OGGI IN SALA ROSSA – BENI CONFISCATI ALLA MAFIA: I PROGETTI PER L’USO
A cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio comunale di Genova
Davanti alle commissioni III – Bilancio e VII – Welfare, con la presidenza di Cristina Lodi (Pd), l’assessore alla Legalità Elena Fiorini ha riferito sui risultati dello studio di Ri.geNova: «si tratta perlopiù di unità immobiliari molto piccole, monolocali o minuscoli magazzini di bassissimo valore commerciale. L’organizzazione criminale aveva infatti trovato utile, per le sue attività illegali, entrare in possesso di immobili degradati all’interno di aree degradate. L’aumento dell’illegalità dovuto alle attività dei Canfarotta aveva a sua volta generato ulteriore degrado».
La perizia, a cura della Fondazione San Paolo, è costata 14 mila euro e disegna un quadro molto problematico. Le unità immobiliari, infatti, sono sparse sul territorio, in palazzi diversi. «Raramente – ha proseguito Fiorini – se ne trovano 3 o 4 nello stesso stabile. In molti casi i costi della ristrutturazione supererebbero il valore della proprietà, senza contare che spesso sono necessari, per risanare l’appartamento o il magazzino, interventi anche sul condominio. La perizia è stata un lavoro molto complesso, non solo per il rispetto delle norme e delle prassi, ma anche per problemi banali, come la mancanza delle chiavi o la presenza di occupanti».
In pochi casi la spesa della ristrutturazione risulta esigua, tale da poter essere anticipata dall’affittuario e recuperata poi sul canone d’affitto. Per queste proprietà la Giunta pensa di proporre una delibera già nel mese di luglio. Per altre unità immobiliari sarà necessario valutare, insieme ad altri enti, le possibilità di finanziamento e, nel caso, di accordo per eseguire lavori condominiali.
Tra i possibili usi, valutati in base all’interesse sociale e ai finanziamenti necessari, ci sono: magazzino (talvolta le associazioni hanno bisogno di conservare materiali), usi temporanei, laboratori, servizi per i residenti, commercio, residenziale specialistico (per esempio alloggi per studenti), uffici, albergo diffuso.
Nell’incontro sono state audite alcune associazioni a vario titolo interessate al tema.
Sono intervenuti i consiglieri Clizia Nicolella e Marianna Pederzolli (L.Doria), Antonio Bruno (Fds), Gianpaolo Malatesta (G.Misto), Matteo Campora (Pdl), Cristina Lodi (Pd), Paolo Putti (M5s).
Fiorini, al termine della riunione, ha auspicato «un altro incontro a breve, per dare impulso a un processo avviato e per seguirne lo sviluppo, perché purtroppo il processo di restituzione alla comunità dei beni confiscati è complesso, lento e farraginoso. Questo problema non è solo italiano; anzi, dipendendo in gran parte dalla necessità di seguire procedure legali, è comune a tutti gli stati europei».
data:
11/07/2016
Ultimo aggiornamento: 11/07/2016