Il centro storico di Genova è uno dei più grandi d’Europa e la sua rivalutazione e riqualificazione sostenibile costituisce uno dei punti principali della strategia dell’Amministrazione. La Giunta Comunale, su richiesta delle associazioni e dei Civ del quartiere, sta provando a capire, in collaborazione con la facoltà di Architettura e la docente Renata Morbiducci, che con 50 studenti di due corsi sta elaborando una serie di proposte di intervento, quali siano le problematiche da affrontate per rigenerare il tessuto urbano del quadrilatero che va da Via Balbi sino a via Gramsci tra Principe e Porta dei Vacca, con l’obiettivo di creare una zona frequentata da numerose e differenziate utenze che renda “viva” l’area 24 ore su 24.
“Iniziando con dei micro interventi – ha l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci – per poi avviare un vero progetto complessivo di riqualificazione del quartiere. Gli esempi reali di rigenerazione urbana, come quello di Piazza Sarzano, hanno dimostrato che gli interventi “cantieristici” non sono la chiave per la rinascita del cuore storico della città. L’impulso più efficace viene dal far “vivere” le zone da utenze variegate con attività, non solo commerciali e residenziali, ma piuttosto da quelle che possono innescare processi virtuosi, costanti e continui nel tempo”.
I punti di forza su cui basare gli interventi sono la forte urbanizzazione dell’area, la vicinanza a ferrovia, metropolitana e terminal traghetti, la pedonalizzazione storica della zona, la vicinanza con l’Università e la presenza di Palazzi storici, musei e aree di interesse storico e artistico.
Il progetto complessivo ha come priorità il rifacimento delle strade pedonali, l’installazione di stazioni “intelligenti” per fornire informazioni, la demolizione di edifici abbandonati, la creazione di nuove residenze studentesche, la creazione di nuove attività pubbliche e private e la riqualificazione di edifici pubblici.
“Provare a fare, sulla falsariga di ciò che si è riusciti a fare in Sarzano – ha continuato Simonetta Cenci – una riqualificazione identica, perché la zona di progetto si trova in un contesto e con potenzialità del tutto analoghe, se non maggiori. Tali condizioni rendono concretamente possibile, con l'inevitabile gradualità, la trasformazione dell’area. Con la creazione di case per studenti universitari, ma anche una migliore illuminazione, la demolizione di parte di edifici o strutture non utilizzate, l'organizzazione di eventi che tengano vivo il quadrilatero tra Principe, via Balbi, via Gramsci e via Delle Fontane”.
Al momento non esiste nulla di concreto, gli studenti e gli uffici comunali di UrbanLab proseguiranno a incontrare le associazioni del territorio e il municipio Centro est per arri-vare, il 15 giugno, alla definizione dei 4 "casi pilota" da proporre a eventuali sponsor.
"Soprattutto quando si tratta di campus universitari - spiega l'assessore comunale allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci - gli investitori ci sono, ho già ricevuto interesse da parte di Cassa depositi e prestiti, della Banca del consiglio europeo e fondazione San Paolo".
“Iniziando con dei micro interventi – ha l’assessore all’urbanistica Simonetta Cenci – per poi avviare un vero progetto complessivo di riqualificazione del quartiere. Gli esempi reali di rigenerazione urbana, come quello di Piazza Sarzano, hanno dimostrato che gli interventi “cantieristici” non sono la chiave per la rinascita del cuore storico della città. L’impulso più efficace viene dal far “vivere” le zone da utenze variegate con attività, non solo commerciali e residenziali, ma piuttosto da quelle che possono innescare processi virtuosi, costanti e continui nel tempo”.
I punti di forza su cui basare gli interventi sono la forte urbanizzazione dell’area, la vicinanza a ferrovia, metropolitana e terminal traghetti, la pedonalizzazione storica della zona, la vicinanza con l’Università e la presenza di Palazzi storici, musei e aree di interesse storico e artistico.
Il progetto complessivo ha come priorità il rifacimento delle strade pedonali, l’installazione di stazioni “intelligenti” per fornire informazioni, la demolizione di edifici abbandonati, la creazione di nuove residenze studentesche, la creazione di nuove attività pubbliche e private e la riqualificazione di edifici pubblici.
“Provare a fare, sulla falsariga di ciò che si è riusciti a fare in Sarzano – ha continuato Simonetta Cenci – una riqualificazione identica, perché la zona di progetto si trova in un contesto e con potenzialità del tutto analoghe, se non maggiori. Tali condizioni rendono concretamente possibile, con l'inevitabile gradualità, la trasformazione dell’area. Con la creazione di case per studenti universitari, ma anche una migliore illuminazione, la demolizione di parte di edifici o strutture non utilizzate, l'organizzazione di eventi che tengano vivo il quadrilatero tra Principe, via Balbi, via Gramsci e via Delle Fontane”.
Al momento non esiste nulla di concreto, gli studenti e gli uffici comunali di UrbanLab proseguiranno a incontrare le associazioni del territorio e il municipio Centro est per arri-vare, il 15 giugno, alla definizione dei 4 "casi pilota" da proporre a eventuali sponsor.
"Soprattutto quando si tratta di campus universitari - spiega l'assessore comunale allo Sviluppo economico Giancarlo Vinacci - gli investitori ci sono, ho già ricevuto interesse da parte di Cassa depositi e prestiti, della Banca del consiglio europeo e fondazione San Paolo".