RIAPRE VILLA DURAZZO PALLAVICINI DI PEGLI. Ultimati i lavori di restauro, riconsegnato ai genovesi e ai turisti uno dei luoghi più suggestivi della città
a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Genova
Villa Durazzo Pallavicini di Pegli riapre al pubblico da venerdì prossimo. Una data altamente simbolica, 170 anni dopo l’inaugurazione avvenuta il 23 settembre 1846.

La villa, voluta dal marchese Ignazio Pallavicini, è rimasta chiusa per tre anni per consentire i lavori di restauro del tempio di Flora, del castello e del mausoleo del capitano, dell’obelisco egizio, della tribuna gotica, del ponte romano, del chiosco turco e della pagoda cinese.

“Restituire Villa Durazzo Pallavicini alla città e ai turisti è tra gli obiettivi che l’Amministrazione comunale ha perseguito con costante impegno – sottolinea il sindaco Marco Doria – Questa apertura ha tre ragioni di importanza. Innanzi tutto,Villa Pallavicini è uno dei parchi storici di Genova, un patrimonio culturale straordinario che si unisce ai Palazzi dei Rolli, al centro storico, ai musei. Abbiamo riconsegnato alla città l’Acquasola, risanato Villetta Di Negro, realizzato interventi nei parchi di Nervi e in altre ville e abbiamo approvato, dopo un lungo confronto con i soggetti interessati, un regolamento per coniugare salvaguardia e fruizione dei parchi storici. Il secondo valore di questa inaugurazione sta nel fatto che si tratta di una villa del ponente. Valorizzarla significa contribuire alla vivibilità e all’attrattività di questa parte di Genova, una città policentrica dal punto di vista storico, monumentale, culturale e dal punto di vista turistico. Infine va valorizzata la scelta che abbiamo compiuto per la gestione di Villa Pallavicini, una modalità che, nel rispetto delle procedure, premia il volontariato, l’attaccamento alla villa, la pluralità delle competenze coinvolte, la passione per un bene che va anche protetto, in un contesto urbano che peraltro può contare sulla vicinanza di Villa Doria, altro meraviglioso parco restaurato ad accesso completamente libero”.

Sarà dunque nuovamente a disposizione di genovesi e turisti l’armonia romantica di uno dei luoghi più suggestivi di Genova e il percorso ideato dall’architetto, scultore, decoratore e scenografo genovese Michele Canzio, Gli interventi, per un valore complessivo di oltre 4milioni di Euro, hanno fatto rinascere tutta la parte alta del giardino grazie alla ricomposizione delle scenografie vegetali, alla ricostruzione di percorsi, muri, opere di ingegneria naturalistica e riassetto di tutti gli impianti idrici.

Grazie a questi lavori i visitatori potranno nuovamente percorrere tutta la parte alta del parco, dove, dal Castello del Capitano, si gode una magnifica vista a 360° che comprende l’arco appenninico, il monte di Portofino e il mare ligure fin oltre Capo Noli.

“La riqualificazione di Villa Durazzo Pallavicini – ha sottolineato l’assessore all’ambiente Italo Porcile – si inserisce nel quadro degli interventi di valorizzazione dei parchi storici del Comune di Genova. Gli interventi di recupero - finanziati in gran parte grazie all’accordo di programma con il Ministero delle Infrastrutture siglato nel 2007, in scadenza a fine anno, che ha reso disponibili 17,5 milioni di Euro ricavati dai residui delle Colombiane -  sono stati spesso suddivisi in più lotti e hanno puntato sia a un recupero generale dei parchi, dal punto di vista paesaggistico e vegetazionale, sia a un recupero degli edifici ritenuti più significativi. La sfida più importante è ora quella di mantenere i risultati raggiunti, investendo sulla gestione dei parchi, intesi come primaria risorsa ambientale e culturale della città”.

Orari di apertura
Dal 1° aprile al 30 settembre da martedì a domenica, dalle 9:30 alle 19, ultimo ingresso ore 17, giorno di chiusura lunedì, salvo ponti o festività.
Dal 1° ottobre al 1° novembre da martedì a domenica dalle 9:30 alle 18, ultimo ingresso ore 16.
Dal 2 novembre al 31 marzo tutti i fine settimana dalle 10 alle 17, ultimo ingresso ore 15, escluso Natale e Capodanno. Garantito l’ingresso in settimana per i gruppi prenotati.

Info: www.villadurazzopallavicini.it – tel. 393.8830842


IL PARCO

Il parco Pallavicini di Pegli rappresenta per le sue caratteristiche architettoniche, artistiche, paesaggistiche e botaniche, uno dei beni monumentali più significativi d’Italia e dell’Europa dei giardini storici. È stato costruito a partire dal 1840, tramite lavori che durarono per circa vent’anni, anche se fu inaugurato il 23 settembre del 1846 in occasione del Congresso degli scienziati italiani che in quell’anno si teneva a Genova.
Il parco si sviluppa sul fianco impervio di una collina pegliese che fu completamente trasformata per generare spazi pianeggianti, ampi bacini idrici e un intrico di percorsi che si arroccano dall’ingresso, fino a 134 metri di altitudine.

Il paesaggio preesistente fu trasformato in un articolato giardino romantico a struttura teatrale-narrativa sotteso su un itinerario filosofico-massonico, strutturato secondo un racconto scenografico-iniziatico che si articola in tre atti, ognuno composto da quattro scene, preceduti da un prologo e un antefatto e conclusi con un esodo finale.

La composizione si snoda su circa otto ettari e si materializza grazie all’uso di vegetazione esotica ed indigena atta a creare atmosfere emozionali, ad un ricco impianto di acque superficiali che comprende due laghi, cascatelle, ruscelli, fontane e da molteplici architetture da giardino in stile neoclassico, neogotico, rustico, cineseggiante ed esotico.

Il parco, divenuto nell’ottocento una delle mete dei tour turistico-culturali europei, che richiamava pubblico anche dall’America, Cile, Russia, fu ceduto dalla principessa Matilde Giustiniani al Comune di Genova nel 1928. Dopo l’ultima guerra il Comune di Genova aveva chiuso al pubblico la parte alta, relativa al secondo atto del racconto, abbandonando così le scenografie medievaleggianti e gli edifici più imponenti del complesso.


I LAVORI

Dal 1985 gli architetti Fabio Calvi e Silvana Ghigino hanno cominciato a studiare questo inconsueto “capolavoro di interdisciplinarità” riportandone alla luce le varie caratteristiche sia tecniche che filosofiche.  Nel 1992 sono stati realizzati restauri ingenti per tutta la parte bassa, continuando ad escludere la zona alta del parco con Castello e Mausoleo; un nuovo progressivo degrado ha vanificato queste opere e riportato il bene in uno stato di grave alterazione. Dal 2009 sono iniziate nuove opere di restauro che hanno interessato sia monumenti che la parte estesa del territorio con tutte le sue problematiche di tipo paesaggistico, scenografico e tecnico.

Oggi i lavori previsti sono conclusi: in particolare è stato completamente recuperata la parte alta corrispondente al secondo atto dedicato alla ‘rivisitazione della Storia’ intesa da Michele Canzio come uno scorcio di medioevo. Per la prima volta, il pubblico potrà nuovamente salire sulla collina dove troneggiano il Castello e il Mausoleo del Capitano, elementi salienti delle due scenografie esoteriche che accompagnano il visitatore al viaggio negli inferi e poi al paradiso che si sviluppa nel terzo atto.

Il progetto di restauro ha previsto il recupero della vegetazione tramite azioni di riordino dell’apparato di sottobosco e arbustivo, sostituzione e integrazione di alberature, tutto mirato alla ricomposizione delle scenografie originarie e a ricreare equilibri venuti a mancare a causa dell’abbandono.

È stato recuperato e in parte completamente rifatto l’ingegnoso impianto di raccolta delle acque superficiali e dei sistemi di consolidamento delle ripe, il ripristino dei percorsi, dell’impianto idrico con l’inserimento di nuove capienti cisterne interrate. A tutela del bene sono state realizzate recinzioni e tre nuovi cancelli.








LA GESTIONE

Al fine di individuare una conservazione mirata, il Comune di Genova ha deciso di affidare a terzi la gestione del bene; ha emesso un bando per la gestione che è stato vinto dall’A.T.I. ‘Villa Durazzo Pallavicini’, capofila la Cooperativa sociale “L’Arco di Giano” insieme all’Associazione Amici di villa Durazzo Pallavicini e allo studio Ghigino & Associati architetti, che raggruppa in un unico soggetto le varie competenze necessarie ad assicurare una gestione finalizzata alla conservazione, valorizzazione e promozione del bene.

L’ A.T.I.  ‘Villa Durazzo Pallavicini’ ha redatto un programma di gestione per tutti i quindici anni di durata del contratto, programma che prevede, in collaborazione con l’Amministrazione, la manutenzione ordinaria del patrimonio esistente e la progressiva azione di recupero di tutte le architetture e gli arredi che non hanno ancora ricevuto restauro.

Tra questi esistono beni che comportano impegni di spesa molto diversi, per i quali l’A.T.I. intende proporre una campagna di finanziamento da proporre al pubblico; ad esempio devono ancora essere ricostruite le tre capanne in legno e tetto in segale e le persiane del Chiosco delle rose, devono ancora essere restaurate le giostre del parco dei divertimenti e la Cappelletta di Maria. Un intervento molto importante sarà invece quello relativo al restauro delle grotte degli inferi che al momento restano chiuse a causa di alcuni crolli delle stalattiti che rivestono le volte.

L’associazione è già presente nel parco, con la sua azione di volontariato, dal 2013, grazie alla convenzione con il Comune, per effettuare le visite ai Cantieri Aperti. In questi 3 anni sono stati raccolti più di 13 mila euro che l’associazione sta reinvestendo nell’allestimento floreale del Giardino di Flora e in altri lavori nel parco. Gli stessi volontari, ormai quasi 60, si prodigano ogni giorno svolgendo attività nel parco quali: pulizia dalle infestanti, spazzamento dei sentieri e l’importantissima opera di annaffiatura delle piante di nuovo inserimento.


IL PROGRAMMA DI RIQUALIFICAZIONE DEI PARCHI STORICI

Il Comune di Genova è stato impegnato negli ultimi anni in un grande progetto di riqualificazione dei parchi storici della città, di cui Villa Durazzo Pallavicini rappresenta una delle tappe conclusive, per restituire al capoluogo ligure un patrimonio di luoghi del tutto unici sotto il profilo botanico, culturale e paesaggistico e di particolare rilevanza nell’offerta turistica della città.  La facilità con la quale possono essere raggiunti con i mezzi pubblici e talvolta la bellezza stessa del viaggio – in funicolare, in ascensore o in nave bus - ne fanno uno degli elementi più qualificanti del rilancio turistico della città.

Nel 2007 il Comune ha siglato un accordo di programma, in scadenza alla fine di quest’anno, con il Ministero delle Infrastrutture che ha reso disponibili 17,5 milioni di Euro ricavati dai residui dei mutui accesi per le Colombiane. Oltre alle opere di Villa Durazzo Pallavicini, sono stati effettuati importanti interventi a Villa Rossi, Villa Duchessa di Galliera, nei Parchi di Nervi, a Villa Rosazza e all’Acquasola.

Uno stanziamento pari a circa 2,5 milioni di Euro, provenienti da fondi P.O.R FESR 2007/2013, ha consentito interventi nel Parco delle Mura, a Villetta Dinegro e a Villa Doria. In Villa Durazzo Pallavicini sono confluite risorse comunali utilizzate per il restauro di tutti i manufatti minori e  per il rifacimento di una porzione del muro di sostegno del viale gotico.


GLI ALTRI PARCHI STORICI DELLA CITTA’, da ponente a levante

Villa Duchessa di Galliera, situata a Voltri, con circa 32 ettari di superficie, è il parco storico più esteso della Liguria. Realizzato tra il 1699 e il 1880 rappresenta uno dei più importanti esempi di giardino romantico del Nord Italia. Oltre che per il valore botanico e paesaggistico.  la villa è molto frequentata per “il recinto dei daini” che dal 1960 accoglie una colonia di caprette e di daini.

Villa Centurione Doria, a Pegli, è un importante testimonianza del modello cinquecentesco genovese di villa suburbana. Il giardino è rilevante per la sua composizione paesaggistica, per la presenza di alcune specie di particolare interesse botanico e per i suoi elementi architettonici, primo fra tutti il laghetto dell’Alessi. Al suo interno il Museo navale.

Villa Rossi Martini venne costruita intorno al XVII secolo da Giuseppe Rovelli per la famiglia Lomellini e rappresenta un vero e proprio polmone verde per Sestri Ponente, con oltre 90 specie botaniche in un percorso ricco di elementi paesistici tipici dei parchi romantici. Tra gli ospiti illustri della villa, Elisabetta Wittesbach, moglie dell’imperatore d’Austria Francesco Giuseppe, nota come principessa Sissi.

Villa Serra di Comago, nel territorio del Comune di Sant’Olcese, è l’unico esempio di giardino all’inglese della Liguria e uno dei più significativi d’Italia. Realizzato nel 1851 con la progettazione di Carlo Cusani, il parco si sviluppa come un’ampia valletta con forme sinuose ed è caratterizzato da un interessante sistema di acque superficiali. Il parco offre un’esclusiva collezione botanica di ortensie e oltre 240 specie botaniche.

Villa Rosazza, a Di Negro, è nell’insieme un complesso cinquecentesco, oggi inserito all’interno di un contesto urbano fortemente edificato. La struttura odierna del parco e della villa sono state progettate e realizzate dall’architetto Tagliafichi nella seconda metà del XVIII secolo con rispetto della morfologia del terreno e ricerca della prospettiva e del paesaggio.

Parco delle Mura è un’oasi di oltre 600 ettari alle spalle della città, costellata da forti e imponenti costruzioni militari recentemente acquisite nel patrimonio comunale, con grandiosi scorci panoramici e una rete di sentieri molto frequentati per il trekking e la mountain-bike.

Villetta Dinegro, nel cuore di Genova sopra Piazza Corvetto, è una piccola rocca panoramica che faceva parte delle mura cinquecentesche della città. Realizzata nel 1802 con successive risistemazioni, presenta un’alta e densa vegetazione con esemplari monumentali e una scenografica cascata. Al suo interno il civico Museo d’arte orientale Edoardo Chiossone con una collezione di fama internazionale.

Parco dell’Acquasola, progettato dall’architetto Carlo Barabino nel 1821 sull’area di un bastione medievale, ispirandosi ai boulevard francesi, è stato il primo parco pubblico di Genova. L’impianto è rettangolare, di assoluto rigore formale, concepito per il passeggio a piedi e in carrozza.

Acquedotto Storico, risale al Medioevo con ampliamenti del XVII secolo e interventi successivi. La millenaria infrastruttura è un’immersione nel paesaggio della val Bisagno, quasi nascosta alle viste cittadine a eccezione dei grandi ponti su arcate in pietra. Prende avvio tra i palazzi per offrire spazi di natura selvaggia o modellata dall’uomo con camminamenti sulle antiche lastre di pietra che coprivano i canali.

Parchi di Nervi, è il più esteso complesso di parchi della Riviera di Levante e comprende le ville Saluzzo-Serra, Gropallo, Grimaldi – Fassio per circa 12 ettari di superficie. La complessità e la varietà dell’articolazione spaziale dei parchi, che degradano verso il mare, è dovuta alla conformazione del terreno e al ricercato accostamento di piante esotiche e mediterranee. Notevoli le collezioni di camelie, di rose e di Jacaranda mimosifolia.
data: 
19/09/2016
Ultimo aggiornamento: 19/09/2016
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