OGGI IN SALA ROSSA – AMT E ATP, DELIBERA LICENZIATA IN COMMISSIONE
Ultima seduta di commissione del 2015, questa mattina in Sala Rossa. Le commissioni III – Bilancio, V – Territorio e VI - Sviluppo economico si sono riunite per discutere la proposta di Giunta che riguarda la sottoscrizione dell’aumento di capitale sociale di Atp Spa riservato ad Amt Spa, dal piano di concordato in continuità di Atp Esercizio Srl.I lavori, presieduti da Luciovalerio Padovani (Lista Doria) iniziano con l'audizione delle rappresentanze sindacali di Atp e di Amt, del managment di Atp e del collegio sindacale di Amt.
I sindacati hanno concordato sulla necessità di arrivare in tempi brevi alla positiva conclusione del percorso, in modo da salvare un’azienda, a fronte del rischio del fallimento di Atp e della perdita del 70% del credito per Amt. Ciò vanificherebbe i due anni di sacrifici da parte dei lavoratori di Atp, che hanno visto il loro stipendio decurtarsi del 6%. E’ quindi opportuno, aggiungono le parti audite, traguardare una sinergia tra le due aziende, anche in vista della gara su bacino unico regionale. Amt, che ha aderito al piano concordatario, deve acquisire le azioni di Atp, che hanno un valore, e qualora si arrivasse all’azienda unica potrebbero servire a tenerla in piedi. Certamente, è fondamentale arrivare ad un progetto in tempi brevissimi anche perché il piano concordatario risale a due anni fa e, da allora, alcuni provvedimenti sono stati presi. Per esempio, con la vendita del palazzo di via Assarotti di proprietà della Provincia, Città metropolitana ha avuto la possibilità di stanziare 125 mila euro per Atp, come ha poi ricordato Alfonso Gioia (Udc), che ricopre anche l’incarico di consigliere delegato della Città metropolitana.
La discussione successiva vede gli interventi di numerosi commissari. Stefano Anzalone (Gruppo Misto) lamenta il ritardo con cui questa pratica è stata posta in discussione e ravvisa che il Consiglio comunale ne ha avuto notizia solo due giorni fa. Pone anche una serie di domande tecniche volte a capire se, con questa operazione, Amt rientrerà di un credito. Guido Grillo (Pdl) riferendosi all’accordo del 19 marzo 2014 chiede se poi siano subentrate altre intese. Claudio Villa (Pd) si dichiara favorevole a una società che preveda la fusione di due aziende e ritiene che ciò possa salvaguardare i lavoratori. Riconosce però la necessità di un progetto specifico. Enrico Musso (Lista Musso) preannuncia il voto favorevole del suo gruppo, ma si chiede se con questa operazione i problemi verranno risolti o semplicemente rimandati: importante avere progetti per il futuro. Sul futuro dell’azienda e dei posti di lavoro, si esprime anche Mauro Muscarà (M5s), che chiede cosa esattamente preveda il concordato e se sia stata eseguita una controperizia sul valore immobiliare. Enrico Pignone (Lista Doria) ricorda il ruolo di Città metropolitana in questo contesto, e afferma che la gara regionale dovrebbe essere ferro/gomma. Occorre un efficientamento dei servizi e un contenimento dei costi, ma serve un piano nazionale, che non esiste nel decreto Milleproroghe. Antonio Bruno (Fds) esprime la necessità di iniziare, a partire dal prossimo gennaio, una discussione seria sulle aziende: l'unificazione non significa solo risparmiare sul cda, ma può essere il primo passo. La legge si stabilità taglia le risorse sul trasporto pubblico, possiamo cercare di modificare questo taglio che avrà effetti molto pesanti in tutto il Paese. Simone Farello (Pd) ritiene che la delibera di Giunta sia ben compilata, in quanto affronta il tema contingente, ma introduce anche qualche indirizzo di prospettiva. Manca solo una cosa: quando una società acquisisce un pacchetto di un'altra società, con questo atto dovrebbe anche acquisire la potestà gestionale dell'azienda. C’è il rischio, spiega Farello, che dopo aver accettato di convertire il debito in azioni continuino a comandare i comuni che non hanno mai investito nulla. Fondamentale aprire un discussione dal prossimo gennaio. Andrea Boccaccio (M5s) chiede notizie sui bilanci, gestione caratteristica, sui soci delle società e sulle percentuali associative.
Enzo Sivori, presidente di Atp S.p.a., risponde che il valore degli immobili è stimato oltre 10 milioni di euro, a bilancio ce ne sono oltre 8 per effetto degli ammortamenti, e illustra i bilanci, che sono in sostanziale equilibrio.
Dopo altri interventi da parte dei sindacati l’assessore Anna Dagnino anticipa che, dopo l’8 gennaio, quando il Tar si sarà pronunciato sulle modalità della gara si dovrà aprire un ragionamento sulla partecipazione delle due aziende alla gara stessa, con gli investimenti che questo comporta. «Inizieremo la discussione - ha detto Dagnino - quando avremo chiarezza su che tipo di gara e su che tipo di bacini dobbiamo lavorare».
La pratica viene licenziata dalla commissione, per passare alla discussione del Consiglio comunale.
data:
23/12/2015
Ultimo aggiornamento: 23/12/2015