Il premier Matteo Renzi è giunto in Prefettura a Genova per partecipare a un vertice con il prefetto Fiamma Spena, i sindaci dei comuni della città metropolitana, tra i quali il sindaco di Genova Marco Doria, e il governatore della Liguria Giovanni Toti. Sul tavolo la realizzazione di opere per la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idrogeologico e lo sviluppo di nuove infrastrutture. Il premier è entrato da un ingresso laterale invece di passare dall'ingresso principale dove sono assiepati giornalisti e operatori tv.
Il sindaco Marco Doria ha anticipato ai giornalisti in attesa i temi che avrebbe affrontato nel corso dell’incontro in qualità di sindaco della Città Metropolitana. Il primo punto toccherà l’importanza dei temi della messa in sicurezza della città dalle alluvioni. Sottolineando che si è trattato di un esempio di efficienza della pubblica amministrazione.
In secondo luogo il ruolo dei comuni che non hanno ancora superato le difficoltà che si sono trovati sul loro cammino dal punto di vista finanziario. Ancora impossibilitati come sono a spendere a causa del patto di stabilità. Anche le città metropolitane saranno un argomento di discussione, in quanto ancora in parte prigioniere di logiche restrittive. Vanno quindi aiutate a sviluppare il loro ruolo.
Molti comuni come il Comune di Genova sono impegnati con il governo ad affrontare il problema delle immigrazioni, sul quale non si può accettare la contrapposizione con persone che hanno bisogno, indipendentemente dalla loro origine.
Nel suo tragitto da Palazzo Tursi al cantiere del Terzo lotto del Bisagno, il sindaco ha voluto fermarsi a salutare e portare la sua solidarietà al presidio, costituito da più di un centinaio di manifestanti, contro l’intolleranza. Il flash mob è stato organizzato in via XX Settembre sotto il palazzo dove la prefettura ha individuato un appartamento per ospitare una ventina di migranti, a cui però gli altri condomini hanno negato l’allaccio all’acquedotto.
Il sindaco Marco Doria ha anticipato ai giornalisti in attesa i temi che avrebbe affrontato nel corso dell’incontro in qualità di sindaco della Città Metropolitana. Il primo punto toccherà l’importanza dei temi della messa in sicurezza della città dalle alluvioni. Sottolineando che si è trattato di un esempio di efficienza della pubblica amministrazione.
In secondo luogo il ruolo dei comuni che non hanno ancora superato le difficoltà che si sono trovati sul loro cammino dal punto di vista finanziario. Ancora impossibilitati come sono a spendere a causa del patto di stabilità. Anche le città metropolitane saranno un argomento di discussione, in quanto ancora in parte prigioniere di logiche restrittive. Vanno quindi aiutate a sviluppare il loro ruolo.
Molti comuni come il Comune di Genova sono impegnati con il governo ad affrontare il problema delle immigrazioni, sul quale non si può accettare la contrapposizione con persone che hanno bisogno, indipendentemente dalla loro origine.
Nel suo tragitto da Palazzo Tursi al cantiere del Terzo lotto del Bisagno, il sindaco ha voluto fermarsi a salutare e portare la sua solidarietà al presidio, costituito da più di un centinaio di manifestanti, contro l’intolleranza. Il flash mob è stato organizzato in via XX Settembre sotto il palazzo dove la prefettura ha individuato un appartamento per ospitare una ventina di migranti, a cui però gli altri condomini hanno negato l’allaccio all’acquedotto.