Riapre Villa Durazzo Pallavicini a Pegli
Un gioiello ottocentesco nel ponente cittadino

Venerdì 23 settembre alle ore 17,30 verrà riaperta al pubblico Villa Durazzo Pallavicini, dopo tre anni di chiusura per lavori di restauro.Sarà possibile ripercorrere tutto il parco, come era stato immaginato  da Ignazio Pallavicini e disegnato da Michele Canzio. Sindaco Marco Doria: «La valorizzazione dei parchi storici e del verde urbano è un impegno di questa Amministrazione. Il recupero di questa Villa del ponente cittadino è importante perchè contribuisce alla vivibilità e attrattività di questa parte di Genova: una città policentrica dal punto di vista storico, monumentale, culturale e turistico»

Testo Alternativo
Venerdì 23 settembre alle ore 17,30 , dopo essere stata chiusa per tre anni per i lavori di restauro, verrà inaugurata la rinata Villa Durazzo Pallavicini a Pegli. Sarà nuovamente a disposizione di genovesi e turisti l’armonia romantica di uno dei luoghi più suggestivi di Genova, voluto da Ignazio Pallavicini, con il percorso ideato dall’architetto, scultore, decoratore e scenografo genovese Michele Canzio.

La data non è casuale: il 23 settembre 1846, esattamente 170 anni fa, venne aperta per la prima volta al pubblico, in occasione del Congresso degli scienziati italiani che in quell’anno si tenne a Genova.

Sarà presente l'asssessore all'Ambiente Italo Porcile, il presidente del Municipio Ponente Mauro Avvenente e sarà un momento di festa da condividere con tutte le persone che hanno lavorato a questa rinascita: gli operai, i professionisti dello Studio Ghigino & Associati, i volontari dell'Associazione Amici di Villa Pallavicini, le guide che faranno conoscere ai visitatori i misteri di questo parco filosofico - esoterico.

Gli interventi, per un valore complessivo di oltre 4milioni di euro, hanno fatto rinascere tutta la parte alta del giardino grazie alla ricomposizione delle scenografie vegetali, alla ricostruzione di percorsi, muri, opere di ingegneria naturalistica e riassetto di tutti gli impianti idrici, così come erano stati pensati dal marchese Ignazio Pallavicini e realizzati dall'architetto, decoratore e scenografo Michele Canzio. Grazie a questi lavori, i visitatori potranno nuovamente percorrere tutta la parte alta del parco, dove, dal Castello del Capitano, si gode una magnifica vista che comprende l’arco appenninico, il monte di Portofino e il mare Ligure, fin oltre Capo Noli.

Il parco Pallavicini è un gioiello ottocentesco e rappresenta, per le sue caratteristiche architettoniche, artistiche, paesaggistiche e botaniche, uno dei beni monumentali più significativi d’Italia e dell’Europa dei giardini storici.

All’interno della Villa ha sede il Museo di Archeologia, dove sono esposte le sepolture paleolitiche provenienti dalla grotta della Arene Candide, i ricchissimi corredi della necropoli preromana di Genova, gli scavi delle città della Liguria romana, la collezione di antichità greche e romane del Principe Odone di Savoia. Vi sono anche due sale dedicate alla collezione egizia e ai marmi romani.

«Villa Durazzo Pallavicini è bellissima - commenta con orgoglio l'assessore all'Ambiente Italo Porcile - e non è l’unica realtà genovese che presenta il binomio parco e museo – sottolinea l’assessore all’ambiente Italo Porcile – ma è importante ricordare che Genova è una delle poche città al mondo ad averne così tante. Per questo, come Amministrazione Civica, abbiamo investito sulla riqualificazione e valorizzazione dei parchi storici cittadini. Gli interventi di recupero - finanziati in gran parte grazie all’accordo di programma con il Ministero delle Infrastrutture, che ha reso disponibili 17,5 milioni di euro ricavati dai residui delle Colombiane -  sono stati suddivisi in più lotti e hanno puntato sia a un recupero dal punto di vista paesaggistico e vegetazionale, sia degli edifici ritenuti più significativi.  Per Villa Pallavicini la sfida è, ora, quella di mantenere i risultati raggiunti: per questo contiamo di lavorare in sinergia con il soggetto gestore, per preservarne la bellezza e la delicatezza».

«La valorizzazione dei parchi storici e del verde urbano – conferma il sindaco Marco Doria -  è un impegno di questa Amministrazione. Ma questa apertura ha tre ragioni di importanza. La prima: il recupero di villa Pallavicini è inserito in un programma che ha già visto restituire alla fruizione dei cittadini l’Acquasola, Villetta Di Negro, oltre a interventi ai Parchi di Nervi, a Villa Doria e a Villa Duchessa di Galliera. La seconda è che Villa Pallavicini è nel ponente cittadino: valorizzarla significa contribuire alla vivibilità e all’attrattività di questa parte di Genova, una città policentrica dal punto di vista storico, monumentale, culturale e dal punto di vista turistico. Infine, la gestione. E’ stata affidata a persone competenti e appassionate, che conoscono questo parco come casa loro. Il valore del volontariato è fondamentale: le energie di queste persone faranno vivere questo parco bellissimo e delicatissimo».

Per l’affidamento della gestione della Villa di Pegli, il Comune di Genova ha emesso un bando pubblico. E’ risultata vincitrice l’A.T.I. ‘Villa Durazzo Pallavicini’, capofila è la Cooperativa sociale “L’Arco di Giano” insieme all’Associazione Amici di villa Durazzo Pallavicini e allo studio Ghigino & Associati architetti, che raggruppa, in un unico soggetto, le varie competenze necessarie ad assicurare una gestione finalizzata alla conservazione, valorizzazione e promozione del bene.

L’ A.T.I. ‘Villa Durazzo Pallavicini’ ha redatto un programma di gestione per tutti i quindici anni di durata del contratto, e che prevede, in collaborazione con l’Amministrazione, la manutenzione ordinaria del patrimonio esistente e la progressiva azione di recupero di tutte le architetture e gli arredi che non hanno ancora ricevuto restauro.

Proprio per consentire che proseguano i lavori di manutenzione di un parco vivo, come quello di villa Pallavicini,l’ingresso sarà a pagamento (10 Euro intero, 8-5 Euro ridotto, sono previste agevolazioni per chi arriva in treno da fuori Genova).

Il parco si sviluppa sul fianco di una collina pegliese, che fu completamente trasformata per generare spazi pianeggianti, ampi bacini idrici e un intrico di percorsi che si arroccano dall’ingresso fino a 134 metri di altitudine.

Il paesaggio preesistente fu trasformato in un articolato giardino romantico, ideato come una rappresentazione teatrale da Michele Canzio. L’itinerario che ha immaginato è una sorta di viaggio filosofico-massone, che si articola come la tragedia greca in prologo, antefatto, tre atti e l’esodo. Un percorso che porta il visitatore a compiere un cammino di elevazione: dalla materialità della base all’elevazione spirituale della cima.

I lavori effettuati hanno permesso di recuperare la parte alta del parco, corrispondente al secondo atto dedicato alla ‘rivisitazione della Storia’ intesa da Michele Canzio come uno scorcio di medioevo. Si potrà nuovamente salire sulla collina, dove troneggiano il Castello e il Mausoleo del Capitano, elementi salienti delle due scenografie esoteriche che accompagnano il visitatore al viaggio negli Inferi e poi al Paradiso, che si sviluppa nel terzo atto.

Il progetto di restauro ha previsto il recupero della vegetazione tramite azioni di riordino dell’apparato di sottobosco e arbustivo, sostituzione e integrazione di alberature, tutto mirato alla ricomposizione delle scenografie originarie e a ricreare equilibri venuti a mancare a causa dell’abbandono.

È stato ripristinato, e in parte completamente rifatto, l’ingegnoso impianto di raccolta delle acque superficiali e dei sistemi di consolidamento delle ripe, il ripristino dei percorsi dell’impianto idrico con l’inserimento di nuove capienti cisterne interrate. A tutela del bene sono state realizzate recinzioni e tre nuovi cancelli.

«Dal 23 settembre si riparte – ha commentato soddisfatto Mauro Avvenente, presidente del Municipio Ponente – è un sogno che si realizza. Contiamo di portare a conoscere la storia di questo luogo magico tante persone, anche i ragazzi delle scuole. Il Municipio è grato all’Amministrazione per aver reso possibile questo splendido risultato».

Per la visita al parco è possibile usufruire di audio guide e visite guidate dedicate in particolar modo al profilo esoterico, per vivere appieno l’esperienza di visita alla Villa.

Ma questo percorso di ascesa spirituale, attraverso la natura e le composizioni create da Pallavicini e Canzio vuole i suo tempo: mettete in conto di trascorrere tre ore tra boschi di corbezzoli e camelie e piante provenienti da diversi luoghi che con le loro ramificazioni creano una vera scenografia, tra giochi di luci e ombre.

Per info e prenotazioni per le visite guidate: www.villadurazzopallavicini.it
tel.3938830842






19 settembre 2016
Ultimo aggiornamento: 22/09/2016
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