Il campo da gioco dello stadio comunale è sistemato. Presentato questa mattina il nuovo manto erboso dello stadio Ferraris. Un campo in erba naturale “rinforzata” che farà di Marassi il primo stadio dotato di un nuovo e avveniristico manto erboso realizzato con una miscela di erba artificiale creata con un mix di prodotti naturali e erba naturale.
E' bastato poco più di un mese di lavori per realizzarlo, con un investimento da circa 1.200.000 di euro pagato interamente con i soldi delle due società, più o meno 600.000 euro a testa.
Ormai si brevetta ogni cosa, e anche i prati non fanno eccezione. L'erba “brevettata” Football Green Live: un tipo di erba ibrida, un misto naturale e artificiale che tecnicamente consiste in un intaso artificiale di fibre vegetali, ricavate da riso, cocco e altri materiali di derivazione vegetale, sul quale è stato piantato il seme dell'erba naturale.
Una sorta di due campi in uno: un primo strato di sintetico puro e terriccio vegetale, e un secondo, quello in superficie, naturale al cento per cento.
"A torto o a ragione - ha detto il presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello - il calcio crea immagine, e vedere un campo perfetto è un buon biglietto da visita per la città. Raggiunto l'obiettivo di mettere al riparo dalle piogge il terreno erboso".
"E' il primo passo - ha detto il vicesindaco Stefano Bernini - per gestire, da parte delle due squadre di calcio cittadine non soltanto la parte calpestabile dello stadio, ma lo stadio nel suo complesso. Il Comune farà la sua parte perchè ci sia un'innovazione forte che porti Genova, considerata la più inglese tra le città italiane, ad avere uno stadio che come in Inghilterra diventi un luogo per le famiglie, più sicuro, più vivibile e più accogliente".
"E' l'inizio di un'era nuova. - Ha detto l'assessore allo sport Pino Boero - E' una bella scommessa per le squadre genovesi e anche per tutti noi e per la città. Un punto di partenza per la gestione diretta del Ferraris da parte di Sampdoria e Genoa. Tutti insieme dobbiamo contribuire per fare sì che questo sia un luogo di spettacolo ma anche di ritrovo per le famiglie. Le nostre due squadre - ha concluso Boero - sono, come le rispettive tifoserie, molto serie nel rispetto dell'avversario, nel fair play, un valore in più alla giornata di oggi".
"E'stato fatto un lavoro profondo e molto difficile anche per la conformazione dello stadio - ha detto l'agronomo della Lega Calcio Giovanni Castelli -. Siamo partiti eliminando il fondo che era inadeguato tanto da non drenare più, rifacendo completamente anche la parte inferiore del terreno. Sono stati necessari 500 camion per eliminare il materiale di scarto sino a creare un manto erboso innovativo".
Il nuovo terreno di gioco del Ferraris, che potrà sopportare piogge molto intense è in grado di drenare senza difficoltà sino a 36 mila mm di pioggia all'ora.
"Abbiamo utilizzato la nuova tecnologia Mapesoil - ha spiegato l'ingegnere Elisa Portigliatti -, un sistema drenante che se utilizzato durante il derby del 2015, quando caddero 71 mm di pioggia in pochissimo tempo, avrebbe comunque permesso alle due squadre di giocare".
E' bastato poco più di un mese di lavori per realizzarlo, con un investimento da circa 1.200.000 di euro pagato interamente con i soldi delle due società, più o meno 600.000 euro a testa.
Ormai si brevetta ogni cosa, e anche i prati non fanno eccezione. L'erba “brevettata” Football Green Live: un tipo di erba ibrida, un misto naturale e artificiale che tecnicamente consiste in un intaso artificiale di fibre vegetali, ricavate da riso, cocco e altri materiali di derivazione vegetale, sul quale è stato piantato il seme dell'erba naturale.
Una sorta di due campi in uno: un primo strato di sintetico puro e terriccio vegetale, e un secondo, quello in superficie, naturale al cento per cento.
"A torto o a ragione - ha detto il presidente del Consiglio Comunale Giorgio Guerello - il calcio crea immagine, e vedere un campo perfetto è un buon biglietto da visita per la città. Raggiunto l'obiettivo di mettere al riparo dalle piogge il terreno erboso".
"E' il primo passo - ha detto il vicesindaco Stefano Bernini - per gestire, da parte delle due squadre di calcio cittadine non soltanto la parte calpestabile dello stadio, ma lo stadio nel suo complesso. Il Comune farà la sua parte perchè ci sia un'innovazione forte che porti Genova, considerata la più inglese tra le città italiane, ad avere uno stadio che come in Inghilterra diventi un luogo per le famiglie, più sicuro, più vivibile e più accogliente".
"E' l'inizio di un'era nuova. - Ha detto l'assessore allo sport Pino Boero - E' una bella scommessa per le squadre genovesi e anche per tutti noi e per la città. Un punto di partenza per la gestione diretta del Ferraris da parte di Sampdoria e Genoa. Tutti insieme dobbiamo contribuire per fare sì che questo sia un luogo di spettacolo ma anche di ritrovo per le famiglie. Le nostre due squadre - ha concluso Boero - sono, come le rispettive tifoserie, molto serie nel rispetto dell'avversario, nel fair play, un valore in più alla giornata di oggi".
"E'stato fatto un lavoro profondo e molto difficile anche per la conformazione dello stadio - ha detto l'agronomo della Lega Calcio Giovanni Castelli -. Siamo partiti eliminando il fondo che era inadeguato tanto da non drenare più, rifacendo completamente anche la parte inferiore del terreno. Sono stati necessari 500 camion per eliminare il materiale di scarto sino a creare un manto erboso innovativo".
Il nuovo terreno di gioco del Ferraris, che potrà sopportare piogge molto intense è in grado di drenare senza difficoltà sino a 36 mila mm di pioggia all'ora.
"Abbiamo utilizzato la nuova tecnologia Mapesoil - ha spiegato l'ingegnere Elisa Portigliatti -, un sistema drenante che se utilizzato durante il derby del 2015, quando caddero 71 mm di pioggia in pochissimo tempo, avrebbe comunque permesso alle due squadre di giocare".