Mammiferi marini metropolitani: 14 comuni costieri della Città metropolitana di Genova aderiscono alla Carta di Partenariato del "Santuario Pelagos"
a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Genova
Oggi nell’Auditorium dell’Acquario di Genova la firma da parte dei sindaci della Carta, frutto di un accordo fra Italia, Francia e Principato di Monaco, e la consegna delle bandiere ai comuni. Con questa adesione, sollecitata dalla Città metropolitana, i 14 comuni di impegnano a sostenere attivamente le misure di protezione dei mammiferi marini nell’area del Santuario, che si estende per 87.500 km2 nel Tirreno settentrionale.

Quasi tutto il litorale della Città metropolitana di Genova, da Cogoleto a Moneglia, fa oggi parte del ‘Santuario Pelagos’, l’area di 87.500 km2 del Tirreno settentrionale fra Costa Azzurra, Liguria, Toscana, Sardegna e Corsica in cui vengono riservate particolari misure di protezione ai cetacei e ai mammiferi marini, quali balene e delfini: i sindaci di Cogoleto, Genova, Lavagna, Moneglia, Pieve Ligure, Recco, Sestri Levante, Sori e Zoagli, ovvero 9 degli 11 comuni rivieraschi della Città metropolitana di Genova che ancora mancavano all’appello dopo l’adesione dei 5 pionieri Chiavari, Camogli, Portofino, Rapallo e Santa Margherita Ligure (mancano quindi solo i comuni di Arenzano e Bogliasco, di cui si attende l’ingresso a breve), hanno infatti sottoscritto questa mattina, con una cerimonia svoltasi nell’Auditorium dell’Acquario di Genova, la Carta di Partenariato ‘Pelagos’ tra Italia, Francia e Principato di Monaco, che impegna le amministrazioni comunali ad aderire al Santuario: durante la cerimonia i sindaci di tutti i 14 comuni metropolitani genovesi oggi aderenti, in presenza del Sindaco metropolitano di Genova Marco Doria, hanno ricevuto dai rappresentanti del Ministero dell’Ambiente, l’on. Silvia Velo, sottosegretario alla Tutela del territorio e del mare, e Aurelio Calagione, comandante del Reparto ambientale della Capitanerie di Porto, le bandiere del ‘Santuario Pelagos’. Alla cerimonia hanno partecipato anche i comuni di Albenga e Varazze (Sv), Ameglia e Riomaggiore (Sp), Vecchiano (Pi) e Capalbio (Gr).

“Con questa cerimonia – ha affermato con soddisfazione il sindaco metropolitano Marco Doria – quasi tutti i comuni costieri dell’area metropolitana genovese aderiscono alla Carta di Partenariato, così come sollecitato dalla Città metropolitana. Vogliamo infatti aumentare la sensibilità ambientale dei comuni facendo sì che questi adottino, nell’ambito delle loro decisioni gestionali, le soluzioni che abbiano l’impatto minore sui mammiferi marini, e inoltre che promuovano sul proprio territorio iniziative pedagogiche e/o di informazione sul Santuario Pelagos e infine che contribuiscano a trasmettere le informazioni sugli eventuali spiaggiamenti di mammiferi marini o di altre specie marine che potrebbero accadere lungo il litorale comunale”.

Che cos’è il ‘Santuario Pelagos’?

Il Santuario Pelagos è stato istituito per proteggere i mammiferi marini dalle minacce generate dalle attività umane. Non si tratta di vietare le attività umane, quanto di renderle compatibili con la presenza di specie importanti. Il Santuario nasce dall'accordo tra tre Paesi: Francia, Italia e Principato di Monaco. Ciascun paese opera in funzione dei propri mezzi, mentre il Segretariato Permanente con sede a Genova coordina l'insieme delle azioni.

Il Santuario definisce uno spazio di tutela marittima che travalica i territori nazionali (12 miglia dalla costa). Comprende quindi territori d'alto mare, la cui regolamentazione è notoriamente blanda e definita dalla convenzione di Montego Bay del 1982. Però una ‘Zona di Protezione Ecologica’ è stata istituita in Italia e la Francia ha istituito una ‘Zona Economica Esclusiva’ che si estende oltre la fascia delle 12 miglia e prevede sanzioni per le navi – anche straniere – colpevoli di atti di inquinamento deliberato.
Il Santuario Pelagos è un'Area Specialmente Protetta d'Importanza Mediterranea (ASPIM). Le ASPIM costituiscono il nucleo di una rete che si prefigge l'efficace conservazione del patrimonio mediterraneo. Per realizzare questo obiettivo, le parti svilupperanno una cooperazione multilaterale nel campo della conservazione e della gestione degli ambienti naturali, in particolare attraverso la creazione di ASPIM transfrontaliere. I siti che possono essere inseriti nell'elenco delle ASPIM soddisfano i requisiti di: investire ai fini della conservazione degli elementi costitutivi della diversità biologica nel Mediterraneo; contenere ecosistemi specifici della regione mediterranea o habitat di specie protette; presentare un interesse particolare sul piano scientifico, estetico, culturale o educativo.

I 21 paesi del bacino mediterraneo firmatari della Convenzione di Barcellona, tra cui l’Italia, s'impegnano a rispettare le azioni di protezione e di gestione realizzate nelle ASPIM. Il Santuario dei Pelagos è iscritto dal novembre 2002 nell'elenco delle ASPIM, nel quadro della Convenzione di Barcellona e fa parte quindi di una rete che opera per l'efficace conservazione del patrimonio del Mediterraneo.

La Carta di Partenariato – che cos’è, contesto e obiettivo

Nel 2007 in occasione della riunione del gruppo di lavoro sensibilizzazione della Parte Francese del Santuario Pelagos si è confermata la necessità di coinvolgere maggiormente gli enti e i portatori d'interesse locali sui principi promossi da Pelagos. La stessa richiesta è stata formulata direttamente, nel 2008, da vari Comuni costieri, che desideravano diventare partner del Santuario Pelagos. Da questi incontri è nata l'idea di istituire una Carta di Partenariato con i Comuni costieri del Santuario, adottata durante la 4a Conferenza delle Parti dell'Accordo.

Gli obiettivi di questa Carta sono:
• cercare l'adesione di tutti i Comuni costieri del Santuario;
• rendere più tangibile il Santuario agli occhi del pubblico;
• creare nuove dinamiche di progettazione e di partenariato con riguardo ai mammiferi marini;
• coinvolgere a fondo i partner territoriali per promuovere le idee del Santuario e per realizzare azioni concrete a favore dei mammiferi marini;
• promuovere il Santuario come vero e proprio motore di sviluppo e di animazione per i comuni;
• coinvolgere i Comuni nella missione d'informazione e di sensibilizzazione del Santuario.

Tutti i Comuni costieri il cui territorio è ubicato nel Santuario Pelagos possono aderire alla Carta

La firma della Carta di Partenariato avviene in seguito a una delibera comunale da parte del Comune competente il cui territorio è situato nelle acque marittime del Santuario Pelagos.

Ai Comuni che sottoscrivono la Carta è consentito esporre la bandiera del Santuario in qualsiasi punto del territorio comunale.


Anno istituzione Santuario Pelagos:  2002

Superficie:     87.500 km2 nel Tirreno Settentrionale

Specie protette:   Balenottera comune, capodoglio, zifio, globicefalo,
grampo, tursiope, delfino comune, stenella striata

Regioni italiane coinvolte: Liguria, Toscana, Sardegna

Paesi aderenti Carta Partenariato:  Italia, Francia, Principato di Monaco

Comuni Cm Genova firmatari Carta:  Cogoleto, Chiavari, Camogli, Genova, Lavagna, Moneglia, Pieve Ligure, Recco, Portofino, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Sestri Levante, Sori, Zoagli

Comuni CM Genova ad oggi mancanti:  Arenzano, Bogliasco





data: 
17/11/2016
Ultimo aggiornamento: 17/11/2016
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