OGGI IN SALA ROSSA – FONDAZIONE FULGIS E COSTITUZIONE DI PEGNO SULLE AZIONI IREN DI PROPRIETÀ DI FSU
A cura dell'Ufficio Stampa del Consiglio comunale di Genova
Due gli argomenti di dibattito, stamattina in Sala Rossa.
Le commissioni III Bilancio e VII Welfare, presiedute da Cristina Lodi (Pd) hanno fatto il punto sulle attività svolte dalla Fondazione Fulgis, in materia di gestione delle civiche scuole secondarie, anche attraverso l’audizione dei rappresentanti di Deledda, Duchessa di Galliera e Deledda International School.
Ad introdurre l’argomento, l’assessore Pino Boero: «Alcuni anni fa due istituti civici superiori, il professionale Galilei e l’artistico Barabino, sono passati allo Stato. Sono rimasti in carico al Comune il liceo Linguistico Grazia Deledda e l’istituto Duchessa di Galliera che, nel 2010, il Comune ha dato in gestione a Fulgis, unitamente al Deledda International School.  Fulgis – ha spiegato Boero – è una Fondazione che ha come unico membro il Comune di Genova; al momento del passaggio della gestione dei civici Istituti, la Fondazione ha ereditato dalla gestione comunale un massiccio precariato (85 docenti) poi stabilizzato. Ogni anno il Comune investe tra i 6 e i 7 milioni di euro in queste scuole, che costituiscono un’eccellenza sia dal punto di vista didattico, che organizzativo».
Sono intervenuti nell’articolato dibattito Andrea Boccaccio (M5s), Paolo Veardo (Pd), Clizia Nicolella (Lista Doria), Claudio Villa (Pd), Barbara Comparini (Lista Doria).

A seguire, insieme alla commissione VI Sviluppo economico, con la presidenza di Alberto Pandolfo (Pd), si è passati ad esaminare la delibera di Giunta relativa alla costituzione di pegno sulle azioni Iren S.p.a., di proprietà di Fsu S.r.l. e al rilascio della lettera di patronage.
L’assessore Francesco Miceli ha illustrato la delibera, approvata ieri in Giunta con carattere di urgenza. In buona sostanza, il cda di Finanziaria Sviluppo Utilities (Fus), ovvero la società individuata dai Comuni di Genova e Torino per gestire la partecipazione da loro detenuta dapprima in Iride e poi in Iren, ha chiesto alla banca di rimodulare il debito contratto al momento dell’operazione che incorporò Amga di Genova e AEM di Torino, nell’allora Iride. Ad oggi, tale indebitamento è di circa 130 milioni; nel 2012 questo debito era stato ristrutturato ed era previsto che si concludesse nel 2021 con una rata finale di circa 60 milioni di euro che avrebbe dovuto essere corrisposta dividendo la cifra al 50 per cento tra Genova e Torino. Il 30 maggio scorso, FSU ha chiesto alla banca di ristrutturare il debito e la banca ha presentato una proposta, che Fsu ha esaminato. «Chiediamo alla commissione, e in seconda battuta al Consiglio comunale, di approvare le linee guida della proposta di rimodulazione del finanziamento, con la possibilità per gli azionisti di dare le proprie azioni in pegno di garanzia, senza che ciò comporti modifiche alla governance della società, al diritto di voto e alla distribuzione degli utili» ha spiegato Miceli. La commissione viene poi aggiornata a martedì prossimo.
data: 
22/07/2016
Ultimo aggiornamento: 22/07/2016
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