Pulizia del Parco dell'Acquasola:
10 profughi danno una mano

Primo test dell'intesa Prefettura-Comune per impiegare in piccoli lavori di volontariato i richiedenti asilo ospitati a Genova. Dopo i parchi, scuole e biblioteche. Il sindaco Marco Doria: "Sono persone con percorsi di vita difficili, che danno una mano alla comunità che li ospita"

Dieci migranti richiedenti asilo, 3 provenienti dal Mali, 2 ciascuno da Senegal e Gambia, uno da Somalia, Togo e Afghanistan, si sono rimboccati le maniche e, questa mattina, hanno ripulito dalle foglie secche il parco dell'Acquasola.

Primo test, a pochi giorni dalla firma, dell'intesa Prefettura-Comune per inserire i migranti in attività gratuite di utilità sociale. Si tratta di piccoli lavori di sistemazione e pulizia dei viali interni aperti al pubblico, non certo l'inizio del restyling del parco, per il quale l'Amministrazione ha già stanziato 300.000 euro per recuperare la parte non agibile, sino a pochi mesi fa sotto sequestro ora transennata, attraverso un bando di gara in fase conclusiva.

"E' un impegno su base volontaria, frutto del protocollo firmato in Prefettura dal Comune - spiega il sindaco Marco Doria - che coinvolge persone con alle spalle cammini di vita molto complicati, che danno una mano alla comunità che li ospita. E' l'inizio di un percorso che estenderemo in diverse strutture nei nove Municipi della città".

Il Comune mette a disposizione dei volontari le attrezzature necessarie e le coperture assicurative ma non li retribuisce: "A chi critica il lavoro gratuito dei richiedenti asilo - ha detto Doria - rispondo che il volontariato è una gran bella cosa, mi piace quando lo fanno i cittadini italiani, mi piace quando lo fanno gli immigrati, mi piace chiunque lo faccia".

Il progetto d'integrazione è iniziato nel Municipio Centro Est con la collaborazione del Consorzio Agorà, che ha fornito i mediatori culturali. Sono circa 200 i migranti che hanno già dato la loro disponibilità volontaria al Comune per partecipare al progetto.

"Abbiamo deciso di iniziare dal parco dell'Acquasola, ma stiamo sviluppando nuove ipotesi di intervento come valletta Carbonara, altri parchi, creuze, ville, edifici pubblici o scuole - sottolinea il presidente del Municipio Simone Leoncini - i richiedenti asilo non vogliono sentirsi solo assistiti, sono pronti a lasciare qualcosa di tangibile e positivo alla nostra città".

I 10 richiedenti asilo provengono da tre strutture d'accoglienza gestite dal Consorzio Agorà nel Municipio Centro Est: una in via delle Fontane, una vico degli Stoppieri e da alcuni alloggi in vico della Croce Bianca. I volontari nella prima fase del progetto lavoreranno tre mattinate a settimana.
22 settembre 2015
Ultimo aggiornamento: 22/09/2015
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