Musei civici e sistema culturale: mostre ed eventi 2017
a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Genova
“Sono dati molto importanti – sottolinea l’assessore alla cultura e al turismo del Comune di Genova, Carla Sibilla – che confermano Genova come città d’arte e meta turistica per italiani e stranieri. In particolare, abbiamo promosso i Musei della città come sistema e con una logica di pro-dotto che offre sempre stimoli ed iniziative nuove, tanto che le nostre strutture museali sono diven-tate in termini quantitativi il secondo attrattore della città, dopo l’Acquario. Che Genova fosse bella lo sapevamo. Quello che abbiamo fatto è stato farlo sapere a tutti con azioni mirate e continuative. Anche la scelta del logo Genova more than this si è rivelata una scommessa vinta poiché si è af-fermato come elemento di riconoscibilità della città. Il connubio cultura-turismo si è dimostrato inol-tre una scelta vincente di questa Amministrazione. Il 2017 – conclude Sibilla – sarà un anno che se-guirà questa impostazione con un ricco programma di mostre e di eventi nelle nostre sedi museali e con un’azione di coordinamento delle tante iniziative presenti in città”.
Anche il 2017 – dunque – sarà un anno con nuove e importanti offerte culturali per la città, e per i sempre più numerosi turisti. Nei Musei di Strada Nuova e al Museo di Sant’Agostino, dopo un accurato restauro da parte dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, verranno di nuovo esposte opere inestimabili come il Pallio di San Lorenzo e il Sacro Catino.
Della stessa impronta è la mostra, proposta dai Musei di Strada Nuova, dedicata alla presentazione al pubblico di una serie di dipinti di alta qualità e grande interesse. Capolavori di maestri genovesi del primo Seicento, restaurati negli ultimi anni grazie a sponsorizzazioni di privati e alla collaborazione con importanti istituzioni museali nazionale e internazionali. Di grande rilievo anche l’esposizione, al Museo d’Arte Orientale Chiossone, dei prestigiosi manufatti in bronzo e metallo di appartenenza del Museo stesso. Nel percorso espositivo anche alcuni pezzi provenienti da tutta Italia.
Quest’anno il Museo di Storia Naturale di Genova compie centocinquant’anni e li festeggerà con una mostra che racconterà la sua storia distribuita lungo tutte le sale espositive, con particolare riguardo agli esploratori che da tutto il mondo hanno fatto affluire milioni di reperti, formando collezioni scientifiche ancora oggetto di studio da specialisti di tutti i paesi. La mostra aiuterà a comprendere la straordinaria importanza del museo che custodisce un archivio perenne della biodiversità del pianeta.
L’Amministrazione comunale, oltre alle mostre che seguono il profilo culturale dei musei – importanti anche le proposte del polo museale di Nervi e Pegli e le nuove proposte in tema di ricerca fotografica di Palazzo Rosso – prevede anche la realizzazione, alla Loggia di Banchi, di “Cinepassioni”, una rassegna dedicata al cinema, e una mostra dedicata a Emanuele Luzzati, a dieci anni dalla sua scomparsa.
Il Comune di Genova sta puntando, con sempre maggior convinzione sulla promozione, nazionale e internazionale, del patrimonio culturale della città.
Il sito visitgenoa.it ha avuto oltre 802 mila utenti e oltre 1 milione e 100 mila sessioni, a cui hanno corrisposto 2.028.708 visualizzazioni di pagina. La sezione dedicata alle mostre è nella top ten delle sezioni più visitate; mentre il portale del Comune dedicato ai Musei ha raggiunto, sempre nel 2016, le 700 mila visualizzazioni con oltre 240 mila sessioni e 170 mila utenti.
Per rendere ancora più attrattivo il patrimonio culturale della città, nel 2016 sono stati realizzati anche gli interventi tecnici per l’accessibilità alle sedi museali, fra questi la nuova rampa di accesso del Museo di Storia Naturale, il riallestimento al museo di Sant’Agostino per la Margherita di Brabante in rientro dal Museo di Norimbrega, le nuove opportunità offerte dalla recente riapertura del parco di Villa Pallavicini a Pegli e le iniziative nell’area del Parco Naturale delle Mura, quest’ultime dedicate all’ecologia. Interventi che, dallo scorso anno, possono beneficiare dell’Art Bonus e che nella nostra città, le donazioni, hanno superato i 170.000 euro, Importo che andrà a coprire i costi per nuove riqualificazioni e migliorie.
Un apporto significativo è dato anche dai 28 progetti di “alternanza scuola-lavoro” del settore Musei-Biblioteche (legge 107/2015), a cui hanno partecipato 637 studenti. Sono più di 45 mila gli studenti che hanno partecipato alle circa duemila attività didattiche appositamente realizzate nei diversi Musei; 5.378 sono le persone che hanno frequentato i 187 laboratori o attività dedicate alle famiglie. Particolare attenzione anche ai disabili: si contano 1.449 presenze suddivise nelle 126 iniziative organizzate dai Musei civici.
EVENTI 2017 PER LA VALORIZZAZIONE DELLA RETE MUSEALE
Rolli Days
1-2 aprile e 14-15 ottobre
Dopo il grande successo delle tre edizioni del 2016, anno del decennale dal riconoscimento Unesco, con circa 250.000 presenze nei sei giorni di aperture straordinarie, prosegue anche nel 2017 la valorizzazione dei Palazzi dei Rolli, Patrimonio dell'Umanità Unesco.
Genova apre al pubblico i suoi straordinari palazzi in due week end: 1-2 aprile e 14-15 ottobre 2017.
Giornate straordinarie per esplorare le splendide residenze dell'aristocrazia genovese, edificate tra il Cinquecento e il Seicento e magnificamente decorate con affreschi, arredi, dipinti ad opera dei maestri del tempo.
Durante la visita ai Palazzi, studenti e ricercatori dell’Università degli Studi di Genova, accoglieranno i visitatori per illustrare la magnificenza delle antiche dimore.
Saranno inoltre organizzati itinerari guidati a cura di guide professioniste, per scoprire le storie delle famiglie della nobiltà genovese e le vicende di una città "Superba".
Per rendere i Rolli Days accessibili a tutti, torneranno anche in queste edizioni del 2017 le visite guidate dedicate alle persone non vedenti, persone sorde e con disturbi dello spettro autistico
La Notte dei Musei
13 maggio
Un’occasione unica per godere il patrimonio artistico al di fuori dei consueti orari di visita arricchito da un nutrito programma di eventi che accompagnerà i visitatori per tutta la serata.
MOSTRE TEMPORANEE 2017
MUSEI DI STRADA NUOVA
• La grafica di Sinibaldo Scorza a Palazzo Rosso
10 febbraio – 4 giugno
Sinibaldo Scorza, originario di Voltaggio – oggi in provincia di Alessandria ma allora importante cittadina della Repubblica di Genova – apparteneva a una nobile famiglia, ma il padre non ostacolò quella sua vocazione artistica che ebbe così modo di mettere in pratica nei primi tre decenni del Seicento. In particolare, l’attività grafica venne già lodata dalle fonti a lui contemporanee, insieme alla sua produzione di miniature e di opere pittoriche di piccolo formato, per l’alta qualità formale, la capacità mimetica della natura e l’originalità per allora davvero notevole dei soggetti.
La produzione di Scorza venne molto apprezzata dai collezionisti dell’epoca – non solo genovesi, basti citare la sua pluriennale attività come artista di corte presso i Savoia, e quella per una celebrità dell’epoca, il poeta Giambattista Marino – in ragione della scelta degli animali come soggetto privilegiato, raffigurati singolarmente o inseriti in più complesse composizioni di tema biblico o mitologico.
La freschezza e la presa diretta dal vero che caratterizza la sua produzione su carta, di cui il Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso conserva ben 83 esemplari, 55 dei quali inediti in quanto da poco identificati e quindi presentati per la prima volta al pubblico in questa occasione, univa alla piacevolezza dei soggetti il virtuosismo del tratto, ora più libero e pittorico, ora più meticoloso e descrittivo.
• Mecenati di ieri e di oggi
Restauro dei dipinti del 600 genovese
Estate
La mostra è dedicata alla presentazione al pubblico di una serie di dipinti di alta qualità e grande interesse, restaurati negli ultimi anni grazie a sponsorizzazioni di privati e alla collaborazione con importanti istituzioni museali nazionale e internazionali.
Capolavori di maestri genovesi di primo Seicento come Gioacchino Assereto e Simone Barabino e di età barocca come Domenico Piola, Gregorio e Lorenzo De Ferrari, si affiancheranno a opere di scuola fiamminga del Cinquecento da prototipi di Dürer e Van Cleve e a dipinti di scuola piemontese e lombarda, come il caravaggesco Giuseppe Vermiglio, il sontuoso Carlo Francesco Nuvolone e la rara pittrice Orsola Maria Caccia.
Per alcune di queste opere, come l’olio su tavola di Lorenzo De Ferrari per lungo tempo in deposito, si tratta di una vera e propria ‘restituzione’; il catalogo scientifico permetterà al pubblico di conoscere i risultati di questi interventi e gli aggiornamenti scaturiti dalle ricerche effettuate.
• Orientalismi – Il fascino dell’Oriente tra XVII e XX Secolo nei tessuti e nelle ceramiche dei Musei genovesi.
Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco e Museo Diocesano
Ottobre – marzo 2018
La mostra propone un itinerario attraverso le collezioni tessili, le raccolte ceramiche dei Musei di Strada Nuova e il ricco patrimonio tessile del Museo Diocesano seguendo il filo conduttore dei rapporti con l’arte orientale, un tema trasversale per tutta la cultura europea. Il percorso comprende vari momenti di questa complessa e affascinante storia, in cui l’utilizzo di manufatti e le acquisizioni di modelli e tecniche orientali si alternano alle rivisitazioni fantastiche da parte degli artisti occidentali. Il mondo arabo, la Cina e l’India sono i principali interlocutori in questo viaggio che conduce il visitatore dal XVII secolo sino ai primi decenni del Novecento, tra merletti, stoffe preziose, abiti, accessori, parati liturgici e porcellane in gran parte inediti, alla riscoperta degli aspetti meno conosciuti di un dialogo tra culture che dura ininterrottamente da secoli.
• Albrecht Dürer (1471-1528): un protagonista dell’arte dell’incisione
Dicembre
Un colto e avveduto collezionista ha comunicato la sua intenzione di destinare al Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso la collezione di incisioni di grandi maestri che ha messo insieme negli anni con passione e determinazione. Si tratta di più di centocinquanta stampe di artisti tedeschi di primo Cinquecento, come Albrecht Altdorfer, Hans Sebald Beham, ma soprattutto di Albrecht Dürer, che nel campo del bulino è stato un protagonista insuperato.
Con l’accordo del proprietario, che per ora vuole mantenere l’anonimato, i Musei di Strada Nuova presentano in anteprima proprio il fondo Dürer per far apprezzare fin d’ora alla città la qualità straordinaria di questa raccolta
MUSEI DI STRADA NUOVA
DOCSAI – Centro di documentazione per la storia, l’arte e l’immagine di Genova
• Staglieno nella fotografia ottocentesca
Palazzo Rosso - Sale del mezzanino
Ritratti per l’eternità
Aprile - maggio
La mostra propone un magico percorso attraverso quel vero e proprio “museo a cielo aperto” costituito dal Cimitero di Staglieno, attraverso le delicate immagini scattate dai più grandi fotografi dell’epoca (tra i quali spiccano i nomi di Alfred Noack e Célestin Degoix) nei decenni immediatamente successivi alla sua inaugurazione, avvenuta il 1 gennaio 1851.
• Disegni per una città moderna.
Genova negli acquerelli di Aldo Raimondi
Palazzo Rosso - Sale del mezzanino
Autunno
La mostra ripercorre, attraverso opere di Aldo Raimondi (decoratore, architetto, docente all’Accademia di Brera, illustratore della “Domenica del Corriere”, e fortunato acquerellista di città italiane e straniere) la storia di alcuni edifici cittadini costruiti a cavallo delle due Guerre che delinearono e caratterizzarono in modo imprescindibile l’aspetto della città post-ottocentesca, la “città moderna”. Il percorso si snoda attraverso una serie inedita di acquerelli, conservati presso la Collezione Topografica del Centro DocSAI, che ritraggono scorci di Genova alla metà degli anni ’30.
• Michele Fenati, disegnatore e architetto al servizio della città
Palazzo Rosso Centro - sale del mezzanino
Autunno
Anche se il suo nome è sconosciuto ai genovesi, la nostra città conserva numerose tracce del lavoro di Michele Fenati, disegnatore e architetto alle dipendenze del Comune di Genova dal 1907 al 1950. La città è ricca dei suoi interventi, che spaziarono dalla progettazione di molti mercati cittadini (Piazza del Carmine, Piazza Statuto, Piazza Martinez, Castelletto – struttura oggi adibita a palestra ma concepita come luogo di commercio alimentare), di edifici scolastici e d’abitazione, di fondamentali interventi nei Cimiteri civici (tra i quali il più importante è relativo alla Galleria di sant’Antonino, di cui ci si accinge al restauro), fino al disegno delle cancellate del Ponte Monumentale e del Museo di Storia Naturale. All’attività di tecnico si affianca la sua decisa verve di disegnatore e ornatista, che si esplica al di là dei confini cittadini, con collaborazioni a Madrid, San Paolo del Brasile, non so dov’altro.
In occasione della donazione del ricco archivio fatta dal figlio Giuseppe al Comune di Genova, grazie anche alla piena collaborazione della famiglia, si intende dedicare al personaggio uno studio approfondito e una piccola esposizione che ripercorra le tappe salienti della sua poliedrica carriera, valorizzando nel contempo aspetti peculiari della nostra recente storia urbana.
GALLERIA D’ARTE MODERNA
RACCOLTE FRUGONE
MUSEO LUXORO
• Note d’Arte
GAM
7 gennaio – 28 maggio
Riprende dopo 10 anni la stagione musicale, ideata col Centro Studi Skrjabiniani di Bogliasco, per offrire al pubblico concerti preceduti da letture di opere legate alle collezioni artistiche dei Musei di Nervi. Musica, arte e natura si fondono per proporre, in sinergia con l’Associazione degli Amici della Galleria d’Arte Moderna di Milano e con Master4String, il virtuosismo di musicisti affermati, di giovani emergenti e di formazioni cameristiche nella suggestiva atmosfera di splendide sale espositive.
• Renato Casaro. Per un pugno di colori
Raccolte Frugone
5 marzo – 4 giugno
in collaborazione con l’Associazione Tapirulan e il Comune di Cremona; patrocini del Centro Fumetto “Andrea Pazienza”, Sàrmede paese della fiaba, Associazione Culturale Hamelin, Associazione Illustri, AI - Associazione Autori di Immagini, Inchiostro Festival, Fermo Immagine - Museo del manifesto cinematografico.
650 illustratori da 45 paesi del mondo hanno partecipato alla XII edizione del Concorso di Illustrazione con le loro opere ispirate al “Ciak” del cinema e rappresentando la scena di un film. Le preferenze sono andate a Chaplin, Fellini, Hitchcock e Kubrick: in mostra i 48 artisti che si sono classificati con i due vincitori (giuria e premio popolare).
Ospite speciale, Renato Casaro, nato a Treviso 81 anni fa, con oltre 100 originali esposti, vero e proprio monumento dell'illustrazione legata al cinema. Oltre mille sono le immagini da Casaro realizzate per film di ogni sorta: da La Bibbia di Dino De Laurentis a quasi tutti i western di Sergio Leone, dalle commedie di Luciano Salce ai film di Bud Spencer, Terence Hill e Ugo Tognazzi, a quelli dei registi Bertolucci, Monicelli, Lelouch, Ford Coppola, Besson e Zeffirelli per citarne solo alcuni.
• AROUND
GAM
26 marzo – 25 giugno
2° appuntamento di NaturaConTemporanea – Rassegna di arti; a cura di Fortunato D’Amico e Maria Flora Giubilei.
Mare, cielo e nuvole sono gli ingredienti di questo nuovo evento: gli elementi naturali che, con la vegetazione dei parchi, connotano il contesto ambientale della Galleria d’Arte Moderna e dei Musei di Nervi. E, all’interno, nelle sale espositive, mari, cieli e nuvole dipinti, riflessi di una natura che gli artisti del passato hanno saputo raccontare, interpretare, rileggere e restituire sulle tele attraverso puntuali “trascrizioni” o metafore. Marco Tancredi, artista bergamasco, in un progetto site-specific che lo vedrà sensibile osservatore dei fenomeni naturali e profondo indagatore di forme, colore e segni del passato, proporrà al pubblico una suggestivo e vibrante percorso d’arte con installazioni dedicate a spazi e opere della galleria.
Forme mancanti
• Forme mancanti
Raccolte Frugone
2 luglio – 3 settembre
in collaborazione con Palazzo Terragni di Lissone, prima sede, a marzo, della mostra.
Maurizio Fantoni Minnella, scrittore, film-maker, saggista e pubblicista mette in mostra scatti sul linguaggio urbano murale, sui diversi livelli di comunicazione nel loro divenire temporale, nel loro lento e progressivo accumularsi, superficie su superficie. Da una parte il dissolversi del senso, in una babele di linguaggi del quotidiano, per così dire “liberati”, e dall’altra il crescere di un magma cromatico e di forme spurie assai simile alla pittura astratta
MEDIOEVO
Museo di Sant’Agostino
• Pallio di San Lorenzo
Completamento restauro
Rientro e progettazione del nuovo allestimento per il Pallio di San Lorenzo a conclusione del restauro ad opera dell’Opificio delle Pietre Dure di Firenze, interventi realizzati con operazioni di mecenatismo e Art Bonus.
• Margherita di Brabante
Rientro dell’opera
A conclusione della mostra di Norimberga (5 marzo) e dopo essere stata vista da circa 200.000 visitatori, rientrerà nel museo di appartenenza l’opera scultorea, dopo, però, accurate verifiche, che saranno eseguite, da marzo in poi, dall’Opificio delle Pietre Dure di Firenze. Il gruppo statuario sarà quindi allestito in maniera diversa, anche per armonizzarlo con la presenza della statua della Giustizia, proveniente dallo stesso monumento e fino ad oggi conservata presso la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, grazie alla disponibilità della Direttrice di Palazzo Reale e del Polo Museale della Liguria, dott.ssa Bertolucci, e della Direttrice della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola, Dott.ssa Simonetti.
• Restauro affreschi di Valerio Castello
Durante la Notte dei Musei 2017 (sabato 13 maggio), il Museo di Sant’Agostino presenterà il restauro degli affreschi di Valerio Castello, provenienti dalla cappella del palazzo Sacchi-Nemours – già Branca Doria. Un lavoro che restituisce leggibilità e dignità ad uno dei primi affreschi realizzati da un protagonista del Seicento genovese e che consentirà di apprezzare da vicino, piuttosto che sulle pareti e sugli alti soffitti dei palazzi genovesi, la straordinaria bravura di Valerio.
• Stucchi dall’Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte
Dopo l’esposizione nell’ambito della mostra su Genova nel Medioevo, sono stati collocati in Museo gli importantissimi stucchi medievali provenienti dalla Abbazia di San Fruttuoso di Capodimonte. Databili alla prima metà del sec. XI, ed esposti in dialogo con i coevi capitelli provenienti dal complesso monastico di San Tommaso, questi mirabili stucchi narrano anch’essi di come Genova, fin dagli inizi della sua ascesa come città a metà fra Oriente ed Occidente, sia bene in grado di scegliere per sé le migliori maestranze presenti ‘sul mercato’, in questo caso provenienti dall’Oriente bizantino
ARCHEOLOGIA
Museo di Archeologia Ligure
• Darwin Days, La dispensa dei nostri antenati.
Febbraio 2017
Attività e laboratori per scuole e famiglie tenuti da ricercatrici del LAMPEA (Laboratoire Méditerranéen de Préhistoire Europe Afrique – Università di Aix e Marsiglia).
In collaborazione con la Band degli Orsi – Istituto Gaslini di Genova e Scuola Musicale Giuseppe Conte
• 100.000 anni in Liguria
giugno 2017
Sulla costa ligure, in posizione strategica tra Mediterraneo ed Europa, è possibile investigare le vicende umane degli ultimi 100.000 anni.L’allestimento propone in modo coinvolgente approfondimenti e attività sull’arrivo di Homo Sapiens e la “contemporanea” scomparsa dell’Uomo di Neandertal, la ricerca di nuovi territori e risorse, le strategie di sopravvivenza e le trasformazioni sociali ed economiche dopo la fine dell’era glaciale, le manifestazioni artistiche e spirituali e le conquiste tecnologiche da cui è nata la Liguria che conosciamo.L’esposizione si conclude raccontando i contatti con etruschi e greci, la conquista economica, militare e politica da parte di Roma e lo sviluppo del Tirreno antico.
• Tavola di Polcevera e Progetto Postumia.
Ottobre 2017
(ne sarà proposto l’inserimento nel programma del Festival della Scienza)
In collaborazione con il Polo Museale e la Soprintendenza della Liguria.
In occasione dell’incontro scientifico, dedicato a importanti scoperte ed aggiornamenti sulla storia e archeologia del territorio genovese, sono previste ricostruzioni storiche con figuranti per fare rivivere momenti e protagonisti del passato della Liguria
CULTURE NEL MONDO
Castello D’Albertis
• Flashback- cullare, giocare, crescere.
Castello D’Albertis
Marzo - giugno
Diventare grandi in altri mondi e in altri tempi è il tema di questa mostra nata dalla collabora-zione con il Museo di Artigianato di tradizione della Valle d’Aosta e la Biblioteca Internaziona-le per ragazzi De Amicis di Genova, in seguito al progetto del 2015 tra MAV e De Amicis con la mostra
“Una scultura ad ogni pagina. Aosta - Genova”.
A partire dalla nascita, per arrivare, attraverso il mondo dei giochi, alla scolarità ed al fidanzamento/iniziazione, vengono esplorati i tempi della vita in diverse società (la valdostana di fine ‘800 come quella di popoli indigeni nord e sudamericani senza dimenticare quella genovese), con l’aiuto di culle, giocattoli, come anche ninne nanne, favole e immagini di contesto, per comprendere cosa ancora ci accomuna con questi mondi in flashback spazio- temporale, nei materiali, nei rituali, nei suoni, nei modelli di riferimento, negli ideali e nei sogni
• Per piccina che tu sia…
Castello D’Albertis
Luglio – novembre
Collezionare casette souvenir in giro per il mondo, ideata da Vincenzo Padiglione, Università di Roma La Sapienza.
Partendo dal fatto che “Piccolo è bello”, come diceva il fortunato slogan di una rivolta anticonsumistica che si affermò negli anni ‘70, ciascuna delle oltre mille casettine cercate con perseveranza dall’architetto Fabrizio Ago nei suoi viaggi o giunte a lui in dono da amici e parenti, ci parla di una invadente passione, che però non si ferma ad una bellezza scontata. Incorporando estetiche altre e popolari, peraltro rivalutate da correnti artistiche contemporanee, queste casette in miniatura da tutto il mondo sono a pieno titolo esemplari di quell’arte turistica intrisa di etnicità e arte che realizza figure di compromesso tra orgoglio identitario e compiacimento verso lo straniero, tra modelli dei produttori e attese dei fruitori, tra tradizione e linguaggi contemporanei.
La mostra intende esplorare almeno alcune delle diverse narrative che convergono nelle miniature di edifici storici e di architetture vernacolari presenti nella collezione, dialogando in modo simpatetico con Castello D’Albertis e l’opera del capitano, viaggiatore e collezionista, e in modo tangenziale con l’immaginario della casa e del multiculturalismo.
• FOROBA YELEN notti di luce nel Mali
Castello D’Albertis
Dicembre – marzo 2018
a cura di Matteo Ferroni
Foroba Yelen è il nome con cui gli abitanti di un villaggio del Mali hanno battezzato il lampioncino mobile creato dall’architetto Matteo Ferroni per trasformare l’ombra dell’albero in luce. Al chiaro di luna, nel bagliore delle torce elettriche o sotto l’albero della luce, la mostra ci porta alla scoperta della ricchezza delle notti africane illuminate di vita, che sia quella del cortile del veterinario, l’orto delle donne, la sala per lo scrutinio elettorale o la “bottega” del macellaio. Le immagini dei villaggi dove si è diffusa la lampada trasmettono il fascino di una tecnologia in equilibrio con la cultura e concetti come cooperazione, comunità e design vengono rivisitati in una nuova prospettiva. Il progetto della lampada infatti, premiato dalla Città di Barcellona, pubblicato dal MoMA ed esposto alla Biosfera di Montreal come modello di integrazione tra tecnologia, cultura e natura,
non si sovrappone all’esistenza nei villaggi, ma la affianca inserendosi nel ciclo di morte e rinascita degli oggetti che passano negli atelier locali dei fabbri e di coloro che nel villaggio riparano radio e TV.
ARTE ORIENTALE
Museo d’Arte Orientale E. Chiossone
• Cibo per gli antenati, fiori per gli dei
Trasformazioni dei bronzi arcaistici in Cina e in Giappone
marzo – marzo 2018
Il Museo Chiossone di Genova custodisce le collezioni d’arte giapponese e cinese che Edoardo Chiossone (Genova 1833-Tōkyō 1898), distinto professore genovese di tecniche di disegno e incisione, raccolse durante il suo soggiorno in Giappone di oltre 23 anni, dal 1875 fino alla morte nell’aprile del 1898. Grazie alla loro ampia varietà, le collezioni Chiossone consentono di studiare sia la storia dell’arte giapponese sia le relazioni culturali e artistiche Cina-Giappone. A questo riguardo la collezione di manufatti in bronzo e metallo è particolarmente importante: i pezzi arcaistici cinesi databili dalla dinastia Song Meridionale (1127-1279) fino alla fine del secolo XIX, importati in Giappone a cominciare dal periodo Muromachi (1393-1572), documentano non solo il plurisecolare interesse cinese per le antichità, ma anche il gusto giapponese per la bronzistica cinese, coltivato dall’aristocrazia militare e dai maestri del tè. Quanto alla sezione della bronzistica giapponese, comprende opere insigni databili dalla Protostoria (periodi Yayoi e Kofun, secoli III a. C – VII d.C.) fino al tardo periodo Meiji (1868-1912).
La maggior parte delle opere esposte in questa rassegna appartiene al Museo Chiossone, con la significativa partecipazione di prestiti importanti provenienti dal Museo Nazionale d’Arte Orientale di Roma, dal Museo d’Arte Cinese ed Etnografico di Parma e da una collezione privata.
STORIA NATURALE
Museo di Storia Naturale
• 150 anni del Museo di Storia Naturale
Primavera
Il Museo di Storia Naturale di Genova, fondato nel 1867, quest'anno compie 150 anni; la mostra distribuita lungo tutte le sale espositive racconterà la sua storia con approfondimenti sugli esploratori che da tutto il mondo hanno fatto affluire milioni di reperti formando collezioni scientifiche ancora oggetto di studio da specialisti di tutti i paesi. La mostra aiuterà a comprendere la straordinaria importanza del Museo di Genova che custodisce un archivio perenne della biodiversità del pianeta.
• Mimetismo animale
Autunno 2017
La mostra sul mimetismo animale ci porterà a scoprire i trucchi di prede e predatori per nascondersi nell'ambiente: l'affascinante argomento sarà trattato da pannelli con testi, fotografie originali, diorami e terrari con animali vivi.
RISORGIMENTO
Museo del Risorgimento
• La guerra di carta: documenti, immagini, testimonianze.
Gennaio – Novembre 2017
Realizzazione delle fasi conclusive del progetto Censimento e valorizzazione delle fonti relative alla
Prima Guerra Mondiale conservate nelle collezioni documentarie e iconografiche dell’Istituto Mazziniano – Museo del Risorgimento di Genova, selezionato e finanziato nell’ambito del Bando nazionale per la Commemorazione della Prima Guerra Mondiale promosso dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Il progetto prevede:
- il completamento degli interventi archivistici, con conseguente messa on line degli inventari;
- la realizzazione di una Guida in italiano e in inglese, anche in versione e book, alle raccolte iconografiche e documentarie relative alla Prima Guerra Mondiale dell’Istituto Mazziniano (titolo provvisorio: Il primo conflitto mondiale nelle raccolte del Museo delle Guerre d’Italia);
- interventi di restauro su opere e documenti;
- riallestimento della sezione dedicata alla Grande Guerra, rinnovato attraverso l’esposizione delle opere restaurate e multimedialità.
- presentazioni pubbliche delle diverse fasi del progetto.
Alla realizzazione del progetto complessivo collaborano la Soprintendenza Archivistica e Bibliografica per la Liguria e Elios Lab - DITEN Università di Genova.
• Giornate Mazziniane
8 – 26 marzo
Celebrazioni ufficiali ed eventi culturali (conferenze, visite guidate a tema, concerti).
In particolare il 17 marzo, Giornata dell’Unità nazionale, della Costituzione, dell’Inno e della Bandiera, il Museo del Risorgimento, situato nella casa natale di Giuseppe Mazzini, sarà aperto straordinariamente tutto il giorno con attività realizzate dagli studenti della classe IV E del liceo classico Colombo nell’ambito del progetto di alternanza scuola/lavoro. La giornata si concluderà con un concerto al Teatro Carlo Felice, nel corso del quale verrà suonata eccezionalmente la chitarra appartenuta a Giuseppe Mazzini.
• Giornate Garibaldine
5 – 13 maggio
le manifestazioni comprendono momenti dedicati alle celebrazioni ufficiali e eventi culturali (conferenze, visite guidate a tema).
Alla realizzazione delle manifestazioni delle Giornate Garibaldine edizione 2017 prenderanno parte i Servizi Educativi e didattici del Settore Musei e Biblioteche, il FAI e gli studenti della classe III G del Liceo Scientifico M.L.King in alternanza scuola lavoro.
• Giornate Mameliane
5 – 12 dicembre 2017
le manifestazioni comprendono momenti dedicate alle celebrazioni ufficiali ed eventi culturali (conferenze, concerto, visite guidate a tema), che si svolgeranno per lo più al museo.
ARTE CONTEMPORANEA
Museo di arte contemporanea di Villa Croce
• Strutture – Cesare Leonardi
febbraio 2016 – aprile 2017
a cura di Joseph Grima con Andrea Bagnato in collaborazione con Archivio Cesare Leonardi.
Architetto, designer, scultore, pittore oltre che fotografo, l’impetuosa creatività di Cesare Leonardi (Modena, 1935) riflette un percorso intimamente autobiografico e ancora troppo poco conosciuto nel mondo dell’arte contemporanea. La struttura è al centro del lavoro di Leonardi: la struttura dei primi oggetti di design in vetroresina, scaturita dallo studio del principio di resistenza per forma dei materiali; la struttura delle composizioni fotografiche, costruite accostando immagini in sequenza; la struttura degli alberi, intesa come ‘architettura’ di ogni singola specie; le strutture verdi, come Leonardi chiama i parchi che progetta tra gli anni Sessanta e Ottanta; le strutture provvisorie che contraddistinguono i progetti per le Feste de l’Unità. Lo stesso principio dà vita a una nuova idea di design, i Solidi: sedie, sgabelli, tavoli, scaffali, divani, ecc. Un solo materiale, il cassero di legno per calcestruzzo; un solo colore, una vernice protettiva gialla; una sola tavola, larga 50 cm, lunga 100, 150, 200, 250 o 300 cm e spessa 2,7 cm dalla quale ottenere, senza scarto, tutti i pezzi necessari per realizzare il Solido. Con questo presupposto tra il 1983 e il 2003 esplora le innumerevoli possibilità del formato realizzando centinaia di prototipi differenti.
• What Next? - Riccardo Previdi
aprile-giugno 2017
In collaborazione con Istituto Italiano Tecnologia, Genova; a cura di Lorenzo Benedetti e Ilaria Bonacossa in partnership con Art Test Fest.
La pervasività tecnologica e la sua promessa di progresso sono al centro del lavoro di Riccardo Previdi che indagando l’errore processuale mette in corto circuito il presente con il futuro. Le nuove immagini tratte dalla nanoscopia ottica (in collaborazione con IIT) offrono una forma anomala di autoritratto, in cui la standardizzazione dell’informazione entra in rapporto dialettico con l’unicità dell’essere umano. La tecnologia e soprattutto il nostro rapporto con le sue trasformazioni viene da Previdi raccontato in maniera intima e poetica.
• My Tiger My Timing - Patrick Angus e Tomás de Luca
luglio-settembre 2017
a cura di Francesco Urbano Ragazzi. Villa Croce inaugura una serie di mostre bi-personali in cui due artisti di generazioni diverse si specchiano reciprocamente uno nel lavoro dell’altro in un confronto dialogico che permette di comprendere come la storia dell’arte, continui ad articolarsi attraverso continui rimandi e richiami a ricerche precedenti. My Tiger, My Timing è una doppia personale di Patrick Angus (North Hollywood 1953 - New York 1992) e Tomaso De Luca (Verona 1988) a cura del duo Francesco Urbano Ragazzi. I due artisti, pur provenendo da generazioni e background diversi, hanno lavorato sulla rappresentazione degli spazi che le comunità LGBT hanno saputo costruire attorno a sé per proteggersi dalle discriminazioni ed esprimere la propria libertà.
• Uno sguardo intimo sulla Collezione Ghiringhelli – Stefano Arienti
ottobre-dicembre 2017
La ricerca di Stefano Arienti affronta molti dei temi legati al complesso “sistema della visione” nella convinzione che la pratica artistica possa contribuire a risvegliare le percezioni sopite dalla sovraesposizione agli stimoli a cui siamo sottoposti. In tal modo si rivolge allo spettatore coinvolgendolo in un processo mentale indipendente, critico e consapevole.
Attivo dal 1985, Arienti utilizza e manipola materiali di uso comune sperimentando ed elaborando di volta in volta tecniche e metodologie inedite.
data:
26/01/2017
Ultimo aggiornamento: 26/01/2017