Nuovi permessi europei per disabili: il ruolo svolto dal Comune di Genova

Rinnovate le procedure per ottenere il contrassegno non più arancione ma azzurro. In totale sono quasi 10.000. Inps e Genova Parcheggi incroceranno i dati degli aventi diritto per scoprire gli abusivi. Divieto di usare il contrassegno in assenza dell’intestatario

CUDE
E' andato in soffitta da poco più di un mese il vecchio contrassegno disabili arancione, sostituito da uno di colore azzurro, con una foto formato tessera del titolare e la firma in calce, oltre a un ologramma adesivo all'interno per facilitare l'identificazione e debellare abusi e falsificazioni.

Sul diritto alla mobilità delle persone disabili si è svolto questa mattina nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi il corso organizzato da Regione Liguria e Consulta regionale per i diritti della persona handicappata e rivolto ai Comuni della provincia di Genova per guidare il delicato passaggio dal vecchio contrassegno disabili al nuovo Cude (Contrassegno unico disabili europeo), in vigore dal 16 settembre 2015.

A fare gli onori di casa l’assessore alla Mobilità e traffico Anna Maria Dagnino, capofila del progetto. Erano inoltre presenti, l’assessore regionale alla Sanità Sonia Viale, il coordinatore della segreteria della Consulta regionale per i diritti della persona handicappata Claudio Puppo, l’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini e il comandante della Polizia Municipale, Giacomo Tinella. La presenza degli amministratori di Palazzo Tursi ha voluto attestare il ruolo importante del Comune di Genova nel passaggio dal vecchio contrassegno cartaceo al nuovo Cude, assimilato a un vero e proprio documento di identità plastificato e, quindi, con minor rischio di contraffazione.

“Abbiamo voluto attrezzarci in tempo – ha detto l’assessore Anna Maria Dagnino – perché siamo consapevoli che le persone portatrici di handicap hanno bisogno, forse più di altre, di certezze sia nelle procedure che nella tempistica. Lasciatemi poi sottolineare il rapporto di collaborazione con la  Consulta regionale per i diritti della persona handicappata che ci ha consentito di prepararci al meglio e la professionalità dei nostri funzionari che ha portato all’acquisizione di un know how apprezzato non soltanto a Genova”.

Ad oggi nel territorio comunale sono stati già rinnovati circa 8 mila permessi su un totale di 9.800.

" I quasi 10 mila permessi per disabili emessi a Genova - ha detto l'assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini - sono ora soggetti ad accertamenti particolarmente rigorosi. Il loro numero è considerevole in quanto la nostra città ha una forte presenza di anziani che in molti casi soffrono di patologie debilitanti. Il malcostume delle contraffazioni può essere combattuto solo con l'incrocio di competenze tecniche con quelle mediche, che devono essere indirizzate a un vero controllo e una reale verifica per quanto attiene l'utilizzo del mezzo".

E' lungo l'elenco delle patologie per avere diritto al nuovo "contrassegno europeo di parcheggio per disabili". Si va da chi ha deficit di tipo deambulatorio, a insufficienze cardiache, da chi soffre di una grave obesità a chi ha alterazioni comportamentali.

"Il permesso per disabili – ha detto il coordinatore della segreteria della Consulta regionale per i diritti della persona handicappata Claudio Puppo - è stato per troppo tempo interpretato come un diritto di successione, da tramandare da nonno a nipote. Non è così. Un suo non corretto utilizzo, danneggia chi soffre e ha veramente dei problemi a muoversi, rinunciando a farlo se la città non è accessibile.  Le persone con un deficit deambulatorio, o un altro tipo di patologia debilitante, devono poter vivere una vita normale, esprimersi e socializzare".

La normativa europea – recepita dall’Italia nel 2012 – consentiva alle Amministrazioni di sostituire il contrassegno fino al 15 settembre di quest’anno. Palazzo Tursi si è attivato immediatamente adottando già nel marzo 2013 una delibera con specifiche istruzioni. Ciò ha consentito alla Polizia Municipale e a Genova Parcheggi, la società che si occupa della concessione dei permessi, di gestire gradualmente la sostituzione e di fornire a tutti coloro che hanno diritto al rilascio le necessarie informazioni.

Una professionalità che si è sostanziata nella stesura di uno speciale manuale che è stato messo a disposizione di Anci (Associazione nazionale comuni italiani) per l’utilizzo presso quelle Amministrazioni, soprattutto le più piccole, in difficoltà nel recepire le nuove disposizioni. Da ricordare – a riprova del ruolo di capofila svolto da Palazzo Tursi – il fatto che tra i relatori dei corsi organizzati da Regione e Consulta ci sono funzionari della Polizia Municipale e di Genova Parcheggi.
30 ottobre 2015
Ultimo aggiornamento: 30/10/2015
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