Comincia nel tardo pomeriggio di oggi, con l'intervento di Davide Viziano, nella splendida sala Cambiaso del Palazzo della Meridiana a Genova, la celebrazione del 70° anniversario della Fondazione dell'UCID, Unione Cristina Imprenditori Dirigenti Gruppo Ligure e Sezione di Genova.
L'Ucid, nata nel secondo dopoguerra, rispecchia i valori fondamentali su cui poggia la Dottrina sociale della Chiesa che sono: sviluppo, solidarietà, sussidiarietà, destinazione universale dei beni e bene comune. L'Ucid Liguria, come ha ricordato il presidente nazionale Giancarlo Abete, è la seconda associazione regionale dopo la Lombardia. E' presente il Cardinale Salvatore de Giorgi, assistente ecclesiastico Ucid nazionale e il Vescovo ausiliare di Genova Nicolò Anselmi.
Davide Viziano ha ricordato l'atto fondativo dell'Ucid Liguria e le parole pronunciate dal Cardinale Giuseppe Siri nell'occasione. Sono intervenuti Vittorio Malacalza, presidente della Cassa di Risparmio di Genova, Ilaria Cavo, Assessore alla Comunicazione e formazione della Regione Liguria, il direttore di Confindustria Soro, il direttore della camera di Commercio Filippo Dellepiane, l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova Emanule Piazza e il prefetto Fiamma Spena.
"Settantanni fa dopo un conflitto terrificante - ha detto il sindaco di Genova Marco Doria - il nostro Paese, martoriato dai bombardamenti, era pieno di macerie e molto più povero di oggi, ma con tanta voglia di costruire e fiducia nel futuro. E una grande determinazione a superare le conseguenze e le scorie del conflitto. In seguito abbiamo vissuto decenni di miglioramento, progresso e crescente benessere. Nel 2017, invece, la parola ricorrente è crisi. Crisi dell’Italia e dell'Europa. Il nostro è un Paese che non riesce più a crescere e che ha bisogno di sviluppo, nel rispetto della fragilità ambientale e delle persone deboli, comprese quelle che, attraverso i flussi migratori, fuggono da fame e guerre. Sono aspetti della globalizzazione che non dobbiamo mai perdere di vista. Un contesto e un quadro molto cambiato rispetto a settanta anni fa, a cui però non deve mancare un richiamo ai valori di quei tempi, che invece rimangono inalterati. Ho sperimentato negli ultimi anni - ha concluso Doria - una esperienza istituzionale, dopo aver svolto per tutta la vita un'attività di persona impegnata nel mondo del lavoro. L'Ucid ha svolto un ruolo positivo in questo paese. La separatezza e contrapposizione tra politica e società civile sono molto pericolose".
L'Ucid, nata nel secondo dopoguerra, rispecchia i valori fondamentali su cui poggia la Dottrina sociale della Chiesa che sono: sviluppo, solidarietà, sussidiarietà, destinazione universale dei beni e bene comune. L'Ucid Liguria, come ha ricordato il presidente nazionale Giancarlo Abete, è la seconda associazione regionale dopo la Lombardia. E' presente il Cardinale Salvatore de Giorgi, assistente ecclesiastico Ucid nazionale e il Vescovo ausiliare di Genova Nicolò Anselmi.
Davide Viziano ha ricordato l'atto fondativo dell'Ucid Liguria e le parole pronunciate dal Cardinale Giuseppe Siri nell'occasione. Sono intervenuti Vittorio Malacalza, presidente della Cassa di Risparmio di Genova, Ilaria Cavo, Assessore alla Comunicazione e formazione della Regione Liguria, il direttore di Confindustria Soro, il direttore della camera di Commercio Filippo Dellepiane, l'assessore allo sviluppo economico del Comune di Genova Emanule Piazza e il prefetto Fiamma Spena.
"Settantanni fa dopo un conflitto terrificante - ha detto il sindaco di Genova Marco Doria - il nostro Paese, martoriato dai bombardamenti, era pieno di macerie e molto più povero di oggi, ma con tanta voglia di costruire e fiducia nel futuro. E una grande determinazione a superare le conseguenze e le scorie del conflitto. In seguito abbiamo vissuto decenni di miglioramento, progresso e crescente benessere. Nel 2017, invece, la parola ricorrente è crisi. Crisi dell’Italia e dell'Europa. Il nostro è un Paese che non riesce più a crescere e che ha bisogno di sviluppo, nel rispetto della fragilità ambientale e delle persone deboli, comprese quelle che, attraverso i flussi migratori, fuggono da fame e guerre. Sono aspetti della globalizzazione che non dobbiamo mai perdere di vista. Un contesto e un quadro molto cambiato rispetto a settanta anni fa, a cui però non deve mancare un richiamo ai valori di quei tempi, che invece rimangono inalterati. Ho sperimentato negli ultimi anni - ha concluso Doria - una esperienza istituzionale, dopo aver svolto per tutta la vita un'attività di persona impegnata nel mondo del lavoro. L'Ucid ha svolto un ruolo positivo in questo paese. La separatezza e contrapposizione tra politica e società civile sono molto pericolose".