La Città metropolitana del Comune di Genova aderisce al Santuario Pelagos

Dieci comuni costieri della Città Metropolitana di Genova hanno aderito alla Carta di partenariato del "Santuario Pelagos", portando a 16 il numero complessivo delle località liguri da Cogoleto a Moneglia, disposte a impegnarsi per sostenere attivamente le misure di protezione dei mammiferi marini. Consegnata ai Comuni la bandiera del Santuario Pelagos, simbolo dell'impegno preso con la firma della Carta. Sono oltre un migliaio i tursiopi, o delfini dal naso a bottiglia, monitorati negli 87.500 chilometri quadrati dell'area marina compresa tra Toscana e Costa Azzurra. Ben 250 vivono nel Levante ligure, a cui si aggiungono numerosi esemplari di balenottere, capodogli, stenelle, globicefali e altri cetacei. Doria: "E' un'assunzione di responsabilità nel voler valorizzare con iniziative concrete lo sviluppo dell'area marina protetta del bacino settentrionale del mediterraneo"

I sindaci di Arenzano, Cogoleto, Genova, Lavagna, Moneglia, Pieve Ligure, Recco, Sestri Levante, Sori e Zoagli, ovvero 9 degli 11 comuni rivieraschi della Città metropolitana di Genova, oltre ai comuni che avevano già aderito, Chiavari, Camogli, Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure, hanno sottoscritto, questa mattina,  nel corso di una cerimonia svoltasi nell’Auditorium dell’Acquario di Genova, la Carta di Partenariato "Pelagos" (Santuario dei Cetacei) tra Italia, Francia e Principato di Monaco.

Nel fare il loro ingresso nel club degli 80 comuni italiani, tra Liguria, Toscana e Sardegna, che aderiscono al protocollo, hanno preso l’impegno di assumere una serie di misure mirate a proteggere i mammiferi marini ed il loro habitat. Durante la cerimonia i sindaci di tutti i 14 comuni metropolitani genovesi oggi aderenti, in presenza del Sindaco metropolitano di Genova Marco Doria, hanno ricevuto, dal rappresentante del Ministero dell’Ambiente, Aurelio Calagione, comandante del Reparto ambientale della Capitanerie di Porto, la bandiera del "Santuario Pelagos", che potranno esporre sul territorio del loro comune. Alla cerimonia hanno partecipato anche i sindaci di Albenga e Varazze (Sv), Ameglia e Riomaggiore (Sp), Vecchiano (Pi) e Capalbio (Gr).

" Voler valorizzare e supportare con iniziative concrete la promozione di questa area marina protetta del Santuario Pelagos - commenta il sindaco metropolitano Marco Doria - è un'importante assunzione di impegno e responsabilità. Una iniziativa che valorizza il nostro spazio marino e che difende l'ambiente e la biodiversità per le nuove generazioni”. 

Il Santuario Pelagos, che è stato istituito per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane, non vieta le attività umane, ma le rende compatibili con la presenza di specie importanti. Il Santuario nasce dall'accordo tra tre Paesi: Francia, Italia e Principato di Monaco. Ciascun Paese opera in funzione dei propri mezzi, mentre il Segretariato Permanente con sede a Genova coordina l'insieme delle azioni.

“Con questa cerimonia – ha continuato Marco Doria – quasi tutti i comuni costieri dell’area metropolitana genovese aderiscono alla Carta di Partenariato, così come sollecitato dalla Città metropolitana. Vogliamo infatti aumentare la sensibilità ambientale dei comuni facendo sì che questi adottino, nell’ambito delle loro decisioni gestionali, le soluzioni che abbiano l’impatto minore sui mammiferi marini, e inoltre che promuovano sul proprio territorio iniziative pedagogiche e/o di informazione sul Santuario Pelagos e infine che contribuiscano a trasmettere le informazioni sugli eventuali spiaggiamenti di mammiferi marini o di altre specie marine che potrebbero accadere lungo il litorale comunale”.

L'ampia zona marina (90.000 kmq) compresa tra Corsica, Toscana, Liguria e Francia, è il rifugio preferito di delfini e balenottere. I tre Stati, nel 1999, hanno sottoscritto un primo accordo in base al quale vengono stabilite nuove regole per la pesca allo scopo di non danneggiare i cetacei, l'intensificazione della lotta all'inquinamento nell'area, la promozione di attività congiunte di ricerca e l'impegno a regolamentare l'osservazione dei mammiferi marini a fini turistici.

Dopo più di mille avvistamenti, si può affermare che più di 250 esemplari di delfini dal "naso di bottiglia" risiede sotto la costa ligure. In tutto, compresi gli esemplari che vivono lungo le rive della Toscana, Sardegna, Corsica e Costa Azzurra, suddivisi tra quelli che prediligono la sabbia o gli scogli, si può dire che la popolazione di questo tipo di cetacei marini ammonti a più di mille esemplari. Una particolarità di questi animali è che, nei loro spostamenti, non coprono più di 50 chilometri, a conferma che si tratta di mammiferi marini metropolitani.

"Il progetto dei mammiferi marini metropolitani - ha detto il comandante Aurelio Calagione - è un progetto del 2001 e prevede la raccolta di dati e la fotoidentificazione degli individui tursiapi (delfini dal naso a bottiglia) che sono considerati metropolitani, in quanto popolano tutta l'area vicino alla costa. Si tratta di un impegno importante, per la salvaguardia della "risorsa mare". L'impegno della Guardia Costiera si traduce nel riorientare gli animali giovani che perdendo l'orientamento o si spiaggiano o si vanno infilare in zone da cui non riescono più a uscire. Un secondo impegno è rappresentato nel mettere a sistema tutti gli accorgimenti, come le rotte dei mercantili o dei diportisti, in modo da evitare che vi possano essere collisioni o atteggiamenti che disturbino la normale attività  di queste specie di mammiferi marini".
17 novembre 2016
Ultimo aggiornamento: 17/11/2016
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