Per un mese i Musei di Strada Nuova ospitano la mostra Gli spazi nascosti di José Manuel Ballester. Pittore e fotografo spagnolo, il titolo della mostra riprende la serie, nota a livello internazionale, Espacios Ocultos. In essa l’artista rielabora alcuni dei più celebri capolavori del passato, rimuovendone figure umane e animali e lasciando che a emergere sia lo spazio sottostante.
Il metodo di lavoro di Ballester prevede l’intervento diretto sulle fotografie ad alta definizione dei dipinti, dei quali ricostruisce le porzioni di sfondo mancanti: il risultato finale è una nuova opera, che si discosta completamente dall’originale, stampata poi su tela o altro supporto.
“Se si guarda all’arte contemporanea - dichiara l’artista - il mio lavoro ha dei precedenti: già Salvador Dalì in Self Portrait as Mona Lisa (1954) aveva rielaborato La Gioconda di Leonardo trasformandola in una nuova opera, mentre prima ancora Marcel Duchamp con L.H.O.O.Q. (1919) aveva agito sullo stesso dipinto, aggiungendo a una riproduzione fotografica dell’opera un paio di baffi, un pizzetto e l’irriverente scritta L.H.O.O.Q.".
Ma gli intenti di Dalì e Duchamp differiscono da quelli di Ballester: le loro opere possono, infatti, essere considerate come atti di dissacrazione nei confronti dell’arte, come tentativi di eliminare ogni aspetto di sacralità attribuito al testo pittorico, mentre l’artista madrileno, invece, intende rapportarsi in maniera rispettosa con il dipinto originale: vuole creare una relazione di stretta reciprocità e instaurare un dialogo con i grandi classici, attraverso una prospettiva contemporanea.
Alla serie Spazi Nascosti si aggiungono quattro nuove opere ispirate ad alcuni tra i più importanti dipinti conservati presso i Musei di Strada Nuova e Palazzo Reale di Genova e scelti personalmente dall’artista: Lugar para la crucifixión 2, 2017 (Crocifissione di Antoon Van Dyck, Museo di Palazzo Reale), El salón de Paulina, 2017 (Ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale di Antoon Van Dyck, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso), Lugar de Tortura 2, 2017 (San Sebastiano di Guido Reni, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso) e Lugar de Tortura, 2017 (Pala di Francesco Lomellini di Filippino Lippi, Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco).
In occasione della mostra, queste verranno collocate accanto alle opere originali, nell’intento di valorizzare i musei che ospitano e arricchire il panorama artistico-culturale genovese.
Inoltre, presso gli spazi di Palazzo Bianco, verrà eccezionalmente esposta l’opera di Ballester 3 de Mayo, ispirata al celebre dipinto Los fusilamientos del tres de mayo di Francisco Goya conservato al Museo del Prado di Madrid.
PROGETTO A, SEI STUDENTI UNIVERSITARI PER L'ARTE
“Gli spazi nascosti” è organizzata e curata dall’associazione culturale Progetto A, nata nell’aprile 2015 dall’iniziativa di sei studenti del corso di laurea in Storia dell’Arte e Valorizzazione del Patrimonio Artistico dell’Università di Genova.
L’idea si è sviluppata a seguito della collaborazione con l’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova per la realizzazione della mostra “La tecnologia non c’entra! – L’opera grafica di Eugenio Carmi”, curata da Leo Lecci e Roberta Lucentini, presso il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce. È stato lo stesso Eugenio Carmi a realizzare l’iconico logo dell’associazione.
A oggi Progetto A ha collaborato ad altre due mostre, attraverso la progettazione, organizzazione e realizzazione degli allestimenti di InOneAllMOvie, personale di Paolo Lipari tenutasi dal 2 al 20 marzo 2016 presso il Teatro del Falcone del Museo di Palazzo Reale di Genova, e, nel giugno dello stesso anno, di Latte+Ghiaccio, mostra principale del Gelati Fanzine Festival, dedicato all’editoria e all’illustrazione indipendenti, presso Sala Dogana di Palazzo Ducale a Genova.
Per la realizzazione della sua ultima mostra, Gli spazi nascosti di Josè Manuel Ballester nei Palazzi di Genova, Progetto A ha collaborato con i Musei di Strada Nuova e il Museo Nazionale di Palazzo Reale di Genova, con il prezioso contributo dell’Università di Genova e dell’associazione culturale Luoghi d’Arte.
Per informazioni: Musei di Strada Nuova, tel. 010 2759185
Orari di visita:
Fino all'8 ottobre: da martedì a giovedì 9-19; venerdì 9-19;
venerdì 22/9 - 6/10 : ore 9 - 21; sabato e domenica 10-19.30;
lunedì chiuso
dall'11 ottobre: dal martedì al venerdì 9-18.30; sabato e domenica 9.30-18.30;
lunedì chiuso
Museo Palazzo Reale, tel. 010 2710236
Orari:
lunedì chiuso;
martedì 9.00/14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
mercoledì e giovedì 9.00/19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
venerdì 9.00/14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
sabato, 13.30/22.00 fino al 21 ottobre (ultimo ingresso 21.30)
domenica e festivi 13.30/19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
Reciprocità biglietto mostra: presentando il biglietto intero di uno dei due musei si ha diritto ad accedere con il biglietto ridotto nell’altro museo.
Il metodo di lavoro di Ballester prevede l’intervento diretto sulle fotografie ad alta definizione dei dipinti, dei quali ricostruisce le porzioni di sfondo mancanti: il risultato finale è una nuova opera, che si discosta completamente dall’originale, stampata poi su tela o altro supporto.
“Se si guarda all’arte contemporanea - dichiara l’artista - il mio lavoro ha dei precedenti: già Salvador Dalì in Self Portrait as Mona Lisa (1954) aveva rielaborato La Gioconda di Leonardo trasformandola in una nuova opera, mentre prima ancora Marcel Duchamp con L.H.O.O.Q. (1919) aveva agito sullo stesso dipinto, aggiungendo a una riproduzione fotografica dell’opera un paio di baffi, un pizzetto e l’irriverente scritta L.H.O.O.Q.".
Ma gli intenti di Dalì e Duchamp differiscono da quelli di Ballester: le loro opere possono, infatti, essere considerate come atti di dissacrazione nei confronti dell’arte, come tentativi di eliminare ogni aspetto di sacralità attribuito al testo pittorico, mentre l’artista madrileno, invece, intende rapportarsi in maniera rispettosa con il dipinto originale: vuole creare una relazione di stretta reciprocità e instaurare un dialogo con i grandi classici, attraverso una prospettiva contemporanea.
Alla serie Spazi Nascosti si aggiungono quattro nuove opere ispirate ad alcuni tra i più importanti dipinti conservati presso i Musei di Strada Nuova e Palazzo Reale di Genova e scelti personalmente dall’artista: Lugar para la crucifixión 2, 2017 (Crocifissione di Antoon Van Dyck, Museo di Palazzo Reale), El salón de Paulina, 2017 (Ritratto di Paolina Adorno Brignole Sale di Antoon Van Dyck, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso), Lugar de Tortura 2, 2017 (San Sebastiano di Guido Reni, Musei di Strada Nuova – Palazzo Rosso) e Lugar de Tortura, 2017 (Pala di Francesco Lomellini di Filippino Lippi, Musei di Strada Nuova – Palazzo Bianco).
In occasione della mostra, queste verranno collocate accanto alle opere originali, nell’intento di valorizzare i musei che ospitano e arricchire il panorama artistico-culturale genovese.
Inoltre, presso gli spazi di Palazzo Bianco, verrà eccezionalmente esposta l’opera di Ballester 3 de Mayo, ispirata al celebre dipinto Los fusilamientos del tres de mayo di Francisco Goya conservato al Museo del Prado di Madrid.
PROGETTO A, SEI STUDENTI UNIVERSITARI PER L'ARTE
“Gli spazi nascosti” è organizzata e curata dall’associazione culturale Progetto A, nata nell’aprile 2015 dall’iniziativa di sei studenti del corso di laurea in Storia dell’Arte e Valorizzazione del Patrimonio Artistico dell’Università di Genova.
L’idea si è sviluppata a seguito della collaborazione con l’Archivio d’Arte Contemporanea dell’Università di Genova per la realizzazione della mostra “La tecnologia non c’entra! – L’opera grafica di Eugenio Carmi”, curata da Leo Lecci e Roberta Lucentini, presso il Museo di Arte Contemporanea di Villa Croce. È stato lo stesso Eugenio Carmi a realizzare l’iconico logo dell’associazione.
A oggi Progetto A ha collaborato ad altre due mostre, attraverso la progettazione, organizzazione e realizzazione degli allestimenti di InOneAllMOvie, personale di Paolo Lipari tenutasi dal 2 al 20 marzo 2016 presso il Teatro del Falcone del Museo di Palazzo Reale di Genova, e, nel giugno dello stesso anno, di Latte+Ghiaccio, mostra principale del Gelati Fanzine Festival, dedicato all’editoria e all’illustrazione indipendenti, presso Sala Dogana di Palazzo Ducale a Genova.
Per la realizzazione della sua ultima mostra, Gli spazi nascosti di Josè Manuel Ballester nei Palazzi di Genova, Progetto A ha collaborato con i Musei di Strada Nuova e il Museo Nazionale di Palazzo Reale di Genova, con il prezioso contributo dell’Università di Genova e dell’associazione culturale Luoghi d’Arte.
Per informazioni: Musei di Strada Nuova, tel. 010 2759185
Orari di visita:
Fino all'8 ottobre: da martedì a giovedì 9-19; venerdì 9-19;
venerdì 22/9 - 6/10 : ore 9 - 21; sabato e domenica 10-19.30;
lunedì chiuso
dall'11 ottobre: dal martedì al venerdì 9-18.30; sabato e domenica 9.30-18.30;
lunedì chiuso
Museo Palazzo Reale, tel. 010 2710236
Orari:
lunedì chiuso;
martedì 9.00/14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
mercoledì e giovedì 9.00/19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
venerdì 9.00/14.00 (ultimo ingresso ore 13.30)
sabato, 13.30/22.00 fino al 21 ottobre (ultimo ingresso 21.30)
domenica e festivi 13.30/19.00 (ultimo ingresso ore 18.30)
Reciprocità biglietto mostra: presentando il biglietto intero di uno dei due musei si ha diritto ad accedere con il biglietto ridotto nell’altro museo.