà, è costato poco meno di 400.000 euro ed è stato realizzato grazie a investimenti europei collegati ai POR, cofinanziati da Regione e Comune. In totale i metri quadrati che verranno restituiti ai praesi ammontano a 12.000.
"Oggi è un'occasione importante per tutto il Ponente - dice Mauro Avvenente presidente del municipio Ponente. Si realizza un sogno che tanti di noi hanno sperato si traducesse in realtà. Ora incominciamo a vedere davvero la trasformazione di questo territorio che, come ha detto il sindaco, ha diritto ad una restituzione dei propri spazi".
Avvenente ricorda poi che furono gli abitanti di Prà, con proteste e lotte, a proporre l'idea di una salvaguardia rispetto all'abitato che oggi ha messo a segno un nuovo successo.
Il "polmone verde" è composto da collinette alberate, spiega Livio Grotto dell'impresa CESI srl esecutrice dei lavori, con 50 alberi e numerosi cespugli, una pista ciclabile lunga 400 metri, collegata alla Fascia di rispetto con un sentiero alberato di 100 metri, alle piscine e al centro remiero, fermandosi nell'area riservata con decine di panchine e zone riservate agli animali da compagnia, una pavimentazione in porfido realizzata con materiali resistenti al salino del vento di mare, per una superficie di 6.000 metri quadrati.
Alberi di grande pregio, sottolinea Paola Spagnolli agronoma, come gelsi, che fanno frutti molto buoni da mangiare, palme, un esemplare storico di quercia da sughero molto raro, cipressi, oleandri, platani oltre alla tipica vegetazione ligure.
"L'associazione Prà Viva - dice il suo presidente Claudio Chiarotti - si è impegnata a mantenere quest’area così com'è oggi, con i cittadini che devono essere le prime sentinelle a segnalare quello che non va. Alcune cose mancano, come i servizi igieni e i cestini, ma ci impegniamo a sistemare tutto al più presto".
Prende la parola, prima dello scoprimento della targa dedicata a Achille Dapelo, che qualcuno avrebbe voluto in genovese, il più amato medico di Prà morto per portare soccorso in occasione dell'alluvione del 1993, l'assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Crivello.
"Oggi inauguriamo - dice Crivello - uno degli interventi più importanti di questa città. Un patrimonio comune in grado di attirare un flusso di visitatori dal centro verso il ponente per passeggiare, andare in bicicletta o fare sport, dimostrando che Genova è una città policentrica. Prà sta diventando uno degli angoli più belli e un patrimonio della città".
Oltre al sindaco, l'assessore ai lavori pubblici Gianni Crivello e alla Mobilità Anna Dagnino, erano presenti i consiglieri comunali Caratozzolo e Canepa, molti consiglieri municipali e l'area tecnica della direzione lavori pubblici.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal sindaco a Claudio Chiarotti, Ginetto Parodi Mauro Ghiglione e Mimmo Barlocco.
Al più presto il video della manifestazione
"Un percorso di restituzione, il cui disegno definitivo è ancora in corso - continua Doria - che non sarebbe stato possibile senza il fattivo aiuto delle associazioni. Fondamentale il contributo di Prà Viva che si è impegnata, insieme ai cittadini, a mantenere e migliorare questi spazi".
All'inizio di questo ciclo amministrativo, ricorda il sindaco, non sono mancate discussioni, a volte costruttive, altre evanescenti. Su un progetto ci si confronta tutto il tempo necessario, ma poi si deve agire:
"Il risultato che oggi è sotto gli occhi di tutti mi sembra buono. Ora però - conclude il sindaco - devono essere i cittadini praesi a prendersi cura del nuovo parco, i beni comuni sono di tutti e da tutti devono essere custoditi".
Questo "mare verde", senza demarcazioni, in cui neppure le siepi dividono i prati, le panchine e giochi per bambini da via Prà, è costato poco meno di 400.000 euro ed è stato realizzato grazie a investimenti europei collegati ai POR, cofinanziati da Regione e Comune. In totale i metri quadrati che verranno restituiti ai praesi ammontano a 12.000.
"Oggi è un'occasione importante per tutto il Ponente - dice Mauro Avvenente presidente del municipio Ponente. Si realizza un sogno che tanti di noi hanno sperato si traducesse in realtà. Ora incominciamo a vedere davvero la trasformazione di questo territorio che, come ha detto il sindaco, ha diritto ad una restituzione dei propri spazi".
Avvenente ricorda poi che furono gli abitanti di Prà, con proteste e lotte, a proporre l'idea di una salvaguardia rispetto all'abitato che oggi ha messo a segno un nuovo successo.
Il "polmone verde" è composto da collinette alberate, spiega Livio Grotto dell'impresa CESI srl esecutrice dei lavori, con 50 alberi e numerosi cespugli, una pista ciclabile lunga 400 metri, collegata alla Fascia di rispetto con un sentiero alberato di 100 metri, alle piscine e al centro remiero, fermandosi nell'area riservata con decine di panchine e zone riservate agli animali da compagnia, una pavimentazione in porfido realizzata con materiali resistenti al salino del vento di mare, per una superficie di 6.000 metri quadrati.
Alberi di grande pregio, sottolinea Paola Spagnolli agronoma, come gelsi, che fanno frutti molto buoni da mangiare, palme, un esemplare storico di quercia da sughero molto raro, cipressi, oleandri, platani oltre alla tipica vegetazione ligure.
"L'associazione Prà Viva - dice il suo presidente Claudio Chiarotti - si è impegnata a mantenere quest’area così com'è oggi, con i cittadini che devono essere le prime sentinelle a segnalare quello che non va. Alcune cose mancano, come i servizi igieni e i cestini, ma ci impegniamo a sistemare tutto al più presto".
Prende la parola, prima dello scoprimento della targa dedicata a Achille Dapelo, che qualcuno avrebbe voluto in genovese, il più amato medico di Prà morto per portare soccorso in occasione dell'alluvione del 1993, l'assessore ai Lavori Pubblici, Gianni Crivello.
"Oggi inauguriamo - dice Crivello - uno degli interventi più importanti di questa città. Un patrimonio comune in grado di attirare un flusso di visitatori dal centro verso il ponente per passeggiare, andare in bicicletta o fare sport, dimostrando che Genova è una città policentrica. Prà sta diventando uno degli angoli più belli e un patrimonio della città".
Oltre al sindaco, l'assessore ai lavori pubblici Gianni Crivello e alla Mobilità Anna Dagnino, erano presenti i consiglieri comunali Caratozzolo e Canepa, molti consiglieri municipali e l'area tecnica della direzione lavori pubblici.
Un ringraziamento particolare è stato rivolto dal sindaco a Claudio Chiarotti, Ginetto Parodi Mauro Ghiglione e Mimmo Barlocco.
Al più presto il video della manifestazione