Le idee diventano progetto
La scuola alla sfida di “Europa 2020”

Le idee diventano progetto
La scuola alla sfida di “Europa 2020”

Testo Alternativo
I Magazzini del Cotone al Porto Antico ospitano,  l’8 e il 9 ottobre,  la Conferenza Regionale sul Sistema educativo. Qui tutti gli attori impegnati nel processo educativo – insegnanti, educatori, presidi, ma anche i ragazzi e i genitori – si confronteranno su sei temi : scuola digitale, media education, orientamento, bisogni educativi speciali, edilizia scolastica ed educazione ambientale, che sono trasversali  a una ideale linea del tempo della scuola e della formazione, che va da 0 a 30 anni.

Quando si parla di scuola si pensa immediatamente alla situazione dell’edilizia scolastica. La crisi non ha permesso di poter fare tutto quello che sarebbe stato necessario fare, ma il governatore Burlando, portando il suo saluto ai partecipanti, conferma che la Regione Liguria «continuerà nel suo impegno di ammodernamento delle strutture attraverso le risorse messe a disposizione dal Fondo Sviluppo e Coesione dell’Unione Europea sia continuando a fare sistema con le altre istituzioni interessate, come il Comune di Genova ora Città Metropolitana».

Ma non solo edilizia negli obiettivi della Regione e del Comune, anche contrasto alla dispersione scolastica – in Liguria sono quattromila i ragazzi che non studiano e non lavorano – rafforzamento degli Istituti Tecnici, in una logica di alternanza scuola – lavoro, carta vincente per cercare di ridurre la disoccupazione giovanile, ormai al 44%. E ancora, investimenti per 25 milioni di euro per portare la banda larga in molti paesi liguri dell’entroterra, importante non solo per le attività economiche e la pubblica amministrazione, ma anche per la scuola e i ragazzi, in modo da avere parità di accesso alla rete  di chi abita lungo la costa.

La scuola al centro dell’azione di governo a tutti i livelli, così il sindaco Marco Doria nel suo intervento ribadisce che anche per lui, amministratore della Città Metropolitana, la formazione professionale, l’edilizia scolastica, sono una parte importante dell’agenda.

«Il governo ha mandato messaggi importanti circa l’edilizia scolastica, dice Doria, ha invitato ogni comune a indicare una scuola dove fare lavori di ristrutturazione. Genova ha indicato il plesso  di piazza Palermo, dove sono previsti interventi importanti. Una è veramente poco, ce ne sarebbero tante altre. Su questo tema, come amministratore, mi rendo conto che non facciamo mai abbastanza».

Marco Doria non è solo sindaco, ma anche un professore “prestato” temporaneamente alla politica e di quella professione ha fatto sue alcune parole chiave: preparazione, cittadinanza, inclusione e solidarietà. «La scuola è fa è fatta per studiare e imparare. Occorre fare una costante valutazione della cultura generale e, per la formazione professionale, se corrisponde alle richieste di un mercato del lavoro in continua evoluzione». Agli insegnanti Doria riconosce il ruolo di formatori dei futuri cittadini, ai quali vanno trasmessi valori che la nostra società ha perso, come quello della solidarietà. In passato, i problemi univano le persone in uno slancio collettivo, oggi no: la crisi economica ha diviso le persone, si sono accentuati i particolarismi.
“Le idee diventano progetto” non è solo lo slogan di queste due giornate, l’assessore regionale Sergio Rossetti ricorda come i «ragazzi sono al centro del nostro fare, della nostra azione. La scuola uguale a filiera verticale, zero-29 anni che dia spazio alla pedagogia orientativa e un percorso rivolto al progetto di vita , per fa sì che la conoscenza  piano, piano, con il passare degli anni ,si declini insieme con la competenza. L’alternanza scuola-lavoro, Its ( scuole speciali di tecnologia) e  i poli tecnico-professionali vanno in questa direzione».

Il parere dei ragazzi sarà ascoltato in questa conferenza, attraverso la diffusione dei dati di un questionario "Nella scuola che vorrei...", svolto per conto di Arsel Liguria, l'agenzia regionale per i servizi educativi e il lavoro, su un campione di 1000 soggetti tra gli studenti delle scuole superiori. Un'indagine effettuata grazie alla rete di Radio Jeans e Zai.net da cui emerge come il 79% dei partecipanti al test non ha mai fatto esperienza di alternanza scuola-lavoro, il 65% ha risposto che nella loro scuola la rete wi-fi è riservata solo al personale scolastico, che l'84% dei ragazzi ascoltati può usufruire a scuola di una LIM., una lavagna elettronica, ma un 17% non sa se nella propria scuola sono presenti aule computer e il 54% sul totale del campione sostiene che nella propria scuola non si utilizzano supporti diversi dalle lavagne elettroniche come computer o tablet.

La scuola che verrà dovrà tenere conto di tutte queste cose, avendo come obiettivo le sfide della strategia “Europa 2020”:crescita sostenibile, inclusiva, intelligente.
8 ottobre 2014
Ultimo aggiornamento: 08/10/2014
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