In cinquanta stampe bianco e nero ai sali d’argento, su carta baritata formato 50x70cm, ci sono condensati trent’anni di ricerca sulle monache di ogni culto dagli anni '70 al 2000.
La mostra su Sebastiana Papa, Le Repubbliche delle Donne, che inaugura giovedì 14 luglio alle ore 18 al Castello D’Albertis, racconta la sua testimonianza diretta della vita nei vari conventi femminili da lei visitati.
La fotografa, attraverso le sue due macchine Leica, anch’esse in mostra, si è fatta testimone diretta della vita di diversi tra questi microcosmi. Si intrecciano reportage e approfondimento in un ideale caleidoscopio di ritratti, sempre diretti e profondi, e la narrazione dei vari monasteri: dal Kalivani di Creta a quello estone di Putitsa Kuremae, l’ortodosso etiope, il copto egiziano, il buddista birmano o cinese, il cattolico di S.Maria di Rosano fino ai monasteri femminili del Tibet.
Discreta, quasi in punta di piedi, è riuscita ad entrare all’interno di questi piccoli mondi chiusi per documentare quello che succede dietro quelle porte inviolabili. È riuscita a cogliere nelle sue immagini l’ansia di divino, l’inquieta ricerca di sé e della pace interiore, la riconciliazione con la vita e la natura attraverso la vita quotidiana.
Sebastiana Papa entra in questo mondo religioso guardandolo con sguardo laico. La ricerca compiuta con Le repubbliche delle Donne su tutte le religioni testimonia la ricchezza, le differenze e le similitudini su temi che sono i medesimi: meditazione, misticismo e ascetismo.
La scelta estetica del bianco e nero è il sigillo d’autore sui lavori dell’autrice, schiva e fuori dagli schemi, che con precise prese di posizione - anche dal punto di vista tecnico - vuole dichiarare il rispetto assoluto per ciò che sta fotografando, cercando di interferire il minimo sulle scene che ha inseguito in tutte le latitudini del mondo alla ricerca dell’assoluto.
Le opere esposte provengono dal fondo Sebastiana Papa conservato presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBACT.
Si tratta sia di stampe odierne delle fotografie raccolte in uno splendido volume antologico dal titolo Le Repubbliche delle Donne - lavoro ancora inedito al momento della scomparsa della Papa nel 2002 e pubblicato dall’ICCD nel 2013 a seguito della donazione ricevuta dagli eredi dell’intero suo archivio fotografico nel 2006 - sia di prove d'autore rinvenute in archivio, oltre ad alcune stampe di grande formato già a suo tempo selezionate dalla stessa Papa per la mostra Il Femminile di Dio (dalla pubblicazione omonima del 1995).
Ora, per iniziativa del fotografo Massimiliano Verdino, che ebbe la fortuna di frequentare Sebastiana Papa per diversi anni e di lavorare al suo fianco, la mostra viene ospitata a Castello d'Albertis Museo delle Culture di Genova, con la curatela congiunta dell’ICCD e dell'associazione Bauhaus.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Genova-Settore Musei e l’Associazione Bauhaus.
Castello D’Albertis è mostre e molto altro: per tutta l’estate, tutti i giovedì, aderisce all'iniziati-va "Musei aperti per le sere d'estate", modificando l'orario d'apertura in modo da essere visitabile la sera, una occasione unica per ammirare le bellezze del Castello al chiarore di luna.
Porte aperte, pertanto, dalle 13 alle 22, con un biglietto promozionale a 4,50 €, mentre dalle ore 10 alle 22 saranno aperti il parco e la caffetteria.
Da non perdere alle ore 20 e alle 21 la suggestiva visita ai passaggi segreti a cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, attraverso la rete di passaggi sotterranei e percorsi tra la dimora e le torri, per scoprire le mille curiosità sulla vita del Capitano (previa prenotazione, costo € 6.00 comprensivi di ingresso e visita guidata).
La caffetteria resterà aperta dalle 10 alle 22 con possibilità di prenotare un aperitivo dalle ore 18 fino a chiusura (Associazione Culturale 4Green cell.333 3297612)
Per informazioni e prenotazioni: 010 2723820 biglietteriadalbertis@comune.genova.it
La mostra su Sebastiana Papa, Le Repubbliche delle Donne, che inaugura giovedì 14 luglio alle ore 18 al Castello D’Albertis, racconta la sua testimonianza diretta della vita nei vari conventi femminili da lei visitati.
La fotografa, attraverso le sue due macchine Leica, anch’esse in mostra, si è fatta testimone diretta della vita di diversi tra questi microcosmi. Si intrecciano reportage e approfondimento in un ideale caleidoscopio di ritratti, sempre diretti e profondi, e la narrazione dei vari monasteri: dal Kalivani di Creta a quello estone di Putitsa Kuremae, l’ortodosso etiope, il copto egiziano, il buddista birmano o cinese, il cattolico di S.Maria di Rosano fino ai monasteri femminili del Tibet.
Discreta, quasi in punta di piedi, è riuscita ad entrare all’interno di questi piccoli mondi chiusi per documentare quello che succede dietro quelle porte inviolabili. È riuscita a cogliere nelle sue immagini l’ansia di divino, l’inquieta ricerca di sé e della pace interiore, la riconciliazione con la vita e la natura attraverso la vita quotidiana.
Sebastiana Papa entra in questo mondo religioso guardandolo con sguardo laico. La ricerca compiuta con Le repubbliche delle Donne su tutte le religioni testimonia la ricchezza, le differenze e le similitudini su temi che sono i medesimi: meditazione, misticismo e ascetismo.
La scelta estetica del bianco e nero è il sigillo d’autore sui lavori dell’autrice, schiva e fuori dagli schemi, che con precise prese di posizione - anche dal punto di vista tecnico - vuole dichiarare il rispetto assoluto per ciò che sta fotografando, cercando di interferire il minimo sulle scene che ha inseguito in tutte le latitudini del mondo alla ricerca dell’assoluto.
Le opere esposte provengono dal fondo Sebastiana Papa conservato presso l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione, MiBACT.
Si tratta sia di stampe odierne delle fotografie raccolte in uno splendido volume antologico dal titolo Le Repubbliche delle Donne - lavoro ancora inedito al momento della scomparsa della Papa nel 2002 e pubblicato dall’ICCD nel 2013 a seguito della donazione ricevuta dagli eredi dell’intero suo archivio fotografico nel 2006 - sia di prove d'autore rinvenute in archivio, oltre ad alcune stampe di grande formato già a suo tempo selezionate dalla stessa Papa per la mostra Il Femminile di Dio (dalla pubblicazione omonima del 1995).
Ora, per iniziativa del fotografo Massimiliano Verdino, che ebbe la fortuna di frequentare Sebastiana Papa per diversi anni e di lavorare al suo fianco, la mostra viene ospitata a Castello d'Albertis Museo delle Culture di Genova, con la curatela congiunta dell’ICCD e dell'associazione Bauhaus.
L’esposizione è realizzata in collaborazione con il Comune di Genova-Settore Musei e l’Associazione Bauhaus.
Castello D’Albertis è mostre e molto altro: per tutta l’estate, tutti i giovedì, aderisce all'iniziati-va "Musei aperti per le sere d'estate", modificando l'orario d'apertura in modo da essere visitabile la sera, una occasione unica per ammirare le bellezze del Castello al chiarore di luna.
Porte aperte, pertanto, dalle 13 alle 22, con un biglietto promozionale a 4,50 €, mentre dalle ore 10 alle 22 saranno aperti il parco e la caffetteria.
Da non perdere alle ore 20 e alle 21 la suggestiva visita ai passaggi segreti a cura della Cooperativa Solidarietà e Lavoro, attraverso la rete di passaggi sotterranei e percorsi tra la dimora e le torri, per scoprire le mille curiosità sulla vita del Capitano (previa prenotazione, costo € 6.00 comprensivi di ingresso e visita guidata).
La caffetteria resterà aperta dalle 10 alle 22 con possibilità di prenotare un aperitivo dalle ore 18 fino a chiusura (Associazione Culturale 4Green cell.333 3297612)
Per informazioni e prenotazioni: 010 2723820 biglietteriadalbertis@comune.genova.it