Presentato ai Municipi
il bilancio preventivo 2014

Il sindaco Doria illustra il quadro dei conti del Comune di Genova per il 2014. Uscite e entrate in linea nonostante la riduzione dei trasferimenti dello Stato. Risparmiatati alcuni milioni di euro su personale, fitti passivi e interessi. Inalterata la spesa per welfare e lavori pubblici. A ogni Municipio 200 mila euro in più

Testo Alternativo
Questa mattina, nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, il sindaco Marco Doria e gli assessori Francesco Miceli e Gianni Crivello, rispettivamente al Bilancio e al Decentramento, hanno illustrato, a un centinaio di rappresentati dei Municipi - consiglieri, assessori e presidenti - il bilancio preventivo 2014.

Ha introdotto l’incontro il sindaco Marco Doria sottolineando un numero su tutti, la cifra di 123 milioni di minori trasferimenti da parte dello Stato al Comune di Genova negli ultimi 4 anni.  Però, con una politica di risparmio, sul personale e gli interessi sul debito, l’Amministrazione è riuscita a mantenere inalterati i servizi ai cittadini e i lavori pubblici programmati.  “Il bilancio del Comune di Genova – ha detto Doria – è un bilancio condizionato dal contenimento della spesa pubblica e dalla diminuzione delle entrate. Nonostante questa contrazione senza precedenti siamo riusciti a ridurre il debito complessivo, pagare puntualmente i fornitori e mantenere il livello degli investimenti e dei servizi. Passo, passo, in modo sostenibile - ha continuato Doria - stiamo creando una finanza che potrei definire di buona amministrazione, per un futuro più sereno e meno condizionato dall’emergenza”.

Sul contenimento delle spese ha poi preso la parola l’assessore al Bilancio Francesco Miceli: “Negli ultimi due anni - ha detto Miceli – abbiamo ridotto sensibilmente la spesa del personale, dei fitti passivi scesi di 500 mila euro e le spese correnti delle direzioni, calate di 1 milione e 200 mila euro”.

“Nel 2014 – ha detto l’assessore ai lavori Pubblici Gianni Crivello - l’Amministrazione attiverà cantieri per circa 136 milioni di euro e lavorerà per portare a Genova nuove risorse, provenienti da Regione, Stato e Comunità Europea. Per quanto riguarda le manutenzioni gestite direttamente dai territori - ha continuato l’assessore – sono stati stanziati 200 mila euro in più per Municipio e, per la prima volta, i proventi derivanti da cave, discarica di Scarpino e ribassi d’asta sono entrati a far parte delle loro disponibilità finanziarie. Stiamo lavorando – ha concluso Crivello – per reperire risorse da trasformare in opportunità di sviluppo dei prossimi anni, a partire dai Por (programmi operativi regionali) e dai Pon (programmi operativi nazionali), che si devono tradurre in riqualificazione e lavoro per le nostre imprese”.

La parola è poi passata agli amministratori municipali. La consigliera della lista Musso del centro levante, Rosanna de Luca, lamenta la mancanza di dati specifici sul bilancio, ma soprattutto l’assenza di qualsivoglia riscontro riguardante le aziende partecipate.

Giulio Gennaro, capogruppo lista Musso del centro est, si associa e dice che ci vuole più chiarezza sulle spese delle Partecipate, per capire le responsabilità nella gestione delle stesse. Taddei Lorenzo, di Progresso Ligure, invita il sindaco e i suoi assessori a lavorare con maggiore fantasia, seguendo i suggerimenti che possono provenire dal territorio, almeno su integrazione e trasporto disabili.

Mauro Avvenente, presidente del Ponente, ha detto che l’aumento di 200 mila euro del fondo dei Municipi non è cosa da poco. Un segnale in controtendenza rispetto al passato e una boccata d’ossigeno per i territori mai come negli ultimi anni bersaglio di mareggiate, allagamenti e frane. Spese impreviste che erodono i già esigui bilanci e che spesso, nonostante vengano contrassegnate come somme urgenze, subiscono procedure di approvazione eccessivamente macchinose.

Caglianese Lucia, Pdl centro ovest, pone due domande, la prima riguarda le risorse che dovrebbero essere distribuite in rapporto alle servitù cittadine. La seconda tocca il tema delle risorse del welfare che andrebbero anch’esse rimodulate sulla densità di popolazione anziana.

Bianca Vergati, Sel Centro levante, chiede di conoscere il capitolo di spesa per i dipendenti dei Municipi e domanda maggiore attenzione da parte del Comune per le zone della città trascurate nel recente passato.
9 luglio 2014
Ultimo aggiornamento: 09/07/2014
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