A Palazzo Tursi l’ultimo saluto
a Sergio Castellaneta

Il presidente del Consiglio comunale Alessio Piana ha ricordato Sergio Castellaneta, figura rappresentativa del centro destra genovese, già parlamentare per due legislature e consigliere nel Comune di Genova

funerale castellaneta
Erano in molti, questa mattina a Palazzo Tursi, a salutare per l’ultima volta Sergio Castellaneta, grande protagonista della vita politica della nostra città e storico esponente del centro/destra genovese.

Nella camera ardente allestita nel Salone di Rappresentanza, insieme al sindaco Marco Bucci e al presidente del Consiglio comunale Alessio Piana, anche Edoardo Rixi, Gianni Plinio e molti altri amici di una vita si sono stretti intorno a Sergio, un medico con la passione per la politica «un uomo di forte personalità, a tratti ruvido, ma intellettualmente sempre onesto. Medicina e politica sono stati i binari che hanno tracciato la direzione della vita di Sergio» ha ricordato il presidente Piana, nella sua orazione.

Medico, e per dieci anni presidente dell’ordine professionale genovese, Castellaneta si affaccia alla politica nel ‘90, come consigliere comunale per la Lega Nord. Nello stesso periodo fonda il Movimento di Liberazione Fiscale. Due anni dopo, ancora nelle file della Lega approda al Parlamento, dove partecipa ai lavori della commissione Sanità ed Affari Sociali. Dopo la caduta della legislatura, nel ’94, viene nuovamente eletto, aumentando ulteriormente il suo consenso.

Nel 1997, con la lista civica “Genova Nuova", si presenta come candidato sindaco di Genova, arrivando al ballottaggio con Giuseppe Pericu. L’anno dopo cambia il nome della lista in “Liguria Nuova" e porta avanti due dei suoi cavalli di battaglia: la trasformazione della Liguria in Regione a statuto speciale e l'eliminazione del ciclo a caldo delle acciaierie Ilva, con relativa riqualificazione delle aree di Cornigliano. Nel 2000, con Liguria Nuova, Castellaneta fa il suo ingresso in via Fieschi come consigliere regionale e presidente della commissione Statuto.
Dal 2005 abbandona la politica attiva, restando tuttavia un attento osservatore della realtà genovese. 

Negli anni successivi si riavvicina alla Lega, con cui aveva comunque mantenuto un legame molto forte e alla quale non aveva mai fatto mancare suggerimenti stimoli, critiche e opinioni «nell'interesse della sua città e della sua terra» ha detto ancora Piana, che ha aggiunto: «Ho conosciuto Sergio nei primi anni Duemila, quando mi sono avvicinato alla politica. Da allora ho avuto il piacere di confrontarmi con lui su temi genovesi e liguri ma anche su questioni nazionali. Sergio, anche attraverso i social, in realtà non ha mai rinunciato alla vita attiva. L’ho incontrato per caso in Galleria Mazzini poco tempo fa, purtroppo è stata l’ultima volta. In quell’occasione si è detto soddisfatto della nuova amministrazione comunale e mi ha parlato di un libro autobiografico, che aveva in cantiere. Sappiamo che Sergio aveva espresso il desiderio di non avere un funerale tradizionale, ma un semplice incontro in un ambiente laico, in un clima di serenità – ha concluso il presidente Piana - In questo modo vogliamo salutarlo oggi, senza retorica e con un sorriso, come sarebbe piaciuto a lui».
21 marzo 2018
Ultimo aggiornamento: 21/03/2018
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