Dopo anni di tagli una legge di stabilità che non incide sulle finanze degli enti locali. E' questo uno dei dati emersi stamani al convegno "Legge di Stabilità 2016: risultati raggiunti e problemi aperti" organizzato da Anci nel Salone di rappresentanza di Palazzo Tursi.
"Dal 2016 - ha detto il sindaco di Genova Marco Doria in qualità di presidente di Anci Liguria - non dovremo più fare i conti con il patto di stabilità, che impediva ai comuni virtuosi di investire gli avanzi di bilancio in servizi ai cittadini, ma non possiamo considerare finita la battaglia a favore di una reale autonomia finanziaria dei Comuni. Rimangono delle incognite fiscali, rispetto a quanto ha detto il Governo, e cioè che all'abolizione di alcune imposizioni seguirà una compensazione totale di ciò che i comuni non percepiscono più sulla prima casa. Prendere coscienza dei risultati raggiunti è il modo più corretto per orientare il nostro confronto con Governo e Parlamento”.
Il convegno, che ha dato appuntamento a sindaci e amministratori locali della Liguria, ha visto la partecipazione Fabrizio Clementi, responsabile coordinamento Anci regionali, Pierciro Galeone direttore IFEL (istituto per la finanza e l'economia locale), Andrea Ferri responsabile finanza locale IFEL, Agostino Bultrini, responsabile personale e relazioni sindacali ANCI, Dimitri Tasso, coordinatore nazionale ANCI e Francesco Monaco responsabile politiche per la coesione territoriale di ANCI.
Ha introdotto i lavori Pierluigi Vinai, segretario generale ANCI Liguria. "Sulla legge di stabilità - ha detto Vinai - siamo da sempre costantemente impegnati. Veniamo da anni di tagli lineari alla finanza locale. Per la prima volta, grazie al ruolo dell'ANCI e a una forte negoziazione, siamo riusciti a ottenere una legge di stabilità sostenibile. Il patto di stabilità era necessario ma impediva la capacità di azione degli amministratori, ostacolava, tanto per capirci, anche le spese di somma urgenza a seguito delle calamità naturali".
Poi, Pierluigi Vinai, tocca il tema del turn over: "La legge di stabilità 2016, pur prevedendo nuove assunzioni, impone che vi sia una sostituzione del personale al 25%, cioè un nuovo dipendente ogni quattro pensionamenti. Non è così che si creano i presupposti per un ricambio generazionale nella pubblica amministrazione. Sulle centrali di committenza – continua Vinai - siamo riusciti a liberare la possibilità per i Comuni con una popolazione inferiore ai 10 mila abitanti di esercitare un'azione autonoma senza dover ricorrere alla centrale unica. Abbiamo ottenuto che le Città metropolitane non subissero nuovi tagli dandogli gli strumenti per rilanciarle verso il ruolo che gli appartiene come punto fondamentale dello Stato. Ultimo obiettivo riformulare la legge Delrio in modo da incentivare le unioni di Comuni e la gestione associata dei servizi”.
"Dal 2016 - ha detto il sindaco di Genova Marco Doria in qualità di presidente di Anci Liguria - non dovremo più fare i conti con il patto di stabilità, che impediva ai comuni virtuosi di investire gli avanzi di bilancio in servizi ai cittadini, ma non possiamo considerare finita la battaglia a favore di una reale autonomia finanziaria dei Comuni. Rimangono delle incognite fiscali, rispetto a quanto ha detto il Governo, e cioè che all'abolizione di alcune imposizioni seguirà una compensazione totale di ciò che i comuni non percepiscono più sulla prima casa. Prendere coscienza dei risultati raggiunti è il modo più corretto per orientare il nostro confronto con Governo e Parlamento”.
Il convegno, che ha dato appuntamento a sindaci e amministratori locali della Liguria, ha visto la partecipazione Fabrizio Clementi, responsabile coordinamento Anci regionali, Pierciro Galeone direttore IFEL (istituto per la finanza e l'economia locale), Andrea Ferri responsabile finanza locale IFEL, Agostino Bultrini, responsabile personale e relazioni sindacali ANCI, Dimitri Tasso, coordinatore nazionale ANCI e Francesco Monaco responsabile politiche per la coesione territoriale di ANCI.
Ha introdotto i lavori Pierluigi Vinai, segretario generale ANCI Liguria. "Sulla legge di stabilità - ha detto Vinai - siamo da sempre costantemente impegnati. Veniamo da anni di tagli lineari alla finanza locale. Per la prima volta, grazie al ruolo dell'ANCI e a una forte negoziazione, siamo riusciti a ottenere una legge di stabilità sostenibile. Il patto di stabilità era necessario ma impediva la capacità di azione degli amministratori, ostacolava, tanto per capirci, anche le spese di somma urgenza a seguito delle calamità naturali".
Poi, Pierluigi Vinai, tocca il tema del turn over: "La legge di stabilità 2016, pur prevedendo nuove assunzioni, impone che vi sia una sostituzione del personale al 25%, cioè un nuovo dipendente ogni quattro pensionamenti. Non è così che si creano i presupposti per un ricambio generazionale nella pubblica amministrazione. Sulle centrali di committenza – continua Vinai - siamo riusciti a liberare la possibilità per i Comuni con una popolazione inferiore ai 10 mila abitanti di esercitare un'azione autonoma senza dover ricorrere alla centrale unica. Abbiamo ottenuto che le Città metropolitane non subissero nuovi tagli dandogli gli strumenti per rilanciarle verso il ruolo che gli appartiene come punto fondamentale dello Stato. Ultimo obiettivo riformulare la legge Delrio in modo da incentivare le unioni di Comuni e la gestione associata dei servizi”.