«Da subito, dal momento in cui ci siamo insediati nel 2012, abbiamo posto il grande tema della sicurezza del territorio come una priorità assoluta, in particolare in questa città così complessa. L’obiettivo primario è garantire sicurezza ai cittadini, perché una città non può pensare al proprio sviluppo e al proprio futuro in maniera positiva se non è sicura, se non garantisce gli investimenti, le attività commerciali, il turismo. E lo scolmatore del Fereggiano era una priorità assoluta per cui sono arrivati finanziamenti fondamentali da parte del Governo». È l’assessore a lavori pubblici e protezione civile Gianni Crivello ad aprire l’incontro sul tema "Linee guida per opere e interventi del piano nazionale anti-dissesto idrogeologico", mercoledì 30 novembre nella sala del Maggior consiglio di Palazzo Ducale.
L’incontro è stato organizzato da ItaliaSicura e Ministero dell'Ambiente che hanno convocato rappresentanti di diverse istituzioni, dirigenti e tecnici di Comuni e Regione e la rete dei professionisti (in particolare ingegneri, geologi, architetti) per una giornata di lavoro sulle attività di programmazione e progettazione degli interventi per la lotta al rischio idrogeologico.
Genova, capoluogo di una regione in una delle Regioni più a rischio d'Italia e una città a cui sono dedicati i maggiori finanziamenti del Piano nazionale di Italiasicura (9 cantieri per 402mln di € per aumentare la sicurezza dalle alluvioni).
«Le nuove Linee guida sono chiare - dichiara Erasmo D'Angelis, Capo della struttura di missione ItaliaSicura di Palazzo Chigi - mai più abusi edilizi, mai più costruzioni su alvei fluviali e su aree franose come abbiamo visto a Genova o a Petilia Policastro in Calabria, basta con le progettazioni realizzate senza fare i conti con la geologia e il rischio dissesto idrogeologico. Abbiamo voltato pagina anche nella progettazione. La prevenzione è un'opera pubblica e una impresa che deve impegnare tutti: pubblica amministrazione, cittadini e professionisti».
Quella genovese è la sesta tappa del ciclo di seminari organizzati dalla #ItaliaSicura, Ministero dell'Ambiente e dalle Regioni, con la partecipazione del Consiglio nazionale dei geologi, della Rete professioni tecniche e del Consiglio nazionale degli ingegneri.
L'iniziativa 'genovese' è stata organizzata con la collaborazione di Fondazione Cima e Comune di Genova. I precedenti incontri si sono tenuti in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria e Basilicata.
L’incontro è stato organizzato da ItaliaSicura e Ministero dell'Ambiente che hanno convocato rappresentanti di diverse istituzioni, dirigenti e tecnici di Comuni e Regione e la rete dei professionisti (in particolare ingegneri, geologi, architetti) per una giornata di lavoro sulle attività di programmazione e progettazione degli interventi per la lotta al rischio idrogeologico.
Genova, capoluogo di una regione in una delle Regioni più a rischio d'Italia e una città a cui sono dedicati i maggiori finanziamenti del Piano nazionale di Italiasicura (9 cantieri per 402mln di € per aumentare la sicurezza dalle alluvioni).
«Le nuove Linee guida sono chiare - dichiara Erasmo D'Angelis, Capo della struttura di missione ItaliaSicura di Palazzo Chigi - mai più abusi edilizi, mai più costruzioni su alvei fluviali e su aree franose come abbiamo visto a Genova o a Petilia Policastro in Calabria, basta con le progettazioni realizzate senza fare i conti con la geologia e il rischio dissesto idrogeologico. Abbiamo voltato pagina anche nella progettazione. La prevenzione è un'opera pubblica e una impresa che deve impegnare tutti: pubblica amministrazione, cittadini e professionisti».
Quella genovese è la sesta tappa del ciclo di seminari organizzati dalla #ItaliaSicura, Ministero dell'Ambiente e dalle Regioni, con la partecipazione del Consiglio nazionale dei geologi, della Rete professioni tecniche e del Consiglio nazionale degli ingegneri.
L'iniziativa 'genovese' è stata organizzata con la collaborazione di Fondazione Cima e Comune di Genova. I precedenti incontri si sono tenuti in Lombardia, Emilia Romagna, Toscana, Calabria e Basilicata.