OGGI IN SALA ROSSA – BARRIERE ARCHITETTONICHE E SERVIZI DOMICILIARI
A cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio comunale di Genova

L’ordine del giorno dellincontro di oggi delle commissioni II – Pari opportunità e politiche femminili, V – Territorio e VII – Welfare comprendeva due argomenti: la mappatura delle barriere architettoniche e l’accreditamento dei servizi domiciliari. Con la presidenza di Cristina Lodi (Pd), erano presenti per il primo punto l’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini e per il secondo quello alle Politiche socio sanitarie Emanuela Fracassi.

Sul tema delle barriere architettoniche, proposto dal gruppo del Movimento Cinque Stelle, Fiorini ha illustrato le attività dell’ufficio Accessibilità del Comune, creato tra il 2011 e il 2012 e rinforzato nel corso del mandato, anche aumentando il personale, per affrontare il problema in modo concreto e tenendo conto di tutte le sue implicazioni, per il miglioramento della vita in città. Perché l’eliminazione di una barriera architettonica non è solo un’azione per l’inclusione di una persona o di una categoria di cittadini, ma un miglioramento del tessuto urbano in generale e perciò della qualità della vita.

L’ufficio fornisce pareri di conformità su opere pubbliche e interventi di urbanizzazione connessi con opere private, oltre a consulenze a tecnici comunali e a liberi professionisti; collabora con gli ordini professionali di architetti, geometri e ingegneri e con l’università, si incarica della mappatura delle barriere sul territorio genovese e della loro rimozione dagli edifici comunali, nonché di formazione di personale interno ed esterno all’amministrazione. Sul sito del Comune è presente una breve presentazione di alcuni degli studi e lavori di questo servizio.

In ottobre si è costituito un gruppo di lavoro, con la partecipazione, insieme agli uffici comunali, della Consulta per l’Handicap, per l’elaborazione del Piano per l’eliminazione delle barriere architettoniche (Peba).

A Genova gli interventi sulle barriere sono resi complessi dall’orografia e dalla presenza di tanti edifici storici. Di queste difficoltà ha tenuto conto la Giunta che, con l’ufficio Accessibilità, ha stabilito le priorità dell’azione del Comune. Al primo posto ci sono gli edifici scolastici, spesso antichi o progettati per altre funzioni. Altri interventi prioritari riguardano i marciapiedi, le fermate degli autobus, le zone pedonali.

Sull’argomento sono intervenuti i consiglieri: Stefano De Pietro (M5s), che ha richiamato l’attenzione sulle disabilità percettive e sensoriali, ricordando che per chi ha problemi di vista o di udito una segnaletica non adeguata costituisce un ostacolo; Alberto Pandolfo (Pd), che ha denunciato la presenza di “barriere non fisiche”, cioè di regolamenti che creano difficoltà al diversamente abile, imponendogli per esempio norme diverse per il posteggio a seconda di chi lo gestisce; Paolo Putti (M5s), che ha richiamato le barriere presenti in alcune scuole.

È stata rapida, infine, la trattazione del secondo punto all’ordine del giorno: Fracassi ha riferito alle commissioni le modifiche della Giunta, sulla base delle indicazioni della commissione, alla proposta che sarà presentata prossimamente al Consiglio, cambiamenti tesi a migliorare la possibilità per il cittadino di scegliere, grazie a un sistema trasparente di sportelli, anche informatici, di informazione e consulenza, le modalità di servizio più adatte.

Sono intervenuti su questo tema Paolo Putti (M5s) e Gian Piero Pastorino (Fds).

 

data: 
28/11/2016
Ultimo aggiornamento: 29/11/2016
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