L'affetto di Genova per Papa Francesco
In 100 mila a piazzale Kennedy per la Messa

Dopo dodici ore vissute intensamente, alle 19,49 Papa Francesco è ripartito da Genova. In piazzale Kennedy l’abbraccio di centomila persone. L’esortazione di Bergoglio “Genovesi, gente di mare: lasciatevi davvero sfidare dagli orizzonti e affrontateli con coraggio”

Testo Alternativo
Si chiude sulle note di “Ma se ghe pensu”, cantata dal coro Monte Cauriol al termine della messa celebrata in piazzale Kennedy, la giornata genovese di Papa Francesco.
Per quest’utimo appuntamento ad attenderlo ci sono più di 100mila persone, che hanno aspettato con pazienza per più di tre ore sotto il sole cocente.

E’ un vero e proprio bagno di folla, la zona della Foce è completamente invasa di gente e chi non ha trovato posto nel piazzale o davanti a uno dei 12 maxischermi, aspetta il Papa affacciato da corso Aurelio Saffi. E’ una festa di applausi, cori e sventolare di bandierine gialle.

Arriva con qualche minuto di ritardo sulla tabella di marcia, le ore sono scivolate via veloci negli incontri con gli operai, i migranti, i giovani, i bambini ricoverati al Gaslini e con i medici e il personale sanitario dell’ospedale pediatrico. 
La giornata di Bergoglio è stata un vero tour de force dell’attenzione ai problemi del lavoro, degli ultimi, di chi soffre, delle nuove genera Al Santuario della Guardia ha incontrato 3000 giovani ai quali ha ricordato di “andare a missionare”, di “sfidare l'orizzonte con coraggio", proprio come i navigatori, come Cristoforo Colombo che sfidò il mare: “Genovesi, gente di mare: lasciatevi davvero sfidare dagli orizzonti e affrontateli con coraggio”.

La stessa frase è stata ripresa nel suo saluto dal cardinale Angelo Bagnasco, che ricorda al Papa la partenza da Genova di suo nonno “per cercare fortuna e lavoro, come fanno ancora oggi, in modi diversi, tante persone”. Poi l’abbraccio finale della città che si concretizza nelle parole di Bagnasco “Vorremmo che d'ora in poi, ogni volta che vedrà il mare, non pensi solamente alla sua Buenos Aires, ma anche alla nostra Genova, alla sua Genova: Genova nella sua bellezza, nel suo splendore, che è come una perla splendente, avvolta dal vento ma custodita da una conchiglia fatta di mare e di monti, di cielo e di terra. Una perla splendente che ha tante potenzialità da esprimere. Siamo tutti certi che oggi lei ci ha dato un forte impulso, una fiducia più profonda perché possiamo riprendere il largo per il bene di tutti".

Dodici ore vissute intensamente, una visita piena di significati e resa possibile dal lavoro coordinato di tante persone: dai volontari alle forze dell’ordine alla Polizia Municipale, al personale di Amt e Trenitalia alla Protezione Civile.

L'ultimo atto della sua visita a Genova è la benedizione della statua della Madonna di Loreto all’aeroporto di Genova.. Prima di salire sull'areo del ritorno il saluto ai circa 170 bambini, figli dei dipendenti dello scalo, al sindaco Doria e alle autorità cittadine.

Il Papa ritorna a Roma con le parole di "Ma se ghe pensu" nel cuore, il canto della nostalgia dell'emigrante che vorrebbe tornare a casa. Dall'aereo Bergoglio vede nuovamente il porto di Genova da dove partì la sua famiglia, "un porto aperto e lo sarà sempre per andare e per accogliere" come ha ricordato il cardinale Angelo Bagnasco.


28 maggio 2017
Ultimo aggiornamento: 28/05/2017
Comune di Genova  - Palazzo Tursi  -  Via Garibaldi 9  -  16124 Genova  | Numero Unico: 010.1010
Pec: comunegenova@postemailcertificata.it - C.F. / P. Iva 00856930102 
Questo sito è ottimizzato per Firefox, Chrome, Safari e versioni di Internet Explorer successive alla 8