Dopo aver citato le parole del partigiano Aldo Gastaldi – “noi non stiamo lottando per le poltrone, ma perché vogliamo bene alla nostra terra” – il primo cittadino ha ricordato come i valori del 25 aprile siano vivi ancora oggi. “Dal 25 aprile ci viene un richiamo alla libertà, alla democrazia, alla pace e all’unità, patrimonio comune del paese. La lotta di Liberazione – ha concluso – è stata frutto di espressioni e di convincimenti culturali e politici diversi”.
Un richiamo – quello all’unità – ripreso anche da Dario Venegoni, presidente nazionale Aned-Associazione Nazionale Ex Deportati nei Campi Nazisti, a cui è stata affidata l’orazione commemorativa. “Il grande lascito della Resistenza – ha detto – è che essa non è stata espressione di un unico colore”. Venegoni ha offerto un respiro europeo alla sua orazione attaccando i nazionalismi e ricordando come essi rappresentino “un vero e proprio cancro della democrazia”. A chi, in piazza, aveva fischiato, i precedenti interventi, ha detto: “Dobbiamo criticare chi decide di non celebrare la Liberazione, non chi risponde positivamente a un dovere istituzionale”.
Il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti – che aveva preceduto il presidente Aned – dopo aver rivolto un affettuoso saluto all’ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha posto l’accento sul valore della libertà citando una frase di Piero Calamandrei: “la libertà è come l’aria, ci accorgiamo della sua importanza quando manca”.
In piazza Matteotti erano presenti i gonfaloni di Comune. Regione, Città Metropolitana e la banda della Filarmonica Sestrese che ha eseguito l’Inno di Mameli.
Le celebrazioni si erano aperte alle 8 nel cimitero monumentale di Staglieno con la formazione di un corteo e la deposizione di corone al campo israelitico, ai monumenti dedicati agli internati e ai deportati nei lager nazisti, al sacrario Trento e Trieste e, alle 8.45, al campo dei Caduti Partigiani dove è stata celebrata una Santa Messa in suffragio.
Alle 10.30, in prossimità del ponte Monumentale sono state deposte corone al sacrario dei caduti partigiani ed è stata letta la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla Città di Genova e dell’Atto di Resa delle truppe tedesche.
Per l’occasione, fino alle 19, il Museo del Risorgimento Istituto Mazziniano di via Lomellini 11 offre un’apertura straordinaria con ingresso libero e la possibilità di ammirare l’Atto di Resa delle truppe tedesche firmato a Genova il 25 aprile 1945 dal generale Gunther Meinhold a Villa Migone. Si è trattato dell’unico caso europeo in cui un corpo d’armata tedesco si sia arreso a formazioni partigiane.
Per maggiori informazioni: telefono 010.5576430, email biglietteriarisorgimento@comune.genova.it, web www.museidigenova.it.