Il museo di Arte Moderna di Villa Croce presenta, domenica 18 dicembre, “Digital Warhol”. Nove opere di digital painting, eseguite da Warhol utilizzando uno dei primi personal computer, l'Amiga 1000.
Non saranno esposte in maniera tradizionale, ma visualizzate su due PC dell'epoca. E’ un percorso attraverso aspetti meno conosciuti del lavoro di Warhol, che viene presentato a fianco delle opere più celebri e rappresentative dell’artista (il barattolo di Campbell's soup o la cover del disco dei Velvet Underground).
Questa mostra - che apre in concomitanza a "Warhol. Pop Society", la grande retrospettiva di Palazzo Ducale - rende conto anche della capacità di interpretare, e anticipare, i cambiamenti sociali e tecnologici.
Il percorso si sviluppa attraverso un ideale viaggio in Italia di Warhol, ripercorrendo la storica mostra di Ferrara - Ladies and Gentlemen, a Palazzo Diamanti, nel 1976 - e le relazioni dell'artista con collezionisti, gli intellettuali, i personaggi dello spettacolo italiani quali Carlo Monzino, Gabriella Cohen, Loredana Bertè.
Le opere testimoniano l’ultimo periodo della vita di Warhol (che muore nel 1987) e la sua ricerca di linguaggi artistici più sperimentali ed inconsueti: da questo punto di vista sono rilevanti i lavori con l’Amiga 1000, ma anche gli acetati delle fotografie fatte da Warhol alle drag queen del club newyorkese The Gilden Grape, soggetti del tutto diversi dalle icone pop, come Marylin, Mao o Che Guevara, per cui Warhol è riconosciuto.
Si passa dalla trasfigurazione dei transgender all'intervento, di pochi anni successivo, sulla tragedia del terremoto in Irpinia con l'opera "Fate Presto", fino all'entusiasmo mostrato per lo sviluppo tecnologico.
Nella biografia di Steve Jobs si racconta che il primo incontro di Warhol con un personal computer fu alla festa di compleanno di Sean Lennon, a cui Jobs aveva regalato un Macintosh: Warhol provò a usare la macchina e dopo un po' difficoltà riuscì - non senza emozione - a disegnare un cerchio.
Completano l’esposizione le rielaborazioni dei lavori digitali di Warhol, opera del fotografo, stampatore e artista Giuliano Grittini.
Domenica 18 dicembre dalle 18 e fino alle 23, "Digital Warhol" sarà presentata nel corso di un opening ricco di contaminazioni tra arte, musica e cibo, che si svolgerà nella sala Rossa e nella sala Conferenze del museo di Arte Moderna.
Ecco il programma:
dalle ore 18 alle 20
Sala Rossa
Opening della mostra “Digital Warhol”
costo del biglietto: ridotto opening €3,50 - €5 Mondino + Warhol
Sala Conferenze
Electronic live set di Modus e Armenia (ingresso libero): una performance sonora della durata di circa 30 minuti che prende la forma dell’audio racconto e, attraverso un intricato incastro di suoni, voci e melodie, si rievoca l’anima del pop artist per eccellenza Andy Wahrol.
A cura di Duplex Ride, associazione culturale per la promozione della musica elettronica e delle arti performative.
dalle 21 alle 23:
Sala Conferenze
Villa Croce Factory, Dj set a cura di Caravan Society
Per tutta la durata dell’opening, in sala Camino, in onore di Andrew Warhola (vero nome dell’artista) il ristorante e Pub Kowalski porterà a Villa Croce un po’ dell’atmosfera tipica di un Pub Slavo.
L'artista Labadanzky u.a.m. - Giulio Biazzi allestirà la sua installazione "WARHOL 2.1" un oggetto antropomorfo che si ispira al robot che Andy Warhol fece costruire a sua immagine: l'opera rimarrà nel parco per tutta la durata della mostra.
La mostra è presentata nei rinnovati spazi della Sala Rossa del museo di Villa Croce - uno spazio al piano terra della Villa restituito alla fruizione museale - dalla nuova società di gestione del museo “OPEN YOUR ART”, start up a vocazione sociale composta da tre giovani imprenditrici che, dopo aver frequentato il master in Management dei beni Museali incentrato principalmente sulla gestione del museo di Villa Croce, ha iniziato a mettere in pratica, dallo scorso settembre, i punti essenziali del proprio business plan finalizzato alla valorizzazione e al rilancio della struttura.
Anche la rifunzionalizzazione della “sala rossa” del museo è un intervento importante del percorso di collaborazione fra il Comune di Genova e “Open you art” per migliorare l’accoglienza e l’esperienza di visita da parte del pubblico del Museo, che è stato recentemente dotato di un’area relax, un bookshop e un nuovo information desk.
Non saranno esposte in maniera tradizionale, ma visualizzate su due PC dell'epoca. E’ un percorso attraverso aspetti meno conosciuti del lavoro di Warhol, che viene presentato a fianco delle opere più celebri e rappresentative dell’artista (il barattolo di Campbell's soup o la cover del disco dei Velvet Underground).
Questa mostra - che apre in concomitanza a "Warhol. Pop Society", la grande retrospettiva di Palazzo Ducale - rende conto anche della capacità di interpretare, e anticipare, i cambiamenti sociali e tecnologici.
Il percorso si sviluppa attraverso un ideale viaggio in Italia di Warhol, ripercorrendo la storica mostra di Ferrara - Ladies and Gentlemen, a Palazzo Diamanti, nel 1976 - e le relazioni dell'artista con collezionisti, gli intellettuali, i personaggi dello spettacolo italiani quali Carlo Monzino, Gabriella Cohen, Loredana Bertè.
Le opere testimoniano l’ultimo periodo della vita di Warhol (che muore nel 1987) e la sua ricerca di linguaggi artistici più sperimentali ed inconsueti: da questo punto di vista sono rilevanti i lavori con l’Amiga 1000, ma anche gli acetati delle fotografie fatte da Warhol alle drag queen del club newyorkese The Gilden Grape, soggetti del tutto diversi dalle icone pop, come Marylin, Mao o Che Guevara, per cui Warhol è riconosciuto.
Si passa dalla trasfigurazione dei transgender all'intervento, di pochi anni successivo, sulla tragedia del terremoto in Irpinia con l'opera "Fate Presto", fino all'entusiasmo mostrato per lo sviluppo tecnologico.
Nella biografia di Steve Jobs si racconta che il primo incontro di Warhol con un personal computer fu alla festa di compleanno di Sean Lennon, a cui Jobs aveva regalato un Macintosh: Warhol provò a usare la macchina e dopo un po' difficoltà riuscì - non senza emozione - a disegnare un cerchio.
Completano l’esposizione le rielaborazioni dei lavori digitali di Warhol, opera del fotografo, stampatore e artista Giuliano Grittini.
Domenica 18 dicembre dalle 18 e fino alle 23, "Digital Warhol" sarà presentata nel corso di un opening ricco di contaminazioni tra arte, musica e cibo, che si svolgerà nella sala Rossa e nella sala Conferenze del museo di Arte Moderna.
Ecco il programma:
dalle ore 18 alle 20
Sala Rossa
Opening della mostra “Digital Warhol”
costo del biglietto: ridotto opening €3,50 - €5 Mondino + Warhol
Sala Conferenze
Electronic live set di Modus e Armenia (ingresso libero): una performance sonora della durata di circa 30 minuti che prende la forma dell’audio racconto e, attraverso un intricato incastro di suoni, voci e melodie, si rievoca l’anima del pop artist per eccellenza Andy Wahrol.
A cura di Duplex Ride, associazione culturale per la promozione della musica elettronica e delle arti performative.
dalle 21 alle 23:
Sala Conferenze
Villa Croce Factory, Dj set a cura di Caravan Society
Per tutta la durata dell’opening, in sala Camino, in onore di Andrew Warhola (vero nome dell’artista) il ristorante e Pub Kowalski porterà a Villa Croce un po’ dell’atmosfera tipica di un Pub Slavo.
L'artista Labadanzky u.a.m. - Giulio Biazzi allestirà la sua installazione "WARHOL 2.1" un oggetto antropomorfo che si ispira al robot che Andy Warhol fece costruire a sua immagine: l'opera rimarrà nel parco per tutta la durata della mostra.
La mostra è presentata nei rinnovati spazi della Sala Rossa del museo di Villa Croce - uno spazio al piano terra della Villa restituito alla fruizione museale - dalla nuova società di gestione del museo “OPEN YOUR ART”, start up a vocazione sociale composta da tre giovani imprenditrici che, dopo aver frequentato il master in Management dei beni Museali incentrato principalmente sulla gestione del museo di Villa Croce, ha iniziato a mettere in pratica, dallo scorso settembre, i punti essenziali del proprio business plan finalizzato alla valorizzazione e al rilancio della struttura.
Anche la rifunzionalizzazione della “sala rossa” del museo è un intervento importante del percorso di collaborazione fra il Comune di Genova e “Open you art” per migliorare l’accoglienza e l’esperienza di visita da parte del pubblico del Museo, che è stato recentemente dotato di un’area relax, un bookshop e un nuovo information desk.