Ricibo, il Comune di Genova contro lo spreco alimentare
a cura dell'Ufficio Stampa del Comune di Genova
Lo spreco di cibo vale nel mondo circa 2.060 miliardi di euro. Secondo la Fao più di 1,3 miliardi di tonnellate di alimenti ancora consumabili vengono ogni anno buttati via, un quantitativo che potrebbe sfamare per un anno intero 2 miliardi di persone.
È stata presentata oggi nel Salone di Rappresentanza di Palazzo Tursi “RICIBO”, una rete di associazioni, imprese e servizi sociali per trasformare lo spreco alimentare in risorsa. Sono intervenuti – tra gli altri il sindaco Marco Doria, l’assessore alle Politiche socio sanitarie Emanuela Fracassi, l’assessore all’Educazione e Stili di Vita del Comune di Udine Raffaella Basana, rappresentanti delle associazioni e operatori dei servizi attivi nel territorio.
Hanno partecipato ai lavori anche i responsabili di Bring the food e Last Minute sotto Casa, due programmi operativi sviluppati fuori della nostra città che, usando le opportunità della rete, connettono domanda e offerta di cibo.
Nel corso dell’incontro è stata presentata la pagina web del sito istituzionale del Comune di Genova, frutto del lavoro delle associazioni, dei Servizi sociali territoriali e della Direzione Politiche Sociali sul tema del contrasto allo spreco di cibo e della distribuzione di alimenti alle persone in difficoltà. La pagina rimanda anche alla fanpage Facebook RICIBO che ha lo scopo di collegare tra loro le associazioni e diffondere le iniziative e gli eventi che si organizzano in città.
In Italia lo spreco costa lo 0,5% del Pil, oltre 8 miliardi di euro. Per una famiglia italiana questo significa una perdita di 1.693 euro l’anno. In Italia ogni anno finiscono tra i rifiuti dai 10 ai 20 milioni di tonnellate di prodotti alimentari, per un valore di circa 37 miliardi di euro. Cibo che basterebbe a sfamare, secondo la Coldiretti, circa 44 milioni di persone.
A Genova è presente da anni un’ampia e diffusa rete di punti di distribuzione di alimenti in eccedenza alle famiglie in condizioni economiche difficili, con la regia comunale, gestita da vari soggetti pubblici, ecclesiali, del terzo settore e privati nel quadro di un'azione più ampia, volta al contrasto della povertà, dell'emarginazione e dello spreco di beni primari.
Il Comune di Genova aderisce da molti anni alla Rete nazionale “Città Sane” che dedica una particolare attenzione ai temi legati all’alimentazione. Proprio su iniziativa del Tavolo cittadino Città Sane si sono svolti incontri ai quali hanno partecipato operatori comunali e numerose associazioni. Ne è emersa l’esigenza di una più efficace collaborazione tra soggetti pubblici e volontariato anche attraverso gli strumenti della rete.
La lotta allo spreco è diventata nel 2016 legge dello Stato. Un provvedimento organico sul recupero delle eccedenze nelle fasi di produzione, trasformazione, distribuzione e somministrazione di tali prodotti e sulla loro donazione per solidarietà sociale.
data:
15/03/2017
Ultimo aggiornamento: 15/03/2017