Giunge a conclusione l'iter della attesa delibera che introduce una regolamentazione di convi-venza tra funzioni commerciali e residenza, quello più noto come regolamento movida. Il Consiglio comunale ha infatti approvato a larga maggioranza il provvedimento che, sulla base di una proposta di giunta, può dirsi oggi frutto di un intenso confronto tra l'Amministrazione, le categorie, i cittadini, i municipi e il Consiglio Comunale. Un esempio positivo di dialogo costruttivo tra tutti gli attori coinvolti.
«Con l’approvazione di oggi si rafforza il rapporto di collaborazione con la rete commerciale della città per la vivibilità dei quartieri e la promozione del commercio “sano” contro l’abusivismo». E’ questo il commento a caldo dell’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza dopo il sì del Consiglio Comunale al regolamento di polizia annonaria per la convivenza tra le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago. «La liberalizzazione del commercio – ha prose-guito Piazza – ha reso più difficile il presidio territoriale da parte dei Comuni e mettere alcuni pa-letti, come è stato fatto anche a Firenze, consente una migliore tutela del tessuto urbano e dei centri storici a favore dei cittadini e contribuisce a migliorare l’attrattività turistica dei luoghi».
«In questo provvedimento – ha sottolineato l’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini – è stata posta particolare attenzione al miglioramento dei controlli e l’effettività delle sanzioni. Le limitazioni previste dal regolamento consentono un’attività di controllo più efficace e lo sviluppo delle misure interdittive, come la sospensione e la chiusura dell’attività, che costituiscono un de-terrente reale».
Il regolamento approvato è infatti innovativo sotto diversi aspetti: nasce da un percorso di con-divisione tra esercizi commerciali e cittadini che si traduce in “patti di convivenza” con servizi aggiuntivi erogati dagli esercizi commerciali, come l’offerta di servizi di informazione turistica, la fruizione gratuita dei servizi igienici, l’apertura nella fascia diurna e nei giorni festivi, la rinuncia all’installazione di giochi d'azzardo e la collaborazione alle iniziative promozionali dei Municipi con l’obiettivo di una migliore vivibilità e quindi di influssi positivi sul tessuto economico del territorio.
A fronte di questi servizi aggiuntivi sono previste premialità quali l’autorizzazione in deroga all’organizzazione di serate e di spettacoli, le modifiche alla viabilità ordinaria, funzionali alla si-cura circolazione pedonale degli avventori, l’esenzione del canone Cosap, la riduzione della ta-riffa di affissione pubblicitaria, l’installazione o la messa a disposizione di palchi o pedane nella disponibilità del Comune, l’individuazione di spazi pubblici esterni attigui agli esercizi per la somministrazione non oltre le ore 0.30 .
Il provvedimento introduce poi la possibilità che il Sindaco, a tutela di diritti costituzionali, in zone dove si sono manifestate situazioni di degrado, possa intervenire limitando gli orari di apertura e la vendita di alcool e arriva a prevedere, oltre alle sanzioni pecuniarie, la chiusura degli esercizi.
REPORT CONSIGLIO COMUNALE MARTEDI' 19 GENNAIO
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Andrea Boccaccio (M5S) chiede informazioni sulla mancata bonifica del padiglione sud-est dell’ex mercato ortofrutticolo di corso Sardegna: «perché non c'è stato intervento sulla parte lato via Varese, mentre nel resto del mercato sono stati incapsulati i tetti?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «la bonifica riguarda un'area di grandi dimensioni ed è molto costosa. È già stato fatto l'incapsulamento delle coperture contenenti amianto, per iniziativa del Comune, senza attendere l'intervento della Asl. Due edifici non sono stati interessati dalla bonifica perché ne era prevista la demolizione».
Alberto Pandolfo (Pd) e Gianpaolo Malatesta (Gruppo Misto) domandano come l’amministrazione intenda procedere col potenziale blocco, derivante dal dichiarato ricorso al Tar, dei lavori dello scolmatore del Fereggiano.
Pandolfo: «questi lavori sono effettuati a salvaguardia e tutela della popolazione. Come intende regolarsi l'amministrazione nel caso di un blocco conseguente a un ricorso al Tar? Quali gli scenari nelle varie ipotesi?»
Malatesta: «c'è davvero la possibilità di sospensione, o si può evitare in nome del diritto alla sicurezza della comunità?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «l'argomento è al centro dell'attenzione. È bene sottolineare che il ricorso è riferito alla struttura che ricopre il cantiere e coinvolge anche la Regione e il governo. Il capannone dovrà essere rimosso a cura dell'appaltatore. Al termine dei lavori dovrà esserci una superficie piana ricoperta da ghiaia e sabbia. La Regione a suo tempo aveva previsto semplicemente un'adeguata copertura. In seguito la Regione ha notificato che l'attuale struttura non necessita di ulteriore autorizzazione. In realtà non c'erano altre soluzioni per una copertura del cantiere, utile e adatta a proteggere anche contro le polveri, in un'area così ventosa. Inoltre quella copertura totale permette di lavorare su 3 turni di 8 ore, anche 7 giorni su 7. Nelle tavole del progetto si vede che la linea di costa non sarà occupata da nessun volume; del resto è previsto espressamente dall'appalto lo smontaggio del manufatto, che certo è impattante, ma è molto utile. La quota del capannone del resto è al di sotto di quella del marciapiede di corso Italia. La tensostruttura che qualcuno ha ipotizzato sarebbe molto più alta. I ricorrenti avrebbero potuto venire a discutere con noi, sarebbe stato meglio
Forse da parte i ricorrenti avrebbero fatto una scelta più opportuna se fossero venuti a fare una chiacchierata in assessorato, invece di rivolgersi alla magistratura».
Cristina Lodi (Pd) domanda alla giunta quanti siano e dove siano collocati gli alloggi Erp ristrutturati dal Comune di Genova senza barriere architettoniche e destinati principalmente a persone disabili e quali siano i finanziamenti negli ultimi 20 anni: «c'è stato non solo un investimento in questo campo, ma la ristrutturazione di vari alloggi secondo i canoni dell'accessibilità per l'handicap. Ho personalmente verificato che sono stati fatti investimenti di questo tipo. Quanti sono, in seguito a finanziamenti vari, gli alloggi attualmente adeguati? La conoscenza di questo dato può facilitare le assegnazioni e la progettualità, vista anche la presenza di associazioni per il “dopo di noi”».
Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: «in linea di massima non ci sono stati finanziamenti dedicati. All'interno di programmi generali di sistemazione degli appartamenti, sono state realizzate abitazioni prive di barriere. Ci attendono tempi peggiori, perché la Regione non ha previsto finanziamenti per il 2016. Non siamo attualmente in grado di censire, sui 9.600 appartamenti, quali siano senza barriere, perché la banca dati non lo permette. Il problema della disabilità interviene anche nel tempo: un inquilino può non essere disabile e diventarlo in seguito. Abbiamo perciò predisposto modalità di passaggio dall'appartamento con barriere a quello senza».
Enrico Musso (Lista Musso) chiede come mai, nonostante gli interventi di messa in sicurezza e collaudo del rio Mermi, perduri il divieto di permanenza in alcuni immobili di piazza Adriatico e vie limitrofe durante i periodi di attivazione degli stati di allerta: «ricordo a tutti che gli oneri di urbanizzazione per l'operazione “Bricoman” prevedeva la messa in sicurezza del rio. Sorprende perciò che si mantengano le stesse misure di sicurezza degli anni passati per questa zona. In verità nella notizia di stampa si formula un'ipotesi, quella del ruscellamento. Se il ruscellamento prima non c'era, qualcosa l'ha creato; se c'era, perché non è stato eliminato?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «il nuovo sistema dei colori unifica le procedure delle ordinanze. La zona in questione è depressa rispetto alla quota del lungobisagno Dalmazia, in un punto in cui il torrente non ha una sezione sufficiente. Anche il rio Torre costituisce un problema; perciò interverremo su di esso. Non è sufficiente, l'intervento del rio Torre, purtroppo, a rimuovere l'ordinanza. Dubito infatti che le due opere insieme, rio Mermi e rio Torre, possa essere risolutiva. Esiste infatti la necessità un intervento di regimazione delle acque a monte, su terreni anche privati. Faremo un intervento sul territorio, famiglia per famiglia, per stimolare pratiche di auto-protezione».
Guido Grillo (Pdl) propone la regolamentazione dei parcheggi, audite le associazioni di categoria, considerato che in occasione del derby Genoa- Sampdoria è stato posto il divieto di sosta per autovetture e moto nelle vie adiacenti lo stadio con 30 ore di anticipo rispetto all’inizio partita.
Chiede inoltre delucidazioni in merito a notizie della stampa cittadina del 24 dicembre 2015 relative all’ente che gestirà lo stadio Luigi Ferraris: «è necessario regolamentare meglio, perché non si deve più provocare un tale disagio alla popolazione e al commercio».
Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: «il provvedimento “ordinanza stadio” è disposto dalla questura. Normalmente dura 24 ore. Nel caso del derby è stato un caso particolare; al tavolo ci sono, tra gli altri, il Municipio, la polizia, la polizia municipale».
Stefano De Pietro (M5S) chiede alla giunta informazioni sulle ingiunzioni di pagamento dell’acqua ricevute dagli operatori commerciali dei mercati comunali e sulle ragioni della mancata bollettazione durante i dieci anni trascorsi e sulla mancata prescrizione di 5 anni: «i commercianti hanno ricevuto una bolletta molto onerosa, per alcuni anche migliaia di euro. Com'è possibile che si chieda di colpo il pagamento di 10 anni? È vero che si può rateizzare, ma sarebbe meglio, visto che i soggetti sono tutti vicini, muovere un funzionario del Comune piuttosto che costringerli tutti a recarsi al Matitone. Si è tenuto conto della prescrizione prevista dalla legge?»
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «nel gennaio 2015 abbiamo concordato una forma di bollettazione per il 2014 e il 2015 parametrizzata su alcune voci ben definite, per garantire per il futuro la certezza degli importi. Per il pregresso, che parte dal 2004, i crediti non sono prescritti, perché l'amministrazione in passato ha mandato comunicazioni. Il recente avviso segnala questo fatto e che gli importi sono ridotti rispetto ai costi sostenuti dall'amministrazione; si è optato infatti, in mancanza di una modalità di definizione del consumo certa, per una riduzione sostanziale. Alcuni casi particolari possono essere presentati agli uffici comunali, che sono pronti a valutarli».
Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 38 presenti, la seduta è valida.
In primo luogo si vota un ordine del giorno del Consiglio comunale, conseguente al dibattito svolto nella V commissione del 13 gennaio, che chiede al sindaco la sospensione dell'ordinanza n. 2015-446 del 30.12.2015 avente per oggetto
“limitazione della circolazione nell'ambito del territorio comunale per alcune tipologie di veicoli al fine di prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico, a tutela della salute pubblica”, rimandando agli approfondimenti già fissati nella commissione di domani la condivisione di provvedimenti, anche di natura ordinativa, finalizzati a ottenere i risultati fissati in precedenza.
Con 35 voti favorevoli l'ordine del giorno è approvato all'unanimità.
Per una duplice informazione al consiglio, sull'ordine del giorno e sull'Ilva, prende ora la parola il sindaco Marco Doria.
Doria: «è stato convocato ieri il collegio di vigilanza, presieduto dal prefetto, a cui partecipano gli enti locali. Erano presenti, ma non partecipanti, i sindacati, l'azienda e un rappresentante del ministero dello sviluppo economico. Il collegio ha chiesto al governo di mettere a calendario al più presto un incontro sul tema dello stabilimento di Cornigliano. Si discuterà mantenendo fermi due principi fondamentali: necessità di adeguati provvedimenti per la difesa sociale dei lavoratori e urgenza di definizione di un progetto per l'utilizzo futuro dell'area produttiva. Sulla condizione dei lavoratori, è emersa la disponibilità dell'azienda di effettuare una maggiore turnazione dei lavoratori, coinvolgendo quelli che usufruiscono dei contratti di solidarietà, raggiungendo così l'80% della retribuzione».
Sempre Doria, sul tema dell'inquinamento atmosferico e dei relativi provvedimenti: «l'amministrazione, sulla base di considerazioni specifiche legate al breve preavviso che è stato dato ai soggetti interessati, lavora a una nuova ordinanza che darà più tempo ai cittadini. Voglio però portare all'attenzione del consiglio una serie di dati oggettivi che condizioneranno le ordinanze sindacali future.
Le proiezioni dell'Ocse al 2050 prevedono un aumento delle morti per inquinamento. Quello dell'inquinamento è un tema preoccupante, al punto che l'unione europea ha avviato verso l'Italia una procedura di infrazione sull'inquinamento atmosferico in cui cita Genova tra le altre città responsabili dell'infrazione. La procedura prevede che il governo paghi una multa e che si rivalga poi sui comuni responsabili. La città metropolitana è in infrazione per gli impianti di depurazione delle acque. Su questo Genova era in regola, ma altri comuni no. Sull'inquinamento atmosferico Regione e città metropolitana ci chiedono quali siano i provvedimenti presi. In questo caso la responsabilità ricade sul sindaco, che ha l'obbligo di provvedimenti efficaci; sull'efficacia ci sono controlli.
Non è vero che il Comune si occupi solo dell'inquinamento da traffico. Sta invece operando in vari modi, nei limiti delle proprie competenze, sulle altre fonti d'inquinamento. Segue infatti la questione della chiusura della centrale a carbone, quella dell'elettrificazione delle banchine, quella del definitivo passaggio dall'olio combustibile al metano per il riscaldamento degli edifici. In città tutti gli edifici pubblici hanno ormai il riscaldamento a Metano.
Quanto al traffico, incide sul nostro territorio, secondo studi effettuati, con percentuali analoghe ad altre parti del territorio nazionale».
Si passa alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
tre delibere
• Approvazione del Regolamento di Polizia Annonaria per la convivenza tra Le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago nella città di Genova – Provvedimenti per il contrasto dell’abuso di alcol.
La proposta è approvata con 24 voti favorevoli, 1 astenuto (Guido Grillo Pdl), 12 astenuti (Stefano Anzalone, Mario Baroni e Salvatore Mazzei G.Misto; Stefano Balleari Pdl; Antonio Bruno Fds; Alfonso Gioia e Paolo Repetto dell'Udc;Enrico Musso e Pietro Salemi L.Musso; Marianna Pederzolli L.Doria; Alessio Piana Ln)
• Approvazione dello schema di accordo quadro per la collaborazione istituzionale tra la città metropolitana di Genova e il comune capoluogo di Genova
La proposta è approvata all'unanimità. Si concede l'immediata eseguibilità.
• Modifiche allo statuto dell’associazione “Festival della Scienza”
rinviata
e una mozione
• Controlli permessi posteggi handicap, presentata da Franco De Benedictis e Salvatore Mazzei (entrambi Gruppo Misto), che impegna sindaco e Giunta a dare disposizioni alla Polizia municipale di eseguire maggiori controlli sui permessi rilasciati ai portatori di handicap, in modo da impedire che i posteggi dedicati vengano occupati da chi non ne ha titolo.
approvata all'unanimità
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 18.13
«Con l’approvazione di oggi si rafforza il rapporto di collaborazione con la rete commerciale della città per la vivibilità dei quartieri e la promozione del commercio “sano” contro l’abusivismo». E’ questo il commento a caldo dell’assessore allo Sviluppo economico Emanuele Piazza dopo il sì del Consiglio Comunale al regolamento di polizia annonaria per la convivenza tra le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago. «La liberalizzazione del commercio – ha prose-guito Piazza – ha reso più difficile il presidio territoriale da parte dei Comuni e mettere alcuni pa-letti, come è stato fatto anche a Firenze, consente una migliore tutela del tessuto urbano e dei centri storici a favore dei cittadini e contribuisce a migliorare l’attrattività turistica dei luoghi».
«In questo provvedimento – ha sottolineato l’assessore alla Legalità e diritti Elena Fiorini – è stata posta particolare attenzione al miglioramento dei controlli e l’effettività delle sanzioni. Le limitazioni previste dal regolamento consentono un’attività di controllo più efficace e lo sviluppo delle misure interdittive, come la sospensione e la chiusura dell’attività, che costituiscono un de-terrente reale».
Il regolamento approvato è infatti innovativo sotto diversi aspetti: nasce da un percorso di con-divisione tra esercizi commerciali e cittadini che si traduce in “patti di convivenza” con servizi aggiuntivi erogati dagli esercizi commerciali, come l’offerta di servizi di informazione turistica, la fruizione gratuita dei servizi igienici, l’apertura nella fascia diurna e nei giorni festivi, la rinuncia all’installazione di giochi d'azzardo e la collaborazione alle iniziative promozionali dei Municipi con l’obiettivo di una migliore vivibilità e quindi di influssi positivi sul tessuto economico del territorio.
A fronte di questi servizi aggiuntivi sono previste premialità quali l’autorizzazione in deroga all’organizzazione di serate e di spettacoli, le modifiche alla viabilità ordinaria, funzionali alla si-cura circolazione pedonale degli avventori, l’esenzione del canone Cosap, la riduzione della ta-riffa di affissione pubblicitaria, l’installazione o la messa a disposizione di palchi o pedane nella disponibilità del Comune, l’individuazione di spazi pubblici esterni attigui agli esercizi per la somministrazione non oltre le ore 0.30 .
Il provvedimento introduce poi la possibilità che il Sindaco, a tutela di diritti costituzionali, in zone dove si sono manifestate situazioni di degrado, possa intervenire limitando gli orari di apertura e la vendita di alcool e arriva a prevedere, oltre alle sanzioni pecuniarie, la chiusura degli esercizi.
REPORT CONSIGLIO COMUNALE MARTEDI' 19 GENNAIO
Il consiglio comunale inizia con la discussione degli articoli 54, interrogazioni a risposta immediata.
Andrea Boccaccio (M5S) chiede informazioni sulla mancata bonifica del padiglione sud-est dell’ex mercato ortofrutticolo di corso Sardegna: «perché non c'è stato intervento sulla parte lato via Varese, mentre nel resto del mercato sono stati incapsulati i tetti?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «la bonifica riguarda un'area di grandi dimensioni ed è molto costosa. È già stato fatto l'incapsulamento delle coperture contenenti amianto, per iniziativa del Comune, senza attendere l'intervento della Asl. Due edifici non sono stati interessati dalla bonifica perché ne era prevista la demolizione».
Alberto Pandolfo (Pd) e Gianpaolo Malatesta (Gruppo Misto) domandano come l’amministrazione intenda procedere col potenziale blocco, derivante dal dichiarato ricorso al Tar, dei lavori dello scolmatore del Fereggiano.
Pandolfo: «questi lavori sono effettuati a salvaguardia e tutela della popolazione. Come intende regolarsi l'amministrazione nel caso di un blocco conseguente a un ricorso al Tar? Quali gli scenari nelle varie ipotesi?»
Malatesta: «c'è davvero la possibilità di sospensione, o si può evitare in nome del diritto alla sicurezza della comunità?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «l'argomento è al centro dell'attenzione. È bene sottolineare che il ricorso è riferito alla struttura che ricopre il cantiere e coinvolge anche la Regione e il governo. Il capannone dovrà essere rimosso a cura dell'appaltatore. Al termine dei lavori dovrà esserci una superficie piana ricoperta da ghiaia e sabbia. La Regione a suo tempo aveva previsto semplicemente un'adeguata copertura. In seguito la Regione ha notificato che l'attuale struttura non necessita di ulteriore autorizzazione. In realtà non c'erano altre soluzioni per una copertura del cantiere, utile e adatta a proteggere anche contro le polveri, in un'area così ventosa. Inoltre quella copertura totale permette di lavorare su 3 turni di 8 ore, anche 7 giorni su 7. Nelle tavole del progetto si vede che la linea di costa non sarà occupata da nessun volume; del resto è previsto espressamente dall'appalto lo smontaggio del manufatto, che certo è impattante, ma è molto utile. La quota del capannone del resto è al di sotto di quella del marciapiede di corso Italia. La tensostruttura che qualcuno ha ipotizzato sarebbe molto più alta. I ricorrenti avrebbero potuto venire a discutere con noi, sarebbe stato meglio
Forse da parte i ricorrenti avrebbero fatto una scelta più opportuna se fossero venuti a fare una chiacchierata in assessorato, invece di rivolgersi alla magistratura».
Cristina Lodi (Pd) domanda alla giunta quanti siano e dove siano collocati gli alloggi Erp ristrutturati dal Comune di Genova senza barriere architettoniche e destinati principalmente a persone disabili e quali siano i finanziamenti negli ultimi 20 anni: «c'è stato non solo un investimento in questo campo, ma la ristrutturazione di vari alloggi secondo i canoni dell'accessibilità per l'handicap. Ho personalmente verificato che sono stati fatti investimenti di questo tipo. Quanti sono, in seguito a finanziamenti vari, gli alloggi attualmente adeguati? La conoscenza di questo dato può facilitare le assegnazioni e la progettualità, vista anche la presenza di associazioni per il “dopo di noi”».
Risponde l’assessore Emanuela Fracassi: «in linea di massima non ci sono stati finanziamenti dedicati. All'interno di programmi generali di sistemazione degli appartamenti, sono state realizzate abitazioni prive di barriere. Ci attendono tempi peggiori, perché la Regione non ha previsto finanziamenti per il 2016. Non siamo attualmente in grado di censire, sui 9.600 appartamenti, quali siano senza barriere, perché la banca dati non lo permette. Il problema della disabilità interviene anche nel tempo: un inquilino può non essere disabile e diventarlo in seguito. Abbiamo perciò predisposto modalità di passaggio dall'appartamento con barriere a quello senza».
Enrico Musso (Lista Musso) chiede come mai, nonostante gli interventi di messa in sicurezza e collaudo del rio Mermi, perduri il divieto di permanenza in alcuni immobili di piazza Adriatico e vie limitrofe durante i periodi di attivazione degli stati di allerta: «ricordo a tutti che gli oneri di urbanizzazione per l'operazione “Bricoman” prevedeva la messa in sicurezza del rio. Sorprende perciò che si mantengano le stesse misure di sicurezza degli anni passati per questa zona. In verità nella notizia di stampa si formula un'ipotesi, quella del ruscellamento. Se il ruscellamento prima non c'era, qualcosa l'ha creato; se c'era, perché non è stato eliminato?»
Risponde l’assessore Gianni Crivello: «il nuovo sistema dei colori unifica le procedure delle ordinanze. La zona in questione è depressa rispetto alla quota del lungobisagno Dalmazia, in un punto in cui il torrente non ha una sezione sufficiente. Anche il rio Torre costituisce un problema; perciò interverremo su di esso. Non è sufficiente, l'intervento del rio Torre, purtroppo, a rimuovere l'ordinanza. Dubito infatti che le due opere insieme, rio Mermi e rio Torre, possa essere risolutiva. Esiste infatti la necessità un intervento di regimazione delle acque a monte, su terreni anche privati. Faremo un intervento sul territorio, famiglia per famiglia, per stimolare pratiche di auto-protezione».
Guido Grillo (Pdl) propone la regolamentazione dei parcheggi, audite le associazioni di categoria, considerato che in occasione del derby Genoa- Sampdoria è stato posto il divieto di sosta per autovetture e moto nelle vie adiacenti lo stadio con 30 ore di anticipo rispetto all’inizio partita.
Chiede inoltre delucidazioni in merito a notizie della stampa cittadina del 24 dicembre 2015 relative all’ente che gestirà lo stadio Luigi Ferraris: «è necessario regolamentare meglio, perché non si deve più provocare un tale disagio alla popolazione e al commercio».
Risponde l’assessore Anna Maria Dagnino: «il provvedimento “ordinanza stadio” è disposto dalla questura. Normalmente dura 24 ore. Nel caso del derby è stato un caso particolare; al tavolo ci sono, tra gli altri, il Municipio, la polizia, la polizia municipale».
Stefano De Pietro (M5S) chiede alla giunta informazioni sulle ingiunzioni di pagamento dell’acqua ricevute dagli operatori commerciali dei mercati comunali e sulle ragioni della mancata bollettazione durante i dieci anni trascorsi e sulla mancata prescrizione di 5 anni: «i commercianti hanno ricevuto una bolletta molto onerosa, per alcuni anche migliaia di euro. Com'è possibile che si chieda di colpo il pagamento di 10 anni? È vero che si può rateizzare, ma sarebbe meglio, visto che i soggetti sono tutti vicini, muovere un funzionario del Comune piuttosto che costringerli tutti a recarsi al Matitone. Si è tenuto conto della prescrizione prevista dalla legge?»
Risponde l’assessore Emanuele Piazza: «nel gennaio 2015 abbiamo concordato una forma di bollettazione per il 2014 e il 2015 parametrizzata su alcune voci ben definite, per garantire per il futuro la certezza degli importi. Per il pregresso, che parte dal 2004, i crediti non sono prescritti, perché l'amministrazione in passato ha mandato comunicazioni. Il recente avviso segnala questo fatto e che gli importi sono ridotti rispetto ai costi sostenuti dall'amministrazione; si è optato infatti, in mancanza di una modalità di definizione del consumo certa, per una riduzione sostanziale. Alcuni casi particolari possono essere presentati agli uffici comunali, che sono pronti a valutarli».
Alle ore 15, il presidente Giorgio Guerello procede all’appello. Con 38 presenti, la seduta è valida.
In primo luogo si vota un ordine del giorno del Consiglio comunale, conseguente al dibattito svolto nella V commissione del 13 gennaio, che chiede al sindaco la sospensione dell'ordinanza n. 2015-446 del 30.12.2015 avente per oggetto
“limitazione della circolazione nell'ambito del territorio comunale per alcune tipologie di veicoli al fine di prevenire e ridurre l'inquinamento atmosferico, a tutela della salute pubblica”, rimandando agli approfondimenti già fissati nella commissione di domani la condivisione di provvedimenti, anche di natura ordinativa, finalizzati a ottenere i risultati fissati in precedenza.
Con 35 voti favorevoli l'ordine del giorno è approvato all'unanimità.
Per una duplice informazione al consiglio, sull'ordine del giorno e sull'Ilva, prende ora la parola il sindaco Marco Doria.
Doria: «è stato convocato ieri il collegio di vigilanza, presieduto dal prefetto, a cui partecipano gli enti locali. Erano presenti, ma non partecipanti, i sindacati, l'azienda e un rappresentante del ministero dello sviluppo economico. Il collegio ha chiesto al governo di mettere a calendario al più presto un incontro sul tema dello stabilimento di Cornigliano. Si discuterà mantenendo fermi due principi fondamentali: necessità di adeguati provvedimenti per la difesa sociale dei lavoratori e urgenza di definizione di un progetto per l'utilizzo futuro dell'area produttiva. Sulla condizione dei lavoratori, è emersa la disponibilità dell'azienda di effettuare una maggiore turnazione dei lavoratori, coinvolgendo quelli che usufruiscono dei contratti di solidarietà, raggiungendo così l'80% della retribuzione».
Sempre Doria, sul tema dell'inquinamento atmosferico e dei relativi provvedimenti: «l'amministrazione, sulla base di considerazioni specifiche legate al breve preavviso che è stato dato ai soggetti interessati, lavora a una nuova ordinanza che darà più tempo ai cittadini. Voglio però portare all'attenzione del consiglio una serie di dati oggettivi che condizioneranno le ordinanze sindacali future.
Le proiezioni dell'Ocse al 2050 prevedono un aumento delle morti per inquinamento. Quello dell'inquinamento è un tema preoccupante, al punto che l'unione europea ha avviato verso l'Italia una procedura di infrazione sull'inquinamento atmosferico in cui cita Genova tra le altre città responsabili dell'infrazione. La procedura prevede che il governo paghi una multa e che si rivalga poi sui comuni responsabili. La città metropolitana è in infrazione per gli impianti di depurazione delle acque. Su questo Genova era in regola, ma altri comuni no. Sull'inquinamento atmosferico Regione e città metropolitana ci chiedono quali siano i provvedimenti presi. In questo caso la responsabilità ricade sul sindaco, che ha l'obbligo di provvedimenti efficaci; sull'efficacia ci sono controlli.
Non è vero che il Comune si occupi solo dell'inquinamento da traffico. Sta invece operando in vari modi, nei limiti delle proprie competenze, sulle altre fonti d'inquinamento. Segue infatti la questione della chiusura della centrale a carbone, quella dell'elettrificazione delle banchine, quella del definitivo passaggio dall'olio combustibile al metano per il riscaldamento degli edifici. In città tutti gli edifici pubblici hanno ormai il riscaldamento a Metano.
Quanto al traffico, incide sul nostro territorio, secondo studi effettuati, con percentuali analoghe ad altre parti del territorio nazionale».
Si passa alla discussione dell’ordine del giorno, che prevede:
tre delibere
• Approvazione del Regolamento di Polizia Annonaria per la convivenza tra Le funzioni residenziali e commerciali e le attività di svago nella città di Genova – Provvedimenti per il contrasto dell’abuso di alcol.
La proposta è approvata con 24 voti favorevoli, 1 astenuto (Guido Grillo Pdl), 12 astenuti (Stefano Anzalone, Mario Baroni e Salvatore Mazzei G.Misto; Stefano Balleari Pdl; Antonio Bruno Fds; Alfonso Gioia e Paolo Repetto dell'Udc;Enrico Musso e Pietro Salemi L.Musso; Marianna Pederzolli L.Doria; Alessio Piana Ln)
• Approvazione dello schema di accordo quadro per la collaborazione istituzionale tra la città metropolitana di Genova e il comune capoluogo di Genova
La proposta è approvata all'unanimità. Si concede l'immediata eseguibilità.
• Modifiche allo statuto dell’associazione “Festival della Scienza”
rinviata
e una mozione
• Controlli permessi posteggi handicap, presentata da Franco De Benedictis e Salvatore Mazzei (entrambi Gruppo Misto), che impegna sindaco e Giunta a dare disposizioni alla Polizia municipale di eseguire maggiori controlli sui permessi rilasciati ai portatori di handicap, in modo da impedire che i posteggi dedicati vengano occupati da chi non ne ha titolo.
approvata all'unanimità
Il Consiglio comunale si conclude alle ore 18.13